Secondo l’emittente France2 il nome del 21enne entrato in azione ieri sera a Parigi è Khamzat Azimov, nato in Cecenia il 1 novembre 1997: la sua identità è stata riconosciuta ovviamente prima di poter convocare i genitori ma per motivi di intelligence e indagini interne, la polizia francese ha deciso solo ora di pubblicare il nominativo dell’assassino islamista. Azimov era stato naturalizzato francese nel 2010 ed era finora incensurato, anche se era schedato con la Fiche “S” per il rischio forte di radicalizzazione islamista. Pare che fosse anche in contatto con il marito di una donna-foreign fighter partita per la Siria: nel frattempo, il procuratore anti-terrorismo Francois Molins (lo stesso anche dei gravissimi attentati al Bataclan e allo Stade de France del 13 novembre 2015) ha spiegato alla stampa che l’assalitore ceceno avrebbe gradito «Allah Akbar» esattamente come i tantissimi altri killer dello Stato Islamico entrati in azione in questi terribili anni del terrorismo internazionale. «Le modalità dell’assalto ricordano quelle di altri attacchi compiuti da jihadisti, l’ultimo era avvenuto nell’ottobre scorso alla stazione Saint-Charles di Marsiglia, con l’uccisione di due ragazze», spiega Repubblica riportando le dichiarazioni del procuratore Mollins. (agg. di Niccolò Magnani)



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ERA GIÀ SCHEDATO A RISCHIO RADICALIZZAZIONE

I genitori del 21enne di origine cecena sono stati fermati dalla polizia e al momento sono sotto interrogatorio a Parigi dopo l’attentato di ieri sera: secondo gli inquirenti, che a breve diffonderanno anche il nome e la precisa nazionalità dell’attentatore, l’uomo aveva barba lunga nera e fattezze mediorientali. È nato in Cecenia, questo è certo, nel 1997 ed è arrivato in Francia con i genitori ancora non è chiaro da quanti anni: inoltre, secondo quanto riporta la Gendarmerie di Parigi, il 21enne era già schedato dalle autorità francesi con la “fiche S” per la sua stretta «vicinanza agli ambienti radicali islamici”. Insomma, il giovane era considerato a rischio radicalizzazione e probabilmente quel “rischio” si è tramutato in realtà con l’attacco improvviso compiuto “da un soldato dello Stato Islamico”, come ha riportato l’agenzia filo-Isis dell’Amaq. Come è purtroppo tristemente noto – visto infatti anche in altri attentatori del recente passato – la Fiche “S” è la schedatura con la quale le persone vengono considerate potenziali assassini, terroristi e in “ipotesi di reato”. Sarebbero da tenere sotto controllo, ma è evidente che qualcosa non sia funzionato a livello di intelligence (e non è la prima volta, Bataclan su tutte..). «S sta per minaccia alla Sicurezza nazionale e non è nato per i terroristi, anche se agli onori delle cronache è salito negli ultimi anni per questo motivo», spiega Repubblica. (agg. di Niccolò Magnani)



245 VITTIME DEL TERRORISMO IN FRANCIA DAL 2015

Il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, ha spiegato che il killer ceceno di 21 anni è stato neutralizzato (braccato e ucciso) in nove minuti e prima di essere colpito ha urlato ai poliziotti “uccidetemi o vi uccido io”, ed è stato “accontentato”. La tragica azione terroristica come bilancio finale porta con sé via una vittima e 4 feriti, ma molti di più rimasti ancora sotto choc dopo l’attentato in pieno centro nella bella serata parigina di ieri. La Francia torna sotto la scure del terrorismo, questa volta con un giovanissimo ceceno ingaggiato dall’Isis per seminare panico e sangue tra la gente comune e i turisti: l’ultimo attacco terroristico nel Paese transalpino era dello scorso 23 marzo con i fatti di Trebes nel supermercato vicino a Carcassonne nel sud del Paese. La tragica vicenda si era conclusa con cinque morti, tra cui l’attentatore: se però guardiamo dal 2015, da quel lontano ormai attacco alla sede di “Charlie Hebdo”, le vittime del terrorismo islamista in Francia sono già 245, comprendendo i fatti terribili di Parigi al teatro Bataclan e i tantissimi altri atti terroristici compiuti da Isis e sigle vicine negli anni a seguire. (agg. di Niccolò Magnani) 



