Continua a tremare il centro Italia ed in particolare la provincia di Macerata, nelle Marche. Nelle ultime ore si sono infatti registrate una serie di scosse di lieve entità, ma comunque superiori alla magnitudo 2, quindi abbastanza da far tremare case e cose, e soprattutto, da far spaventare una popolazione già fortemente provata. Lo sciame sismico è iniziato precisamente nella serata di ieri, poco prima delle ore 20:30, con una scossa di 2.7 ad un chilometro da Pieve Torina, nel maceratese. Quindi le otto scosse superiori alla magnitudo 2 dalla mezzanotte di mercoledì fino al mattino successivo, con la più alta pari a 2.9, registrata alle ore 2:46, con epicentro a Muccia, paese che ormai abbiamo imparato a conoscere nelle ultime settimane, viste le continue scosse.



LA SCOSSA DELLO SCORSO 10 APRILE

Secondo quanto registrato dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’epicentro si è verificato a 9 chilometri di profondità, e fortunatamente non ci sono stati danni alle persone o alle cose. La scossa più forte delle ultime settimane risale a poco meno di un mese fa, precisamente al 10 aprile scorso, quando la terra tremò con una magnitudo di 4.6, alle ore 5:11, sempre nei pressi della povera Muccia. Una scossa che venne avvertito nel maceratese ma anche ad Ancona, Pesaro, in Umbria, in parte della Toscana, nel Lazio, nell’Aquilano e a Roma; le scuole rimasero chiuse, e molte persone scesero in strada spaventate.

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