Stava parlando al cellulare, aveva lasciato i suoi piccoli calciatori, età 12 anni, a continuare gli allenamenti. Dino Tripodi è l’allenatore della squadra classe 2006 del GS Assago 1968, è l’ora di pranzo e fra poco si giocherà una nuova partita del campionato, quando sente un urlo. “Aiuto il mio amico sta morendo”: Tripodi molla il telefonino e corre immediatamente da dove è giunto il grido: uno dei bambini è steso con la faccia rivolta a terra, completamente privo di sensi. “L’ho girato, ho visto che aveva la bava alla bocca e la mascella serrata, ho cercato di aprirgliela ma era stretta. È arrivato un ragazzo e gli ho detto di continuare a provare. Poi ho iniziato a fargli il massaggio cardiaco” racconta al quotidiano Il Giorno. Grazie al suo rapido intervento riesce a salvare il ragazzino praticandogli il massaggio cardiaco
12ENNE SI SENTE MALE IN CAMPO: ALLENATORE LO SALVA
Dino di lavoro fa il meccanico a Piacenza, ogni giorno 80 chilometri di macchina poi nel tempo libero si dedica ai bambini, ma sa quel che deve fare, ha seguito un corso di primo soccorso, come è giusto che sia per un allenatore ed è riuscito a mantenersi calmo. Finalmente il piccolo apre gli occhi riprende a respirare, intanto è arrivata l’ambulanza che lo porta in ospedale. A quel punto la calma mantenuta fino a quel momento scoppia nella tensione che si rilascia, cade in ginocchio le lacrime dagli occhi e il volto fra le mani. In quel momento, racconta in un’altra intervista a NewsMediaset, ho pregato per ringraziare Dio: “Nel momento in cui ho visto quel ragazzino aprire gli occhi, mi è salito un brivido e sono scoppiato a piangere”. Un genitore lo avvicina: gli hai salvato la vita, dice. Adesso tutti lo chiamano il mister-eroe, gli ha telefonato per congratularsi anche il sindaco di Buccinasco, ma lui ha detto che ha fatto solo quello che chiunque avrebbe fatto, ha pensato che lì steso per terra poteva esserci uno dei suoi figli.