Il Centro Italia assiste ad un nuovo sciame sismico con buona intensità che ha fatto spaventare non poche comunità nel Maceratese: oltre alla scossa di M 3.8 ci sono stati altri 8 sismi almeno tutte con magnitudo comprese tra M 1.1 e 2.1, con epicentro sempre focalizzato sulla provincia di Macerata, ma avvertite anche nelle altre zone di Ancona, Fabriano e Jesi. Stando alle nuove verifiche effettuate da Protezione Civile marchigiana e i Vigili del fuoco, non vi sono stati danni o feriti da nessuna parte: resta il timore per la tenuta delle strutture pubbliche, soprattutto, con le verifiche avviate ancora sulle scuole “investite” dal nuovo sciame sismico. Per questo motivo in molti comuni della zona, gli studenti sono stati fatti evacuare per precauzione prima della fine delle lezioni: raggiunto dall’Ansa ha parlato il sindaco di Muccia, epicentro anche oggi dopo le recenti scosse di M 4.6 di aprile scorso. «Qui la terra trema sempre. Poi ogni tanto c’è una scossa più forte, come oggi, ed è devastante sotto l’aspetto psicologico. Ma è anche un intralcio per la ricostruzione. La gente dice “faccio tanta fatica per ricostruire, ma per cosa? Perché poi magari viene giù tutto un’altra volta», conclude il primo cittadino nel comune interessato di continuo dal terremoto. (agg. di Niccolò Magnani)
MARCHE, SCOSSA DI M 3.8 A MUCCIA (MACERATA)
Forte scossa di terremoto segnalata pochi minuti fa nella “consueta” zona di Macerata nelle Marche, nel cono sismico protagonista da anni dell’attività più frenetica di tutti gli altri territori italiani. Alle ore 10.49 la mattinata nel Maceratese si è improvvisamente svegliata con una forte scossa sismica di grado M 3.8 sulla scala Richter: al momento non sembrano esserci particolari danni o conseguenze negative nella zona, anche se le verifiche di Vigili del Fuoco e Protezione Civile sono tutt’ora in corso nelle aree già colpite negli ultimi 24 mesi da gravi terremoti. La scossa – subito seguita da un’altra di grado M 2.1 – è stata calcolata dai dati INGV con un ipocentro a circa 8 km sotto il livello del terreno come profondità: sul fronte epicentro invece, i comuni toccati dalla forte scossa di terremoto sono stati Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Pievebovigliana, Camerino, Fiordimonte, Sefro, Monte Cavallo, Pioraco, Fiastra, Fiuminata, Acquacanina, Castelraimondo, Serrapetrona, Gagliole, Caldarola, Visso, Ussita, Nocera Umbra, Esanatoglia, Cessapalombo, Bolognola, Belforte del Chienti. (agg. di Niccolò Magnani)
LOMBARDIA, SCOSSA DI M 2.8 A BRESCIA
La terra continua a tremare al Nord Italia, e dopo il forte terremoto registrato a Piacenza sabato, oggi a destare preoccupazione è stata la scossa avvertita in provincia di Brescia. Il nuovo sisma di magnitudo 2.9 è stato registrato dalla Sala Sismica INGV di Roma all’alba di oggi, precisamente alle ore 5.49 poco distante da Brescia ed ha avuto magnitudo pari a 2.9 con epicentro a Cellatica. Il Comune maggiormente interessato si trova ad appena 5 chilometri a ovest del capoluogo. Il terremoto ha avuto le seguenti coordinate geografiche: 45.58 di latitudine e 10.19 di longitudine, ad una profondità di 8 km. Il sisma è stato localizzato esattamente a 5 km a Nord Ovest di Brescia e a 43 km a Est di Bergamo, mentre i Comuni maggiormente interessati e rientranti nella cosiddetta “zona rossa” sono stati i seguenti: Cellatica (BS); Collebeato (BS); Gussago (BS); Concesio (BS); Bovezzo (BS); Brescia (BS); Villa Carcina (BS); Castegnato (BS); Roncadelle (BS); Rodengo Saiano (BS); Nave (BS); Ome (BS); Brione (BS); Sarezzo (BS); Paderno Franciacorta (BS); Ospitaletto (BS); Castel Mella (BS); Monticelli Brusati (BS); San Zeno Naviglio (BS); Lumezzane (BS); Passirano (BS) e Torbole Casaglia (BS). Non si segnalano fortunatamente danni a persone o cose.
MARCHE, SCOSSE DI M 2.1 E M 2.0 TRA ASCOLI PICENO E FERMO
Scosse di terremoto decisamente meno forti rispetto a quella di stamattina in provincia di Brescia sono state segnalate dai rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) nella notte, nelle Marche. La più forte, di M 2.1, si è verificata lungo la costa Marchigiana Piacena, in provincia di Ascoli Piceno, alle ore 3.44 ed ha avuto le seguenti coordinare geografiche: 43.13 di latitudine e 14.18 di longitudine, ad una profondità di 12 km. Il terremoto è stato localizzato a 68 km a Nord Est di Teramo e a 72 km a Nord di Montesilvano. precedentemente, alle 3.30, era stata evidenziata una nuova scossa di terremoto di M 2.0 questa volta sulla Costa Marchigiana Fermana (Fermo). Le coordinate geografiche reperite dall’INGV sono state le seguenti: 43.2 di latitudine e 14.15 di longitudine ad una profondità di 11 km, mentre il sisma è stato localizzato a 69 km a Sud Est di Ancona e a 70 km a Nord Est di Teramo.