Si riaccende la preoccupazione legata al mobillo con un sospetto focolaio che è stato ravvisato a Parma e provincia. La situazione più complicata comunque è legata alla Sicilia dove sono segnalati più casi che in tutto il resto del paese. Una nuova direttiva dell’assessorato ha lanciato un vero e proprio piano straordinario legato alla Sicilia dove si parla di vaccini gratis e controlli per cercare di evitare possibili epidemie. Sicuramente la preoccupazione è altissima e quindi questo intervento più portare a una risoluzione che si può considerare senza dubbio immediata. L’intervento della Regione è stato pronto e ha portato a una risposta che fa capire come ci sia apprensione da parte delle alte cariche dello Stato. La situazione legata a Parma fa capire ancora una volta come servirebbe cercare di far capire meglio come i vaccini siano l’unica soluzione per mettere tutti d’accordo. (agg. di Matteo Fantozzi)



VERIFICHE IN CORSO

Focolaio di morbillo a Parma e provincia? Il sospetto c’è e sono in corso le verifiche, visto che c’è un caso confermato e sette persone che presentano i sintomi tipici del virus. Per loro, tutti residenti tra il capoluogo e Langhirano, si attendono gli esiti degli esami di laboratorio. La notizia è stata data da Ausl e Ospedale Maggiore di Parma con una nota congiunta. Il caso confermato è quello di un 59enne, che è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Parma sotto stretta osservazione medica. Le sue condizioni sono stabili, inoltre sta rispondendo bene alle cure. «Il sospetto focolaio è stato originato da una persona rientrata a Parma dalla Sicilia il 21 aprile scorso». Il Servizio Igiene pubblica dell’Ausl, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, sta ricostruendo i contatti che i casi hanno avuto nei giorni scorsi per intervenire tempestivamente con le procedure previste.



SOSPETTO FOCOLAIO DI MORBILLO: COSA È E COME SI CURA

Chi è entrato in contatto con i malati di morbillo, amici e parenti, sono tutt’ora senza sintomi, ma l’Ausl ha proposto la vaccinazione, nel caso in cui non sia già stata effettuata. «Ad oggi, sono state vaccinate una quindicina di persone e sono stati fissati altri appuntamenti nei prossimi giorni». Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus, famiglia dei Paramixovidae. È una malattia molto contagiosa che si trasmette solo nell’uomo e solitamente colpisce i bambini tra uno e tre anni. Il morbillo, una volta contratto, dà un’immunizzazione definitiva in teoria, quindi non ci si dovrebbe ammalare più. Anche l’immunità data dal vaccino, obbligatorio nei bambini, è di durata molto lunga. I sintomi non sono gravi: eruzione cutanea per 10-20 giorni insieme a tosse secca, naso che cola e congiuntivite, con febbre che diventa sempre più alta. Poi compaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Per il morbillo non esiste una cura specifica: si possono trattare i sintomi, ma non la causa. Quindi con il paracetamolo si abbassa la febbre, mentre gli sciroppi calmano la tosse e ci sono le gocce per gli occhi.

Leggi anche

Netflix, perquisite le sedi di Parigi e Amsterdam/ Scattate indagini per frode fiscale e lavoro sommerso