L’incidente mortale che si è verificato alle Cave di Marmo di Carrara lascia sicuramente tutti senza parole e crea uno spunto di riflessione importante affinché tutto questo non accada più. A parlare è stato anche l’assessore alle politiche del marmo Alessandro Trivelli. Questo ha sottolineato: “Probabilmente si è trattato di una tragica fatalità. Il mio pensiero ora va alla famiglia del cavatore che ha perso la vita e anche alla persona che stava manovrando la pala meccanica”. Parole importanti sono anche quelle del Sindaco di Carrara Francesco Di Pasquale che ovviamente ha voluto mandare un messaggio per quanto capitato: “L’impegno delle istituzioni è vasto, ma a quanto pare non ancora sufficiente. L’impegno c’è e continua ad esserci, ma non mai abbastanza”. Dopo l’incidente di tre giorni fa quello che è accaduto l’11 maggio non può essere assolutamente preso alla leggera. (agg. di Matteo Fantozzi)



252ESIMA VITTIMA SUL LAVORO DELL’ANNO

L’ennesimo incidente mortale sul lavoro alle Cave di Marmo di Carrara, presso il bacino di Fantiscritti, rappresenta una vera e propria emergenza rispetto a quella che è la realtà del mondo del lavoro in Italia. E’ stato infatti il 252esimo incidente mortale dall’inizio del 2018, ma la situazione è ancora più grave se si considerano gli incidenti che comprendono anche il raggiungimento del posto di lavoro (in questo caso le vittime di questo 2018 salgono addirittura a 450) e soprattutto se si considerano i feriti, che spesso si trovano ad affrontare invalidità gravissime. I Sindacati insorgono ma serve probabilmente una riforma delle misure di sicurezza, al di là di quelle dei contratti che spesso pongono garazie assicurative importanti, ma che non aiutano alla fondamentale prevenzione degli incidenti. In questo caso desolante, a Carrara si piange l’ennesima tragedia sul lavoro. (agg. di Fabio Belli)



SINDACATI: “SERVE LEGGE OMICIDIO SUL LAVORO”

Si chiamava Lorenzo Pampana ed era originario di Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo: l’operaio di 58 anni che ha perso la vita sotto un escavatore nelle cave di marmo ha ricevuto la visita in ospedale della famiglia per il drammatico riconoscimento del corpo, mentre intanto i tecnici dell’Asl con gli agenti del Commissariato di Carrara stavano effettuando sul posto i vari accertamenti necessari per ricostruire al meglio la dinamica. Un incidente per ora misterioso, con le prime conferme che vedono la caduta di una pala meccanica in manovra proprio sopra al corpo inerme di Lorenzo: a Carrara domani è stato proclamato lutto cittadino per decisione immediata della giunta comunale, mentre intanto monta la folta protesta dei sindacati per l’ennesimo incidente sul lavoro di questo 2018 finora nerissimo. «Le aziende che compiono illeciti sulla sicurezza sul lavoro bisogna rispondere con la sospensione della concessione fino al ritiro e alla chiusura della cava, istituendo un fondo che in questi casi tuteli e sostenga i lavoratori», spiega durissima Giulia Bartoli della Fillea Cgil Toscana che inoltre chiede, assieme alla Uil e altre sigle, la necessità di avere «una legge che riconosca in caso di gravi responsabilità accertate il reato di omicidio sul lavoro».  



DUE GIORNI FA UN INCIDENTE SIMILE

È stato proclamato il lutto cittadino a Carrara, in seguito alla tragedia avvenuta questa mattina presso una delle cave di marmo, dove un operaio 58enne ha perso la vita rimanendo schiacciato sotto una pala meccanica: inutili sono stati i soccorsi in elicottero dato che all’arrivo si è potuta constatare solamente la morte dell’uomo. In attesa che venga chiarita la dinamica dell’incidente, intanto, in città monta la polemica per l’ennesimo incidente che poteva essere evitato: infatti, solamente due giorni fa, nel bacino di Gioia, un 40enne era rimasto ferito sempre in una cava cadendo da un escavatore e riportando un doppio trauma (cranico e facciale) mentre era impegnato nello spostamento di un blocco. Nonostante quella di stamane potrebbe anche essere stata una fatalità, come ha spiegato l’assessore alle politiche del marmo, Alessandro Trivelli, il problema si pone e, a tal proposito, il sindaco di Carrara ha confermato che “l’impegno delle istituzioni è vasto ma a quanto pare non sufficiente”. (agg. R. G. Flore)

