L’omicidio di Fiesse sembra essere stato l’epilogo di una situazione ad altissima tensione tra la vittima, il 74enne Mariano Pellegrini, e l’assassino, il figlio 40enne di origine polacca. In diversi testimoni hanno riferito di liti tra i due che si erano fatte sempre più continue. Si tratta al momento solo di indiscrezioni, ma sarebbe la droga e il denaro decisivo per acquistarla alla base dei tanti problemi familiari tra i due. La dinamica dell’omicidio non è comunque ancora completamente chiara per gli investigatori, che stanno cercando di comprendere anche quale sia stato il ruolo della moglie di Pellegrini, che sembra non fosse comunque sul luogo del delitto quando esso è stato consumato. (agg. di Fabio Belli)
UN PASSATO FRA ALCOL E DROGA
Emergono alcuni dettagli sull’atroce delitto di Fiesse dove un 40enne ha accoltellato e ucciso il padre adottivo: intanto è emerso il nome della vittima, Mariano Pellegrini residente a Fiesse, ed è stato anche confermato che ad essere arrestato è il figlio adottivo di origini polacche come del resto era la moglie del 74enne. Il delitto è avvenuto appena all’esterno dell’abitazione nel piccolo paesino bresciano, forse al termine di un violento scontro e lite tra i due: quanto spiega il Giornale di Brescia riporta di rapporti tesissimi tra il padre e il figlio adottivo, pare non fosse neanche la prima volta con diversi scontri avvenuti nel recente passato che avevano spaventato i vicini da qualche tempo. Secondo quanto si apprende dagli inquirenti, ad avvisare la polizia e i carabinieri sarebbe stata la moglie della vittima che non è chiaro però dove fosse al momento dell’omicidio efferato. Da ultimo, pare che il giovane avesse avuto diversi problemi di alcol e droghe nel suo recente passato e questo potrebbe essere alla base dei continui litigi tra i due.
TRAGEDIA FAMILIARE A BRESCIA
Orrore familiare in quel di Fiesse, piccolo centro nella provincia di Brescia: un uomo di 74 anni è stato accoltellato e ucciso da un 40enne che pare essere, dalle prime informazioni rivelate dagli inquirenti, il figlio adottivo. L’omicidio è avvenuto in Via XX settembre, nella casa della vittima (anche se secondo il Giornale di Brescia l’omicidio si sarebbe consumato addirittura in un vicolo vicino all’appartamento) e l’unico accusato e fermato per il tragico gesto è proprio il figlio di 40 anni, incensurato (pare della prime informazioni filtrate). La chiamata dei soccorsi pare sia stata fatta dai vicini e poco prima delle 15 i carabinieri di Verolanuova si sono attivati arrivando sul luogo del delitto dove purtroppo il 74enne versava in condizioni troppo gravi per poterlo salvare. È stato però fermato il figlio adottivo, di origine straniera, e ora dovrà essere sottoposto agli interrogatori fitti delle forze dell’ordine che confermeranno o smentiranno la versione finora ipotizzata dai carabinieri bresciani.
TUTTI I DUBBI ANCORA IRRISOLTI
Non sono pochi i dubbi attorno a questa tragica vicenda successa nel primo pomeriggio nel Bresciano: per prima cosa, non è chiaro dove sia avvenuta esattamente l’aggressione. Il 74enne infatti, secondo l’Ansa e Repubblica, sarebbe stato ucciso in casa con diverse accoltellate arrivate dal figlio adottivo; secondo invece il GdB e TgCom24 l’omicidio sarebbe avvenuto addirittura in un vicolo appena vicino l’appartamento della vittima. Non sono però note modalità – oltre all’accoltellamento che avrebbe tolto violentemente la vita al povero genitore anziano – dell’intera strana vicenda; misteriosa e ancora senza risposta la domanda sul movente di un delitto del genere. Le ipotesi sono tutte aperte, dai problemi economici fino ai litigi familiari, dai motivi di droga fino ai contrasti con la famiglia adottiva: per ora non si hanno novità in merito e tutto ancora dovrebbe essere scoperto dagli inquirenti nelle prossime ore. In particolare, il 40enne di origine straniere dovrà spiegare i motivi che lo avrebbero spinto a compiere un orrore del genere e se vi siano dei potenziali complici per il gravissimo atto di aggressione nel piccolo e tranquillo comune di Fiesse.