E’ tutt’ora latitante Francesco Giuseppe Olivieri, l’uomo che nella giornata di ieri ha ucciso due persone nel Vibonese, ferendone altre tre. Un piano perfettamente studiato e riuscito quello del 32enne, che dopo aver colpito i suoi obiettivi, è sparito, forse anche grazie all’aiuto di qualche complice. Inizialmente sembrava che l’auto del killer, una Fiat Panda, fosse stata ritrovata, ma la notizia è risultata falsa, e dell’Olivieri si è persa ogni traccia. Per provare a braccarlo è stato chiamato anche lo Squadrone Cacciatori, un’unità speciale istituita per la ricerca dei sequestrati, ma passano le ore e più c’è il rischio che Olivieri abbia messo davvero tanti chilometri fra se e gli inseguitori. Le autorità consigliano di avere prudenza, anche perché l’uomo è armato, è un soggetto pericoloso e molto determinato, come dimostrato dai vari agguati portati a termine nella giornata di ieri. Inoltre, Francesco Giuseppe Olivieri potrebbe non essere stabile dal punto di vista psichico, altra caratteristica che aumenta la pericolosità dello stesso soggetto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHIAMATO LO “SQUADRONE CACCIATORI”
E’ caccia in tutta Italia all’uomo che nella giornata di ieri ha ucciso due persone in provincia di Vibo Valentia, ferendone altre tre. L’assassino è stato identificato dalle forze dell’ordine come Francesco Giuseppe Olivieri, già noto perché arrestato nel 2015 mentre coltivava marijuana, e perché nel 1997 gli è stato assassinato il fratello da alcuni sicari della mafia calabrese. Il 32enne è divenuto un fantasma, é irrintracciabile su tutto il territorio nazionale, e le forze dell’ordine si stanno avvalendo dell’uso degli uomini dello Squadrone Cacciatori, un’unità speciale dei carabinierispecializzati nella ricerca degli ostaggi, in particolare, nella zona dell’Aspromonte, teatro in passato di numerosi sequestri. Secondo le forze dell’ordine non è da escludere che Olivieri si sia fatto aiutare da qualcuno della zona, che gli abbia appunto dato una mano per sparire, e non è altresì da escludere che il killer abbia programmato negli scorsi giorni la propria scomparsa. Anche i famigliari sono all’oscuro delle mosse dell’assassino, e sembra che lo stesso sia disperso da giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CACCIA A GIUSEPPE FRANCESCO OLIVIERI
Emergono ulteriori sviluppi circa le indagini effettuate in queste ore dalle forze dell’ordine, dopo la mezza strage avvenuta ieri nel Vibonese, precisamente nei territori di Limbadi e Nicotera. L’assassino, il 32enne Giuseppe Francesco Olivieri, è stato catturato in serata dai carabinieri, e dai primi interrogatori risulta che l’omicida avrebbe agito per vendicare la morte del fratello. Mario Olivieri venne ammazzato nel 1997, da due killer che lo braccarono in auto e lo freddarono con una serie di colpi di pistola. Giuseppe Francesco ha quindi provato a “fare fuori” tutti coloro che erano collegati a quell’uccisione, prima di venire fermato dai carabinieri. Tra l’altro Olivieri era già noto alle forze dell’ordine visto che nel 2015 era stato arrestato mentre, colto in flagrante, annaffiava una piantagione di canapa indiana con 500 arbusti, destinati ad essere “trasformati” in marijuana. Restano comunque ancora molte le questioni da risolver, visto che le cinque persone ferite o uccise nella giornata di ieri non risultano imparentate fra loro: le indagini serviranno sicuramente a fare luce su quanto accaduto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IDENTIFICATO L’ASSASSINO
E’ stato dunque identificato in Giuseppe Francesco Olivieri l’autore e il responsabile delle sparatorie che hanno seminato il panico in provincia di Vibo Valentia, causando 2 morti e 3 feriti nei diversi assalti avvenuti nei paesi di Limbadi e Nicotera. Definito come persona “problematica”, secondo diverse testimonianze alle prese da diverso tempo con problemi psichici, Olivieri ha effettuato le due stragi in tempistiche diverse, ma secondo le prime valutazioni degli inquirenti, le due sparatorie potrebbero essere non collegate fra loro. Il che complicherebbe non poco il quadro investigativo, visto che la vicinanza di Olivieri da alcuni ambienti criminali del Vibonese aveva fatto pensare ad un regolamento di conti. Possibilità che viene ancora tenuta in considerazione, ma almeno una delle due sparatorie potrebbe non avere un movente chiaro o premeditato. (agg. di Fabio Belli)
2 MORTI E 3 FERITI
