Orrore a Sinalunga, nel senese, dove un giovane di 22 anni è stato ucciso nella notte con un colpo di pistola. Per il suo omicidio è stato fermato un pastore 45enne di origini sarde, Giulio Sale, residente in provincia di Arezzo. Come spiega Corriere di Arezzo, il presunto assassino si sarebbe dato alla macchia nei boschi prima di essere fermato e condotto in caserma. Domani è in programma l’udienza di convalida dell’arresto ed i militari avrebbero già ritrovato la pistola usata per il delitto. Ancora da chiarire, invece, il movente anche se potrebbe essere un regolamento di conti. A commentare l’accaduto è stato anche il sindaco di Sinalunga, Riccardo Agnoletti, che ha espresso tutto il suo sconcerto per l’accaduto e, come spiega La Nazione, ha commentato: “La comunità di Sinalunga è molto scossa dall’evento della scorsa notte che ha causato la morte di un ragazzo. E io in qualità di primo cittadino esprimo tutta la preoccupazione e il disagio di una comunità che si vede rimbalzare agli onori della cronaca per fatti tanto gravi”. Per il primo cittadino “il nostro è sempre stato un territorio tranquillo ma episodi come questi ci fanno capire che evidentemente ci sono dei problemi”. Per questo ha annunciato la richiesta al prefetto di una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ITALIANO ARRESTATO “DELITTO PER MOTIVI ECONOMICI”
Sarebbe fuggito nei boschi della campana senese dopo aver freddato il 22enne di origini albanese, ma il suo tentativo non ha avuto successo e circa tre ore dopo è stato braccato dai militari partiti al suo inseguimento: è quanto emerge nei primi dettagli dell’operazione lampo portata a termine dopo l’omicidio, che a molti è parsa una esecuzione, avvenuto a Sinalunga. Sul posto della strage oltre ai carabinieri è giunto anche il pm di turno Nicola Marini per poter coordinare le ricerche concluse per fortuna poco dopo. Non è stato facile braccarlo visto le condizioni impervie del bosco in località Pietraia, poco distante dall’abitazione del 22enne ucciso senza pietà con un solo colpo di pistola. Ancora non è chiaro, dopo una breve collocazione e resistenza che l’uomo avrebbe avuto con i militari, se con sé teneva ancora l’arma del delitto: quello che è certo – per ora stando alle indicazioni della Procura di Siena riportate da Repubblica – è che il movente del delitto sarebbe dovuto a motivi economici.
ESECUZIONE E FUGA
Un omicidio si è verificato nella notte fra mercoledì e giovedì in quel di Sinalunga, un paese in provincia di Siena. Stando alle indiscrezioni riportate dai colleghi del TgCom24, un uomo italiano di 44 anni (alcuni organi di informazione dicono in realtà 34), avrebbe ammazzato un ragazzo albanese di 22 anni. L’omicidio sarebbe avvenuto tramite arma da fuoco, con un colpo di pistola sparato a bruciapelo sull’uscio dell’abitazione dello stesso ragazzo. Il giovane è stato raggiunto da un proiettile al collo, e per lui non c’è stato più nulla da fare, morto dissanguato in pochi istanti. L’assassino, una volta che ha fatto fuoco, si è dato alla macchia, correndo lungo la via Umberto I per allontanarsi il più possibile dal luogo del delitto, ma lasciando dietro di se moltissime tracce.
L’OMICIDA E’ RESIDENTE AD AREZZO
Sul luogo sono giunti poco dopo i soccorsi che hanno constatato il decesso dell’albanese, mentre le forze dell’ordine hanno subito iniziato a ricercare l’assassino, ritrovato dopo poche ore addirittura in un rovo, forse per via di un evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’abuso di alcool: si tratta di un 44enne di origini sarde residente ad Arezzo. Ancora oscuro il movente di tale tragico gesto, anche se non è da escludere un regolamento di conti, per qualche malaffare. Il 44enne sarebbe stato ritrovato in zona di Pietraia, a poche centinaia di metri dall’abitazione dove è avvenuto l’omicidio. E’ probabile che il killer conoscesse la propria vittima, e che l’abbia invitata con una scusa ad uscire di casa per poi freddarlo con un colpo di pistola.