Sono tornati ad essere separati – come lo erano già da alcuni anni – marito e moglie, lui di 54, lei di 45 anni, arrestati dai Carabinieri di Poggibonsi, Siena, con l’accusa di essere i mandanti di un’aggressione con l’acido ai danni del genero, reo solo di avere 20 anni in più della figlia. E così i due ex coniugi, riunitisi solo temporaneamente per portare a termine il loro piano, sono finiti in carcere, lui a Torino e lei a Firenze. I Carabinieri che hanno eseguito l’arresto, spiega AdnKronos, hanno definito il loro un “piano delittuoso” a tutti gli effetti: da tempo perseguitavano la figlia per il solo fatto di aver sposato un uomo di 48 anni, 20 più di lei e per questo considerato una persona “sgradita”, “un uomo molto più vecchio” di lei. Negli ultimi tre anni sono state molteplici e variegate le forme di violenza – dalle minacce all’aggressione con l’acido – messe in atto ai danni dell’uomo. Alla fine, per mettere a punto il loro “disegno criminale” i due hanno ingaggiato un uomo (ad oggi ancora sconosciuto). Il primo tentativo di sfregiare il genero con l’acido era andato in fumo ma i due coniugi, agguerriti più che mai, ci hanno riprovato sebbene la coppia si fosse trasferita a Torino per evitare nuovi agguati. Nel gettargli l’acido che lo ha sfregiato in modo permanente lo sconosciuto avrebbe urlato contro il malcapitato 48enne: “Sei uno schifoso pedofilo, te lo meriti”, quindi ha minacciato anche la moglie. Dopo il raid andato a segno, entrambi sono stati trasferiti in una residenza protetta in Toscana. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CACCIA AGLI AUTORI MATERIALI
Un amore contrastato dai genitori di lei per via di quella eccessiva differenza di età trasformatasi in una vera e propria ossessione, al punto tale che, i due coniugi, avrebbero commissionato una vera e propria aggressione con l’acido ai danni del futuro genero 48enne. Il primo tentativo di sfregiarlo, però, non era andato a buon fine e per questo lo hanno persino seguito fino a Torino, e probabilmente lo avrebbero seguito in cima al mondo pur di compiere il loro piano diabolico. Per questo padre e madre di una giovane 20enne sono finiti in carcere, dopo essere stati individuati dai carabinieri di Poggibonsi, in provincia di Siena. Le indagini però, come spiega Il Fatto Quotidiano, sarebbero ancora in corso in quanto all’appello mancherebbero gli autori delle due spedizioni punitive, la prima – fallita – del 23 febbraio scorso a San Gimignano e la seconda dello scorso 19 aprile, andata a segno in quel di Torino. Una persecuzione, quella messa in atto dalla famiglia della ragazza, iniziata già tre anni fa in quanto la coppia da sempre si era detta contraria a quel matrimonio. Entrambi originari della Calabria, lui con precedenti per omicidio, ha prima danneggiato l’auto del genero scrivendo su di essa “pedofilo”, quindi è passata agli insulti ed alle minacce che si sono concretizzate con il lancio dell’acido e con gravi ustioni al volto a scapito dell’uomo, dopo un primo tentativo di aggressione avvenuto lo scorso febbraio. In quella occasione il 48enne era riuscito a proteggersi alzando un braccio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ACIDO IN FACCIA AL FUTURO GENERO
Una coppia di genitori ha perseguitato il proprio genero fino a gettargli dell’acido in faccia: obiettivo, “indurlo” a non sposare la propria figlia. I due fidanzati, lui di 28 anni più vecchio, erano perseguitati ormai da tempo dai genitori della ragazza, ma nelle scorse settimane la persecuzione ha subito un’escalation, con la tragica aggressione dell’acido: l’uomo ha riportato diverse ferite sul volto, salvando gli occhi solo grazie al fatto che portasse gli occhiali. I due volevano semplicemente sposarsi ma i genitori di lei non lo accettavano forse per la differenza di età, ed hanno quindi fatto tutto per persuaderli: macchina rigata, minacce, e un primo tentativo con l’acido durante il mese di febbraio non andato però a buon fine. A quel punto i due fidanzati hanno deciso di lasciare San Gimignano, in provincia di Firenze, per trasferirsi in Piemonte, a Torino, presso un indirizzo segreto.
LIBERI I DUE AGGRESSORI
Purtroppo però i genitori di lei gli hanno scoperti, e assumendo due malviventi, hanno compiuto il terribile gesto. L’aggressione è avvenuta il 19 aprile a scorso, e dopo accurate indagini i carabinieri sono risaliti alla terribile coppia che è stata poi arrestata questa settimana: il genitore della fidanzata aveva già precedenti penali, in carcere per omicidio. I due sposini sono stati trasferiti dalle autorità in una residenza protetta, con la speranza che ora possano vivere in santa pace. Non sono però ancora stati arrestati gli esecutori materiali del gesto, che sono spariti dopo il lancio dell’acido.