Come Elvis, ogni tanto qualcuno annuncia di aver visto Adolf Hitler vivo e vegeto da qualche parte del mondo. O almeno, visto che adesso sarebbe ultracentenario, di aver le prove di averlo visto dopo la fine della seconda guerra mondiale. E’ una delle leggende metropolitane più seguite, d’altro canto il fatto che molti gerarchi nazisti riuscirono a fuggire in Sud America è vero, è provato e diversi di loro sono stati arrestati. Ma Hitler? Sin dalla fine della seconda guerra mondiale ci fu chi giurò di aver visto il dittatore uscire da un sommergibile insieme alla compagna Eva Braun in Argentina, vivere in una cittadella di ex nazisti nelle foreste della Colombia, qualcuno addirittura di averlo visto morire, novantenne negli anni 80 insieme a una giovane fidanzatina brasiliana. Ma adesso, per la prima volta, i russi hanno permesso a un gruppo di studiosi occidentali, per l’esattezza francesi, di esaminare i resti del teschio ritenuto di Hitler gelosamente custoditi negli archivi dei servizi segreti sin dal 1945. Hitler infatti secondo la storiografia ufficiale si sarebbe suicidato con la compagna quando ormai i russi erano nei pressi del bunker dove si nascondeva, comandando che i loro corpi venissero bruciati.



ADOLF HITLER MORÌ A BERLINO: MISTERO RISOLTO

I soldati russi giunti sul posto trovarono ossa affumicate tra cui la mascella del cranio di Hitler. Lo studio è stato pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine e suggerisce che una volta tanto i sovietici dissero la verità: erano i resti del fondatore del nazismo. Gli studiosi hanno potuto comparare la mascella custodita dai russi con le lastre e le documentazioni esistenti della dentatura di Hitler, identificandolo grazie ai denti finti. Sebbene avesse infatti solo 56 anni quando si uccise, Hitler aveva solo cinque dei suoi denti originali in bocca. La corrispondenza tra la mascella e le lastre della dentiera è risultata “perfetta dal punto di vista anatomico e tecnico” si legge nel reportage. Tale conclusione risulta rafforzata dall’analisi al microscopio elettronico di minuscoli campioni dei pochi denti veri rimasti dove non si trovano tracce di carne, come si sa Hitler era vegetariano. Anche loo stato della protesi conferma quanto si è sempre detto cioè che il Fuhrer prese una pasticca di cianuro prima di spararsi in testa. Lo studio francese dunque mette a tacere per sempre quanto dissero alcuni studiosi americani nel 2009 e che causò un gran polverone: lo studio sosteneva che un frammento di cranio con il foro di un proiettile apparteneva a una donna non a Hitler e non era neanche Eva Braun che preferì morire avvelenata invece di spararsi. Ma gli americani a differenza dei francesi non avevano potuto esaminare la mandibola custodita dai russi.

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