Tra le notizie del giorno c’è quella di una bravata finita male nell’Istituto Marie Curie di Bussolengo in provincia di Verona. Uno studente infatti ha introdotto spray urticante nel condotto di areazione portando 23 persone al pronto soccorso e a 500 evacuazioni con la scuola che ha vissuto momenti di grande preoccupazione. Sarà dunque importante cercare ora di capire quali saranno le conseguenze di questo studente del cui al momento non sappiamo praticamente niente se non che è stato individuato dai vigili del fuoco. Presto potrebbero arrivare delle notizie sulla questione, ma sicuramente ci sarà una sospensione. Sarà da capire anche se allo ”scherzo” abbiano partecipato altre persone o se questo alunno dell’istituto abbia deciso di agire da solo senza coinvolgere nessuno. Di certo sarà importante fargli capire che uno scherzo del genere poteva causare davvero una strage soprattutto in tempi particolari come questi. (agg. di Matteo Fantozzi)



I VIGILI DEL FUOCO DUE ORE DI OPERAZIONI

I vigili del fuoco sono intervenuti all’interno dell’Istituto Marie Curie per una bravata finita decisamente male. Infatti uno studente ha spruzzato uno spray urticante nel condotto di areazione con 500 evacuati dalla scuola. Sono stati 30 i feriti con 23 che sono finiti in ospedale. Ai vigili sono servite due ore per cercare di evitare dei problemi ulteriori all’interno dello stabile in questione. Questi hanno utilizzato dei misuratori multigas per cercare di verificare la presenza di eventuali sostanze nocive. Nell’aria non è stato trovato praticamente nulla con una situazione piuttosto difficile da decifrare e il panico generale. Molti studenti infatti di fronte a questo ”prurito” generale sono stati colpiti da attacchi di panico in una situazione di caos generale. Per fortuna alla fine non c’è stato nessun ferito in maniera grave e non ci dovrebbero essere problemi. Staremo a vedere poi quali saranno le conseguenze per l’autore di questa bravata. (agg. di Matteo Fantozzi)



SOSTANZA NON TOSSICA IN IMPIANTO AREAZIONE

I quotidiani parlano eufemisticamente di una “bravata”, anche se ha finito per coinvolgere ben 550 studenti dell’istituto scolastico “Marie Curie” di Bussolengo (Verona) e ha costretto 23 a finire al Pronto Soccorso: un ragazzo ha infatti ha rubato una bomboletta contenente spray urticate al peperoncino e l’ha immessa nell’impianto di aerazione dell’edificio causando l’intossicazione di molti alunni e costringendo all’intervento non solo dei Vigili del Fuoco ma pure degli operatori del 118 dopo che l’allarme è scattato oggi attorno all’ora di pranzo. Stando a quanto si apprende dalle cronache locali, il responsabile di questo scherzo di cattivo gusto, che avrebbe potuto avere anche pesanti ripercussioni su alcuni dei suoi compagni, è stato già individuato: fortunatamente, la sostanza immessa nel condotto è una di quelle presenti in commercio (usata per le bombolette di gas lacrimogeno destinate alla difesa personale) e dunque non presentava una tossicità troppo elevata ma ha costretto comunque il personale del nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico e Radiologico) ad effettuare le rilevazioni del caso, costringendo inoltre i Vigili del Fuoco ad evacuare in via precauzionale la scuola nonostante i test abbiamo dato esito negativo. (agg. R. G. Flore)



500 COINVOLTI, IDENTIFICATO IL RESPONSABILE

Negli ultimi tempi è diventato sempre più frequente l’impiego di spray urticanti da parte di giovanissimi, a scuola, per semplici bravate. Come spesso accade però, quelle bravate sono destinate a trasformarsi in episodi che talvolta sono stati definiti al pari del bullismo per via delle loro conseguenze. L’ultimo in termini temporali è avvenuto in un Istituto Tecnico di Bussolengo, in provincia di Verona, nella mattinata odierna quando uno studente, autore della “bravata”, avrebbe spruzzato lo spray urticante all’interno dell’impianto di aerazione della scuola. Stando alle prime indiscrezioni riportate da Il Messaggero, pare che lo spray in questione fosse di quelli commerciali, quindi a bassa tossicità. Nonostante questo però, trenta studenti sono rimasti intossicati dalle esalazioni emesse dalla bomboletta e 17 di loro hanno necessitato delle cure presso gli ospedali di Bussolengo, Peschiera del Garda e al Policlinico di Verona. In tutto sono state 500 le persone coinvolte, tra studenti e professori, nella bravata del ragazzo responsabile, il quale sarebbe già stato individuato. I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno già avviato le indagini per fare luce sull’esatta dinamica dell’accaduto che ovviamente non si esclude possa avere delle conseguenze anche sulla posizione dello studente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

AL MARIE CURIE UNA BRAVATA FINITA MALE

Doveva essere una semplice bravata, ma come spesso succede, si è trasformata in qualcosa di ben più grave, sfiorando la tragedia. Presso l’Istituto tecnico Marie Curie di via Carlo Alberto dalla Chiesa inBussolengo (provincia di Verona), un alunno della quarta classe ha rubato una bomboletta di spray urticante al peperoncino della propria compagna di classe, spruzzandola poi nell’impianto di areazione. Il risultato, 500 fra studenti e professori evacuati per allarme sostanze chimiche, di cui 30 feriti. L’episodio si è verificato verso la fine delle lezione, alle ore 12:30 di oggi, e il responsabile si sarebbe difeso dicendo che credeva che fosse semplicemente deodorante, versione decisamente poco attendibile, anche perché una bomboletta di un deodorante è ben diversa esteticamente da quella di uno spray urticante.

17 RICOVERATI, NESSUNO IN GRAVI CONDIZIONI

Chiamati i soccorsi, come riporta l’edizione online de L’Arena, sono subito intervenuti i vigili del fuoco nonché i carabinieri e il 118, per prestare le prime cure mediche. Diciassette studenti sono stati ricoverati in ospedale per un principio di intossicazione, e sono in corso le indagini per accertare eventuali responsabilità o malfunzionamenti. Nessuno studente è fortunatamente in gravi condizioni, e dei 17 “ospedalizzati”, 14 erano in codice giallo, e tre in codice verde. Se l’ipotesi della bravata venisse confermata, lo studente colpevole rischia di perdere l’anno, e non è da escludere anche una denuncia penale da parte dell’istituto: un semplice scherzo, avrà conseguenze decisamente serie per il malcapitato.