Anche una suora di clausura può navigare sul web e sfruttare le potenzialità di internet per diffondere un messaggio di fede. Lo racconta Suor Myriam, 33 anni, suora di clausura della comunità benedettina di Sant’Anna, a Bastia, in Umbria. Dopo l’autorizzazione del Vaticano all’utilizzo dei social network, Suor Myriam racconta di utilizzare i social un’ora al giorno per chattare con chi è alla ricerca di un po’ di pace attraverso la religione. Nonostante le rigide regole della clausura, Suor Myriam, ai microfoni de Il Giorno, racconta la sua esperienza sul web che è semplicemente un mezzo per restare in contatto con il mondo. “Sì, sono una suora di clausura e navigo sul web. Perché non dovrei essere connessa con il mondo?” – spiega la 33enne, laureata in filosofia e diventata giornalista pubblicista – “i tempi sono cambiati così come il nostro impegno. Rendiamo un servizio alla comunità, ci occupiamo di tantissime situazioni. Dobbiamo poter comunicare con le persone”.



LE SUORE AI TEMPI DI INTERNET

Per Suor Myriam, internet è uno strumento che deve essere sfruttato stando attenti a tutte le insidie che si possono incontrare sul web. Suor Myriam gestiste le pagine social della sua comunità, ma spiega che tutte le decisioni vengono prese dall’alto. Vietati, invece, i profili personali. “E’ la comunità monastica, sotto la guida della madre badessa, che si interfaccia con l’esterno. Io pubblico articoli e rispondo alle mail che arrivano da giovani, adulti, famiglie e persone che fanno ricerca vocazionale. Dedico un’ora al giorno alla corrispondenza virtuale”, racconta suor Myriam. L’unico social network a cui la comunità benedettina di Sant’Anna ha detto no è Instagram. Le foto che vengono pubblicate, infine, sono quelle che mostrano gli ambienti in cui vivono le suore e gli attimi della loro vita monastica.

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