58ENNE UCCISO DA UN ESCAVATORE

Aveva 58 anni il povero operaio morto sotto una pala meccanica di un’escavatore che stava manovrando nelle Cave del marmo di Carrara: in un primo momento si era diffusa la notizia che potesse trattarsi di un giovane operaio e invece il lavoratore era esperto e da tempo al lavoro presso la prestigiosa cava marmorea tra le più famose al mondo. Non è chiaro cosa ancora possa essere successo, se un guasto al macchinario o un errore dell’operaio, ma purtroppo l’incidente sul lavoro è stato impossibile da evitare e soprattutto da “limitare” nei danni: morto sul colpo l’uomo residente, pare, proprio a Carrara. Come già anticipavamo in precedenza, l’incidente di oggi è il secondo della settimana dopo il pericoloso episodio nella cava di Gioia. In quel caso il lavoratore era stato soccorso anche dall’elicottero Pegago del 118 che lo prelevò dalla cava trasportandolo fino all’ospedale di Pisa con un forte trauma cranico: per fortuna non versa in gravi condizioni, a differenza dello sventurato operaio di 58 anni che in un qualsiasi venerdì mattina ha perso la vita sul suo posto di lavoro. 

INCIDENTE MORTALE ALLA CAVA DI CARRARA

Gravissimo incidente sul lavoro avvenuto alle Cave di Carrara questa mattina: un operaio cavatore è morto infatti poco fa schiacciato, pare dalle prime informazioni che emergono dai colleghi del Tirreno, sotto una pala meccanica presente all’interno di una delle cave di marmo più grande al mondo. L’incidente è avvenuto attorno alle ore 10 davanti allo sguardo attonito e sotto choc degli altri operai presentI: immediati i soccorsi da parte dei compagni di lavoro ed allertato subito l’elicosoccorso giunto in breve nella Cava Fiordichiara B, nel bacino di Fantiscritti. Purtroppo però non c’era più nulla da fare per l’operaio visto che il peso della pala e la probabile presenza di marmo sovrastante, ha reso impossibile salvare la vita allo sventurato cavatore di cui ancora non è emersa l’identità. L’elicottero ha fatto dunque ritorno alla base e i lavoratori hanno constatato immediato il decesso della giovane vita: sul posto oltre alle forze dell’ordine e il personale sanitario, anche il servizio Asl.

NON RISULTANO ALTRI FERITI

Non è ancora chiara la dinamica dell’ennesimo incidente sul lavoro, questa volta capitato nel paesaggio meraviglioso delle immense cave di marmo toscane: non è infatti chiaro dove fosse l’operaio al momento del gravissimo incidente, se si tratti di un suo errore o disattenzione o se invece sia capitato qualcosa di più grave con l’intervento errato di qualche suo compagno. Ciò che è certo è che in pochi secondi l’operaio è morto schiacciato dal peso enorme della pala meccanica, lasciando famiglia e compagni di lavoro di certo senza parole e con un dolore indicibile. Come spiega La Nazione, in un primo momento nei concitati attimi dei primi soccorsi sembrava che ci fossero anche alcuni feriti gravi; in realtà, dopo le verifiche non risultano altre persone coinvolte nell’incidente che vede dunque una vittima come bilancio tragico finale. Settimana orribile per le Cave dopo che giusto ieri nel bacino di Gioia era avvenuto un altro incidente dove un operaio aveva riportato un fortissimo trauma cranico in seguito ad un pezzo di roccia e marmo caduto in testa durante le prime ore di turno.