Non si placa l’ondata di aggressioni a Napoli alle ambulanze, dopo si moltiplicano gli atti vandalici. E’ di poche ore fa l’assalto ad una ambulanza sostitutiva usata al posto di quella della postazione Crispi alla quale è stato infranto il vetro con un bastone di ferro mentre durante il trasporto di un paziente in codice rosso, il massimo livello di emergenza. Oggi, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, è stato registrato un nuovo caso di assalto alle ambulanze. Stando alla ricostruzione fornita dai militari, un uomo di circa 30 anni è stato fermato dai carabinieri dopo un tentativo di palpeggiamento a scapito di una donna il cui marito lo avrebbe poi aggredito dopo essere stato richiamato dalle grida. I militari sono intervenuti sul posto bloccando il trentenne e mentre veniva trasportato in ospedale in ambulanza per verificare le sue condizioni dopo una violenta lite con il marito della donna, avrebbe rotto con un pugno il vetro del portellone posteriore dell’ambulanza a causa di un attacco di rabbia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RAID CONTINUI CONTRO I SOCCORSI

Si fanno sempre più frequenti gli attacchi nei confronti del personale medico in quel di Napoli. L’ordine ha commentato la situazione con la frase eloquente “Sembra di essere a Raqqa”, paragonando quindi il capoluogo campano alla città della Siria distrutta dall’Isis e dai bombardamenti. Ieri vi abbiamo raccontato l’assurda notizia del paletto scagliato contro un’ambulanza in transito, di certo non un caso isolato, come sottolineato da Il Giornale, che riporta un altro grave episodio avvenuto a Napoli nelle ultime ore. Martino Morra, 47enne già conosciuto dalle forze dell’ordine, ha picchiato il personale del servizio d’emergenza del 118 in piazza Municipio, colpendo con calci e pugni una dottoressa, un’infermeria e l’autista della stessa ambulanza. Subito dopo sono arrivati i poliziotti e quindi un’altra ambulanza, ma l’aggressore, invece di calmarsi, si è agitato ancora di più, ferendo un agente e danneggiando la voltante. Fortunatamente sono poi riusciti a immobilizzare il malvivente, arrestandolo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



APPELLO ALLE ISTITUZIONI

Un’ambulanza presa d’assalto nel centro di Napoli, mentre a sirene spiegate cerca di raggiungere il Cardarelli per tentare di salvare la vita ad una paziente in codice rosso. Una scena incredibile, che pure nel centro partenopeo sta diventando di routine, se è vero che si tratta del ventinovesimo raid registrato da inizio anno. Nonostante la denuncia alle forze dell’ordine degli operatori sanitari non è ancora chiaro il perché di questo gesto assurdamente violento. Forse qualcuno disturbato dal passaggio dell’ambulanza, forse ancora il gesto strafottente di un ragazzo che a Largo Antignone, nel quartiere Vomero, ha voluto mostrare di fronte agli amici la propria inosservanza delle regole del comune vivere civile. Non lo sappiamo: ciò che sappiamo è che bisogna intervenire per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Regione, Comune, Prefettura, in una parola: istituzioni. (agg. di Dario D’Angelo)



ORDINE DEI MEDICI NAPOLI, “POLITICA SI VERGOGNI”

Usa parole forti Silvestro Scotti, il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, dopo il raid nei confronti di un’ambulanza del 118 raggiunta questa mattina da un paletto di ferro che ha mandato i vetri in frantumi mettendo a repentaglio l’incolumità del paziente in codice rosso e dei sanitari a bordo della macchina della Croce Rossa. Così, dopo aver paragonato la situazione di Napoli a quella di Raqqa, in Siria, Scotti torna a tuonare anche dalla sua pagina Facebook soprattutto contro la politica:”Basta!! Siamo stufi, ma nel contratto di governo quando si tuteleranno i diritti fondamentali degli operatori della sanità? Quando si offrirà il recupero di un senso civico verso un bene collettivo come è la tutela della salute offerta dagli eroi della sanità? Aspettiamo le medaglie al valore, per fare in modo che la politica non stia a “guardar le stelle”. Vergogna. Condividete, ovvero “facimm o burdell”: traduzione, facciamo casino. La politica non può star zitta”. (agg. di Dario D’Angelo)