Dopo una caccia all’uomo serratissima, è stato catturato il killer di Vibo Valentia che nel pomeriggio di oggi ha seminato il panico uccidendo due persone e ferendone tre nel corso di due sparatorie avvenute a Limbadi e Nicotera. La prima vittima è Michele Valarioti, 63enne, ucciso a colpi di fucile nei pressi della sua abitazione a Nicotera, stesso paese in cui è stata ferita in strada anche un’altra donna. La seconda vittima è invece Giuseppina Mollese, morta nell’ospedale di Catanzaro, mentre si trovava ancora in sala operatoria dove i medici stavano tentando un delicato intervento all’addome. Nel tragitto tra le abitazioni delle due vittime, il killer sarebbe passato imbracciando il fucile anche davanti al Liceo di Nicotera, dove gli studenti si sono rifugiati per ripararsi dagli spari. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il killer è un uomo di 32 anni con problemi psichici, Francesco Olivieri. L’uomo sarebbe collegato con gli ambienti criminali del Vibonese. Non è ancora chiaro quale sia il legame tra tutte le vittime e proprio su questo si stanno concentrando attualmente le indagini dei Carabinieri al fine di fare luce sul movente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
KILLER IN FUGA E ANCORA ARMATO DI FUCILE
Emergono nuovi dettagli in merito alla doppia sparatoria che ha avuto luogo questo pomeriggio a Limbadi e Nicotera (Vibo Valentia), in una abitazione privata e in un bar, e che hanno causato la morte di due persone (un uomo di 63 anni, Michele Valarioti e una donna di 69, Giuseppina Mollese) e il ferimento di altre tre. Stando a quanto si apprende da fonti di stampa locali del vibonese, l’uomo che ha compiuto gli agguati sarebbe in fuga e probabilmente a piedi, braccato dalle forze dell’ordine, anche se c’è apprensione dal momento che il killer sarebbe ancora armato del fucile che ha usato nel folle gesto. Inoltre, da alcune testimonianze, pare che l’uomo sia passato imbracciando l’arma lungo il tragitto che separa le due abitazioni in cui ha sparato alle due vittime, esplodendo dei colpi anche contro una automobile e probabilmente altri a vuoto e non riponendo il fucile nemmeno quando è passato accanto al locale liceo. Poco prima di freddare l’uomo e la donna (che era stata trasportata in ospedale in elicottero, dove però è spirata subito dopo), l’aggressore aveva ferito tre persone all’interno di un bar, anche se pure in questo caso rimangono al momento ignote le cause del suo gesto. (agg. R. G. Flore)
ATTENTATORE IN FUGA A PIEDI
E’ di un morto e quattro feriti il tragico bilancio di una serie di sparatorie commesse da una sola persona oggi nel Vibonese, tra le 15 e le 16 di questo pomeriggio. La dinamica, stando a quanto riportato da Repubblica.it, sarebbe ancora poco chiara ma dalle prima informazioni pare che le località prese di mira e nelle quali è stato aperto il fuoco sarebbero Nicotera e Limbadi. I carabinieri di Tropea e Vibo Valentia sarebbero attualmente sulle tracce di un uomo ritenuto il responsabile delle sparatorie, il quale avrebbe prima esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro un’auto a Caroni poi si sarebbe diretto a Limbadi, puntando contro il bar Nino’s, in pieno centro. Armato di fucile sarebbe entrato nel locale e raggiunto una saletta nella quale alcuni uomini erano intenti a giocare a carte, quindi avrebbe aperto nuovamente il fuoco ferendo tre persone. Una sarebbe stata colpita al volto ed al torace, l’altra ad un arto. Allertati prontamente i soccorsi, giunti anche con eliambulanza, avrebbero provveduto subito a trasportare i feriti all’ospedale di Catanzaro.
SPARATORIA A NICOTERA: UN MORTO, CACCIA ALL’UOMO
La follia dell’attentatore non si sarebbe però esaurita qui in quanto subito dopo si sarebbe diretto a Nicotera, nuova tappa del suo piano diabolico culminato con l’uccisione di un uomo. La vittima è Michele Valeriotti, 68 anni, raggiunto dall’aggressore del quale non si conosce ancora l’identità all’interno di una abitazione. Oltre a freddare l’anziano avrebbe anche ferito gravemente una donna di 80 anni, colpita al torace. L’attentato sarebbe avvenuto in via Nuovo Liceo, in zona San Francesco. L’auto dell’uomo armato, una Fiat Panda, è stata trovata dai militari in una campagna di Limbadi ed a quanto pare il ricercato sarebbe scappato a piedi. Ancora ignoti i motivi dell’assurdo gesto e le generalità dell’attentatore che avrebbe comunque agito a volto scoperto. Le forze dell’ordine hanno già avviato delle massicce battute al fine di cercare e braccare quanto prima l’autore delle sparatorie che hanno seminato il panico nel Vibonese.