Nuovi dettagli sono emersi nelle ultime ore, riguardo all’incendio scoppiato questa notte all’ultimo piano di una palazzina di Grado, in Toscana. Stando alle prime indiscrezioni emerse, riportate da Tgcom24.it, pare che il rogo che abbia poi bruciato quasi per intero l’appartamento, sia nato nel salotto della mansarda, forse a causa di un corto circuito, o forse per via di un mozzicone di sigaretta non spento, che sarebbe poi venuto a contattato con del materiale infiammabile. Attualmente le forze dell’ordine, coordinate dal maggiore Daniele Panighello, comandante dei carabinieri della locale Compagnia, stanno procedendo verso la direzione dell’incendio accidentale, anche se non sono da escludere altre ipotesi, e solo dopo ulteriori accertamenti si saprà dire con certezza cos’abbia scaturito le fiamme. A dare l’allarme sarebbe stata la figlia della donna morta, che rientrata in casa dopo la mezzanotte, avrebbe appunto notato le fiamme fuoriuscire dall’appartamento. La palazzina interessata, al di fuori dell’abitazione incendiata, non è stata danneggiata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE DUE VITTIME MORTE AFFUMICATE
Tragedia famigliare avvenuta nelle scorse ore a Grado, in provincia di Grosseto, Toscana. Una donna e suo figlio sono morti nella propria abitazione, molto probabilmente intossicati dal fumo. Come riferito dai colleghi de Il Gazzettino, poco dopo la mezzanotte di ieri, all’ultimo piano di un palazzo in riva Ugo Foscolo, è scoppiato un incendio in un appartamento: all’interno vi erano Elida Iussa di 87 anni, e il figlio Roberto Corbatto di anni 51. Entrambi non si sono accorti di nulla, e sono morti nel sonno intossicati dal fumo. I vigili del fuoco, allertati da alcuni cittadini che hanno visto le fiamme fuoriuscire dall’abitazione, hanno ritrovato i due cadaveri nei propri letti, entrambi con evidenti segni di ustione.
UN INCENDIO ACCIDENTALE
I pompieri hanno fatto fatica ad entrare nell’appartamento, visto che le fiamme erano altissime e di conseguenza le temperature avevano raggiunto gradi molto elevati. Dopo l’arrivo dei vigili del fuoco, sono giunti sul luogo anche i carabinieri della stazione di Grado, e i militari dell’Arma del Radiomobile della Compagnia di Monfalcone. In seguito è stato avvisato il magistrato di turno, e questi ha concesso la rimozione delle due salme, sui cui verrà probabilmente eseguita l’autopsia, come da prassi quando avvengono dei decessi senza testimoni. L’immobile è stato quindi posto sotto sequestro, e il rogo sembra di natura accidentale.