TERRORISTA 21ENNE CECENO UCCISO DALLA POLIZIA

Emergono ulteriori dettagli sull’attentato che si è verificato nella tarda serata di ieri in quel di Parigi. Stando a quanto riportato dall’agenzia Ansa, il terrorista era ceceno, aveva 21 anni, ed era affiliato allo Stato Islamico, visto che l’Isis ha rivendicato l’aggressione. Purtroppo c’è una vittima, un ragazzo di appena 29 anni, e non una donna come si diceva inizialmente: l’uomo stava tranquillamente passeggiando in rue Monsigny, quando è stato aggredito e accoltellato a morte dal terrorista dell’est Europa. Feriti in maniera grave anche un ragazzo di 34 anni, trasportato d’urgenza presso l’ospedale Georges Pompidou, e una donna di 54 anni, mentre hanno riportato soltanto delle lievi ferite una 26enne e un 31enne. Puntuale è arrivato il commento del presidente francese Macron, che attraverso il proprio profilo Twitter ha scritto: «La Francia paga ancora una volta il prezzo del sangue ma non cede un millimetro ai nemici della libertà. Il mio pensiero – chiosa il capo dello stato transalpino – va alle vittime e ai feriti, oltre che ai loro cari. Saluto a nome di tutti i francesi il coraggio dei poliziotti che hanno neutralizzato il terrorista». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SITUAZIONE TORNATA SOTTO CONTROLLO

Il terrore è tornato a Parigi: un uomo ha accoltellato i passanti in pieno centro, a due passi dall’Opéra. Secondo le prime informazioni arrivate dalla Francia, avrebbe urlato «Allah Akbar» mentre aggrediva a caso chiunque gli capitasse a tiro. Il particolare è stato riportato da Radio Europe 1. Le persone colpite, stando all’ultimo bilancio, sono cinque, tra cui una donna che è morta. Due persone invece sono in gravi condizioni, mentre altre due sono ferite in modo più leggero. Altre quattro persone sono state coinvolte, ma per loro le conseguenze sono soprattutto psicologiche e infatti sono sotto choc. I primi video che circolano sui social mostrano un fuggi fuggi generale, tra grida di panico e gente che si stende a terra. Ci sono poi passanti che si sono rifugiati nei ristoranti, urlando che fuori c’era un uomo col coltello insanguinato che inseguiva tutti. La prefettura comunque ha confermato che la situazione è tornata sotto controllo. (agg. di Silvana Palazzo)

ASSALITORE UCCISO, È TERRORISMO?

Torna la paura terrorismo in Francia: un uomo ha aggredito alcuni passanti a coltellate a Parigi ed è stato poi ucciso dalla polizia. L’aggressione è avvenuta nella zona dell’Opéra, più precisamente in rue Monsigny. Secondo i media francesi una delle persone colpite sarebbe morta, mentre i feriti sarebbero otto, due dei quali in gravi condizioni. I poliziotti avevano provato a fermare l’attentatore con una pistola taser, senza riuscirvi, quindi hanno aperto il fuoco e l’hanno ucciso: è stato visto infatti cadere a terra privo di vita. Al momento non sono state rese note le motivazioni del terribile gesto, tantomeno il profilo dell’attentatore. Il pubblico ministero di Parigi sta comunque seguendo da vicino la situazione: è previsto più tardi un punto stampa nel quartier generale della polizia di Parigi. Un aggressione choc avvenuta attorno all’ora di cena nel secondo arrondissement. Armato di coltello ha aggredito all’improvviso – e pare anche a caso – i passanti. L’aggressore correva come un matto per le strade del centro, particolarmente affollate di turisti e parigini, che soprattutto in primavera amano uscire al sabato sera.

ATTENTATO PARIGI, ACCOLTELLA PASSANTI: MORTI E FERITI

Sangue per le strade di Parigi. Un uomo ha pugnalato diverse persone vicino al Teatro Opéra, nel secondo arrondissement della capitale francese. L’attacco ha avuto luogo nei pressi di Saint-Augustin Street, conosciuta per i suoi numerosi ristoranti. Diversi video sui social network mostrano le persone che fuggono per le strade del quartiere. «Poco prima delle 21, abbiamo visto persone che si precipitavano all’interno del ristorante urlando che un uomo era fuori con un coltello. La gente si gettava per terra in preda al panico», racconta un testimone a Le Parisien. «Cinque minuti dopo, c’è stato un secondo movimento di folla. Alcuni clienti hanno bloccato la porta del ristorante, avevano paura che l’assalitore sarebbe entrato. Poi la situazione si è calmata». Su Twitter il ministro degli Interni Gérard Collomb ha elogiato «il sangue freddo e la reattività delle forze di polizia che hanno neutralizzato l’aggressore. Il mio primo pensiero va alle vittime di questo atto odioso». 

https://twitter.com/thevocaleurope/status/995397207972106240/video/1