Sono dati decisamente preoccupanti quelli che emergono dall’ultimo rapporto di Save the Children. La nota organizzazione internazionale si è soffermata sui minori che popolano l’Italia, facendone la fotografia e svelando che un milione e 300mila bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, per una percentuale pari al 12,5 di tutti i bambini del Bel Paese. Ma le preoccupazioni non si esauriscono qui, perché Save the Children ci dice che più della metà dei nostri giovani non legge, mentre il 40% non pratica sport, e un terzo dei ragazzi non utilizza internet. Ci sono poi nove famiglie su 10 che non possono iscrivere i propri bambini agi asili nidi, e quasi la totalità dei ragazzi che vivono in famiglie povere non riesce ad emanciparsi da tale situazione di disagio, sia economico quanto culturale ed educativo.



C’E’ PERO’ ANCHE UN’ITALIA POSITIVA…

Come sottolineato da La Repubblica, c’è però anche un’Italia positiva, quella della resilienza, visto che il 26% dei ragazzi che vivono in condizioni economiche difficoltose, riesce a raggiungere ottimi livelli di apprendimento, e tale situazione è quasi sempre favorita dalla scuola frequentata dagli stessi alunni, se offre strutture e professori adeguati. In Italia le ragioni in maggiore difficoltà sono quelle del sud, a cominciare da Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Molise, dove è più alto rispetto al resto della penisola, il tasso di abbandono della scuola. Al nord, invece, troviamo le regioni più virtuose, precisamente Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna, quelle che offrono maggiori percorsi educativi per bambini e ragazzi.

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