La morte di Tallmadge D’Elia ha scosso l’opinione pubblica americana ma non solo. Il trentotenne, residente in Florida, è morto a causa dell’esplosione della sigaretta elettronica che stava fumando. Sulla vicenda stanno indagando gli inquirenti, con la società che produce la sigaretta elettronica che ha già rispedito le accuse al mittente. Come sottolinea Sky TG 24, che cita la US Fire Administration, tra il 2009 e il 2013 sono stati 195 i diversi episodi di esplosioni e incendi che hanno coinvolto una sigaretta elettronica. Nessuno è mai morto, Tallmadge D’Elia è stato decisamente sfortunato, ma i numero restano comunque impressionanti: 133 lesioni acute, 38 lesioni grave. Nel 2015, ad esempio, un ventinovenne del Colorado si è fratturato il collo e rotto tutti i denti a causa dell’esplosione improvvisa della sigaretta elettronica. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL COMUNICATO DELL’AZIENDA

Una morte terribile quella di Tallmadge D’Elia 38enne americano deceduto dopo che la sigaretta elettronica che stava fumando le è esplosa fra le mani. Non è la prima volta che si verificano incidenti con questi “strumenti”, ma mai nessuno fino ad ora era deceduto. La sigaretta elettronica in questione, come riportato dagli americani della CBS, è stata prodotta dalla Smok-E Mountain, un’azienda che ha sede nelle Filippine. Un rappresentante della ditta produttrice ha fatto sapere che probabilmente la parte che è esplosa nelle mani dell’uomo era l’atomizzatore, ovvero, quella che viene inserita nella bocca per aspirare, o eventualmente la batteria della stessa sigaretta. Secondo la Smok-E Mountain non è da escludere che la batteria inserita nell’aggeggio era clonata, visto che già in passato si erano verificati casi di questo tipo, rendendole meno sicure. Anche la Food and Drug Administration americana ha fatto sapere che la causa dell’esplosione potrebbe essere riscontrata nella batteria. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUMERI INQUIETANTI

Un rapporto dell’U.S. Fire Administration ha sottolineato come tra il 2009 e il 2016 ci siano stati almeno 195 incidenti legati a sigarette elettroniche esplose con 133 persone ferite di cui 38 in modo anche piuttosto serio. Fino a questo momento però nessuno era morto per un problema con la sigaretta elettronica. Il 38enne Tallmadge D’Elia è stato ritrovato senza vita il 5 maggio nel suo letto con l’esplosione del dispositivo portati che aveva portato a un piccolo incendio. Il medico legale Pinellas Pasco ha sottolineato, come riportato da La Stampa nella sua versione online, che la causa del decesso è legato a una ferita alla testa. L’uomo aveva riportato ustioni per circa l’80% del suo corpo. Una morte terribile che avrà ovviamente delle conseguenze sia sulle vendite del modello che l’ha causata oltre a diatribe legali che potrebbero portare anche a situazioni ancora più gravi.



TRAGICO EPISODIO NEGLI STATI UNITI

In Florida a St.Petersburg è accaduto qualcosa di clamoroso, un fatto tragico senza precedenti e cioè la morte di un giovane per lo scoppio di una sigaretta elettronica. Il ragazzo di 38 anni stava fumando quando questa gli è esplosa tra le mani come rivela il Tampa Bay Times. Si tratta del primo caso che ha portato alla morte di una persona per un vaporizzatore elettronico. Nell’autopsia sono stati ritrovati dei frammenti dell’oggetto all’interno del cranio della vittima. Si trattava di un modello di marca Mod distribuito dalla Smok-E Mountain dopo essere stato fabbricato nelle Filippine. I rappresentati dell’azienda interpellati da Abc hanno smentito la possibilità di veder esplodere un loro dispositivo e che probabilmente si è trattato di un problema alla batteria, sostenendo inoltre che alcuni l’avevano clonate per rivenderle a un prezzo più accessibile senza però rispettare gli standard di sicurezza.