Il caso di Luigi Celentano, il giovane 18enne del quale non si hanno più notizie dal 12 febbraio dello scorso anno, torna stasera al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto, condotta su RaiTre da Federica Sciarelli. E’ trascorso oltre un anno dalla sua misteriosa sparizione da Meta di Sorrento e ad oggi sono state tante le ipotesi emerse ma che però, purtroppo, si sono rivelate tutte prive di fondamento. Non si esclude che il ragazzo possa essere finito in un giro di incontri di boxe clandestini. Era stato il padre Giovanni, uscito dal carcere di Poggioreale lo scorso 23 agosto, ad avanzare questa ipotesi qualche settimana fa, proprio davanti alle telecamere della trasmissione di RaiTre. A detta dell’uomo il ragazzo sarebbe stato pronto ad affrontare un match che gli avrebbe procurato tra i 500 ed i 1000 euro. Secondo Giovanni Celentano, dunque, la sua sparizione potrebbe essere legata proprio a quel match poiché, come aveva rivelato lui stesso, il figlio gli chiese di allenarlo in vista di un incontro che avrebbe avuto con un suo coetaneo. Questa circostanza, tuttavia, presenta una serie di misteri ancora irrisolti, a partire dall’identità dell’avversario e passando poi da quella dell’organizzatore. Era però stata la madre di Luigi, sempre davanti alle medesime telecamere tv a smentire il padre: “Non mi risulta che mio figlio fosse dedito al pugilato. A casa della nonna si allenava con i pesi, ma solo per sentirsi più bello perché era un tipo piuttosto vanitoso”, aveva detto. A far nascere ulteriori dubbi, però, sarebbero le parole che il ragazzo avrebbe riferito prima di sparire nel nulla, ovvero quel suo timore di essere ammazzato da qualcuno e quelle minacce che sentiva nei suoi confronti. Stasera la trasmissione Chi l’ha visto tornerà ad occuparsi del giallo e tenterà di capire se realmente la sparizione di Luigi Celentano possa essere in qualche modo legata alle conseguenze di una sua presunta partecipazione ad un incontro di boxe.



LE IPOTESI CHOC DEL PADRE

Ad oggi, l’ipotesi più accreditata da parte degli inquirenti di Sorrento e della Procura di Torre Annunziata che da mesi lavorano all’inchiesta sulla scomparsa di Luigi Celentano, sembra essere quella relativa all’allontanamento volontario. Al momento non ci sarebbero ipotesi di reato né alcun nome iscritto nel registro degli indagati ma il mistero in merito alla sparizione del giovane 18enne resta. Ad un anno dall’inizio del giallo, il padre di Luigi, Giovanni Celentano, rivolgendosi alle telecamere di Chi l’ha visto aveva detto: “Mio figlio è prigioniero o morto”. Un presagio terribile, quello sostenuto dall’uomo, alimentato anche dalla lettura delle carte: “È uscito il sette di picche nero, una carta brutta. La gente è cattiva, possibile che 14 o 15 persone abbiano fatto del male e traumatizzato Luigi al punto da spingerlo a prendere il primo treno e andare via. Oppure quelle stesse persone l’hanno ammazzato”, aveva sostenuto l’uomo. Le ricerche del giovane finora eseguite e che hanno riguardato ogni punto della Costiera non avrebbero portato a nulla di positivo. Le operazioni si erano concentrate anche nei centri di accoglienza, mense, stazioni e luoghi di ritrovo di Napoli e dintorni dove era stata segnalata la sua presenza, eppure, quelle stesse segnalazioni si rivelarono però infondate.

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