LA PROVOCAZIONE, IPOTESI MEZZI BLINDATI

La notizia che un’ambulanza del 118 di Napoli è stata oggetto di un raid che ha messo a repentaglio lo staff sanitario – oltre che il paziente a bordo per un codice rosso – ha destato molto clamore in tutta Italia, ma non altrettanto nel centro partenopeo, dove episodi di questo genere purtroppo non stupiscono più. Come riportato da Il Mattino, infatti, si tratta del ventinovesimo episodio di violenza registrato da inizio anno ad oggi. E non è un caso che l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che tutela il personale sanitario del comparto di emergenza territoriale, abbia commentato quanto accaduto stamattina nel quartiere Vomero con una domanda retorica che per quanto provocatoria non sembra essere neanche una soluzione così campata in aria:”Adesso abbiamo bisogno persino di mezzi blindati?”. La risposta alle istituzioni. (agg. di Dario D’Angelo)

INFERMIERA PROTEGGE PAZIENTE

Ambulanza del 118 in codice rosso, una corsa a sirene spiegate nel tentativo di salvare la vita di un paziente a rischio. Ordinaria amministrazione per i sanitari del pronto soccorso che tutti i giorni sfidano la morte. Eppure può capitare, com’è successo oggi a Napoli al mezzo della Croce Rossa, postazione Crispi, mentre attraversava Largo Antignano nel quartiere Vomero, che un paletto di ferro raggiunga l’ambulanza mandando il vetro in frantumi. Ad essere messe a rischio sono state l’incolumità non solo dei sanitari, ma pure del paziente che già versava in condizioni disperate. Come riferito da Il Mattino, l’infermiera che era a bordo dell’ambulanza del 118 come primo istinto ha fatto scudo al paziente con il suo corpo. Il veicolo ha proseguito nella sua corsa verso il pronto soccorso e soltanto in un secondo momento, quando il paziente era stato affidato alle cure dei medici, i sanitari hanno fatto presente l’accaduto alle autorità sporgendo denuncia, nella speranza che l’autore di questo scellerato – e a quanto pare immotivato gesto – possa essere consegnato alla giustizia. La donna ha riportato un trauma ed escoriazioni all’arcata sopraccigliare (agg. di Dario D’Angelo)

NAPOLI, RAID CONTRO AMBULANZA IN CODICE ROSSO

Un’ambulanza stava trasportando un paziente in codice rosso in ospedale quando ha subito un’aggressione. È accaduto a Napoli, in largo Antignano, dove un passante ha scagliato un paletto di ferro contro il vetro laterale del mezzo di soccorso, mandandolo in frantumi e mettendo a repentaglio l’incolumità del paziente, già di per sé in gravi condizioni, e del personale sanitario a bordo. Giuseppe Galano, direttore della centrale operativa territoriale 118 parla «dell’ennesima vile aggressione», mentre Paolo Monorchio, presidente Cri Napoli, evidenzia che «diventa difficile soccorrere ed aiutare le persone in queste condizioni». Non si tratta infatti del primo episodio, anzi sono frequenti aggressioni nei confronti del persone del 118 o atti di vandalismo. Al punto tale che Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, parla di Napoli come di Raqqa, la città della Siria distrutta dall’Isis. «Per i medici e per chi in generale lavora per la salute dei cittadini, Napoli è come Raqqa».

NAPOLI, RAID CONTRO AMBULANZA IN CODICE ROSSO: VETRI ROTTI

A raccontare l’episodio dell’ambulanza «assaltata» nella mattinata di oggi, sabato 12 aprile 2018, a Napoli è la pagina Facebook “Nessuno tocchi Ippocrate”. La postazione 118 del Crispi stava trasportando un codice rosso in Pronto soccorso a sirena e lampeggiante quando senza alcun motivo un passante ha scagliato un paletto di ferro contro il vetro. L’infermiera a bordo ha riportato un trauma ed escoriazioni. Dell’episodio di violenza che ha coinvolto un equipaggio del 118 della Croce Rossa Italiana ha parlato Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, che – come riportato dall’Ansa – ha espresso tutta la sua solidarietà «alla collega coinvolta, ma anche all’infermiera e all’autista dell’ambulanza». E poi ha lanciato un appello: «Queste vili aggressioni devono finire, ormai la situazione è fuori controllo. Le Istituzioni devono intervenire in maniera efficace e immediata».