Il grado di polemiche dietro al “caso-Marella Discovery 2” non si placa anche se di fatto il “rischio” avvenuto ieri è durato solo 30 minuti, con la nave da crociera bloccata nel Giudecca. Secondo un nuovo comunicato del comitato No Grandi Navi a Venezia, «non vogliamo aspettare il disastro per farci dire che avevamo ragione», spiegano gli antagonisti che non vogliono il passaggio di navi da crociera in canali così stretti e con fondali non proprio ingenti. Secondo il Comitato, «è impressionante quando, con il vento, la poppa della nave si è avvicinata pericolosamente alla riva delle Zattere, puntando la prua verso la Giudecca e costringendo vaporetti e altre imbarcazioni a manovre eccezionali. D’urgenza è intervenuto un terzo rimorchiatore per riportare la nave in porto di poppa. Ciò che è accaduto dimostra che abbiamo ragione e che la violenza del passaggio delle grandi navi in laguna deve cessare». Il caso di Venezia verrà valutato dall’amministrazione e dal sindaco oltre che dall’autorità portuale, già intervenuta ieri in serata con un breve commento (che trovate qui sotto). Il comitato No Grani Navi rimanda tutto alla manifestazione di piazza del prossimo 10 giugno: «vi invitiamo tutti alla Marcia per la dignità di Venezia. Non aspettiamo che sia troppo tardi». (agg. di Niccolò Magnani)



AUTORITÀ PORTO: “ECCELLENZA NELLA SICUREZZA”

Il Porto di Venezia, davanti alle tante polemiche poste in atto da autorità e comitati “no Grandi Navi” ha espresso questa mattina una nota a firma del Presidente dell’Autorità portuale, Pino Musolino. Il succo del messaggio è chiaro: si è sfiorata una tragedia? Ma l’eccellenza della gestione sicurezza ha evitato il peggio. Non con queste parole, ma la traccia è quella: «Quanto accaduto oggi fa emergere con forza l’eccellenza nella gestione della sicurezza della navigazione del Porto di Venezia. Le ordinanze relative al rimorchio e al pilotaggio, un unicum per il nostro porto, garantiscono infatti che vi sia, anche in situazioni di emergenza, una gestione scrupolosa e attenta», scrive Musolino. Grazie al coordinamento della Capitaneria di Porto con la stessa Autorità di sistema portuale si è arrivati ad un lavoro rapido per spostare il mezzo in avaria nel canale di Giudecca: «Un’attenzione che non diminuirà certamente quando, finalmente, grazie all’applicazione di quanto definito nel corso del Comitatone del 7 novembre scorso, i transiti attraverso il canale della Giudecca subiranno una decisa diminuzione, per numero, stazza e dimensioni delle navi. In tal senso dal nuovo governo ci attendiamo quanto prima un segnale positivo», conclude l’Autorità Portuale di Venezia. (agg. di Niccolò Magnani)



TRAGEDIA SFIORATA: COME SI È EVITATO L’IMPATTO

Una nave da 40mila tonnellate in avaria nel canale della Giudecca, a Venezia. La Marella Discovery, per colpa di un guasto ai motori, diventa ingovernabile e alla fine si è stati fortunati se si parla soltanto di una situazione di grande panico: nessun ferito, nessun morto. Un caso fortunato se è vero, come riportato da Il Fatto Quotidiano, che i piloti delle imbarcazioni private e dei vaporetti pubblici sono stati costretti a “manovre spericolate” per evitare un impatto che avrebbe potuto sortire esiti tragici. Ecco perché è destinata a riprendere vigore la protesta del Comitato No Grandi Navi che, per bocca del suo portavoce Luciano Mazzolin annuncia una mobilitazione massiccia per il prossimo 10 giugno:”Tutti ci assicuravano che non potevano accadere incidenti. Questo episodio dimostra il contrario. E non è la prima volta che accadono incidenti di questo tipo con le navi da crociera. Soltanto che in questo caso le immagini, che stanno facendo il giro del mondo, dimostrano quanto pericoloso sia consentire questo genere di traffici a Venezia”. (agg. di Dario D’Angelo)



LE ACCUSEDEL COMITATO NO GRANDI NAVI

Tommaso Cacciari, del Comitato No Grandi Navi, ha spiegato di non ritenere giuste speculazioni riguardo a quanto successo riguardo la nave da crociera in avaria nel canale della Giudecca a Venezia. Nonostante questo, la dichiarazione del Comitato esprime preoccupazione per l’ennesimo incidente di questo tipo in Laguna. “Nessuna speculazione, massima fiducia sia nella professionalità dei piloti del porto sia nella qualità tecnologica della Marella Discovery, ma quello che è successo oggi dimostra che gli incidenti succedono. Tre rimorchiatori hanno faticato mezz’ora per riportare in porto la nave da 40.000 tonnellate. Cosa sarebbe successo se in avaria fosse finita una da 100.000?” E’ stata confermata la giornata di mobilitazione indetta dal Comitato per il prossimo 10 giugno. (agg. di Fabio Belli)

MEZZO FERMO ALLA GIUDECCA

Fa molto parlare la notizia legata alla nave da crociera che con all’interno 1800 passeggeri è stata costretta a fermarsi per avaria nel canale di Giudecca. Si tratta di una Marella Discovery che pesa circa 40mila tonnellate e porta 1800 passeggeri, appunto, oltre a 750 membri dell’equipaggio. Sorprendentemente rispetto a questi numeri però si scopre come sia una delle più ”piccole” a passare davanti a San Marco visto che proprio da quel punto si muovono diverse navi di crociera molto spesso. I mezzi di rimorchio sono intervenuti rapidamente, evitando danni all’interno della città che avrebbero ovviamente creato non pochi problemi e preoccupazione. La situazione riapre polemiche abbastanza recenti legate al passaggio proprio di navi così imponenti in laguna dove si possono creare dei problemi decisamente importanti soprattutto legati all’inquinamento.

1800 PASSEGGERI IN PANICO

Grande panico a Venezia nel canale della Giudecca dove è rimasta ferma per avaria una nave di 40mila tonnellate. Il mezzo da crociera si trovava precisamente davanti al Molino Stucky con la prua che era rivolta verso le Zattere. Una situazione un po’ paradossale che ha portato alle solite critiche sull’organizzazione anche se ci troviamo ovviamente di fronte a situazioni molto diverse da quelle della Costa Concordia che sconvolse tutto il paese nel 2012. Se in quel caso si trattava di una manovra affrettata e anche totalmente sbagliata in questo caso ci troviamo di fronte a un caso di avaria che era impossibile prevedere precedentemente nonostante un’attenta manutenzione. Sarà importante capire nei prossimi giorni però quali sono stati i problemi che hanno costretto la nave da crociera a fermarsi in un punto comunque molto particolare e in cui il lavoro dei mezzi di rimorchio per recuperarla non sono stati molto facili.