Australia, condannato Arcivescovo Philip per aver coperto casi di pedofiliaQuesta mattina in Australia è stato condannato a due anni di carcere l’arcivescovo Philip Wilson, 67 anni, per aver insabbiato alcuni casi di pedofilia commessi da un altro sacerdote negli anni ’70. Con quello di oggi, Wilson diviene il più alto prelato cattolico al mondo a subire una condanna del genere, giudicato colpevole dal tribunale di Newcastle (a nord di Sydney) anche se il porporato si è proclamato non colpevole per questo tipo di reato. Secondo l’accusa avrebbe coperto le attività pedofile del prete Jim Fletcher, nella regione di Hunter, nel New South Wales, evitando di riportare le accuse nei suoi confronti; «sono ovviamente rattristato per la decisione di oggi, ora dovrò considerare le ragioni e consultarmi da vicino con la mia difesa per decidere i prossimi passi», ha fatto sapere al termine dell’udienza il prelato malato da tempo di Alzheimer. La pena effettiva sarà decisa nel mese di giugno con il dettaglio del tribunale che verrà espresso da un minimo di qualche mese ad un massimo di due anni di carcere in Australia. (agg. di Niccolò Magnani)
È Giuseppe Conte il premier: la parola a Mattarella
Durante l’incontro tenutosi tra Movimento Cinque Stelle e Lega Nord con il Capo dello Stato è stato indicato come premier il giurista Giuseppe Conte, che sarà, stando a quanto affermato da Di Maio, il capo di un esecutivo politico, che di baserà sui voti dei partiti che hanno dominato le elezioni dello scorso 4 marzo. Comunicati a Mattarella anche gli eventuali ministri, spetta adesso al Capo dello Stato conferire il mandato a Conte. Salvini aveva cercato di coinvolgere nell’esecutivo anche Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni aveva però declinato l’invito, giudicando tardiva la proposta. In mattinata era giunta anche la preoccupazione dell’Europa, questa volta a dimostrare una forte ritrosia è stato il capogruppo del PPE Weber: immediatamente le critiche sono state rimandate al mittente, con Di Maio che sottolinea come la coalizione si poggia su oltre venti milioni di voti.
Venezuela: rieletto Maduro
Con una percentuale contestata fortemente dai suoi avversari politici, Maduro ha riconquistato il Venezuela. Le votazioni avvenute in un paese deserto hanno visto pressioni abbastanza evidenti del partito di governo, con i collaboratori di Maduro che concedevano una sorta di tessera annonaria a quanti davano il consenso elettorale. Elezioni che non sono state riconosciute da molti paesi permetterà al nuovo presidente di governare per altri cinque anni. L’avversario del neo eletto presidente ha denunciato oltre 350 irregolarità, le denunce non sono state prese in considerazione dall’ufficio elettorale cui spettava il compito di vigilare sulla regolarità del voto.
Il mercato dice “no” al contratto di governo
È un inizio di settimana difficile per il mercato azionario, con gli investitori che non vedono di buon occhio il contratto di governo tra movimento cinque stelle e lega nord. Il differenziale tra titoli di Stato e Bund tedeschi ha superato i 170 punti base, arrivando a toccare persino quota 185. Anche piazza affari reagisce male alla salita al Quirinale dei due leader politici, con l’indice principale che alla fine della giornata di contrattazione ha lasciato sul terreno quasi due punti in percentuale. Brutta discesa anche per i titoli della Lazio, la mancata qualificazione in Champions League è costata agli investitori quasi il 10%. Lo stop in borsa e l’allargamento dello spread è stato commentato da Salvini, il capo del Carroccio intercettato dai giornalisti, prima dell’incontro con il Capo dello Stato, ha sottolineato che Bruxelles non riuscirà ad impedire la nascita del nuovo esecutivo.
L’Inter entra in Champions League
Con la vittoria giunta dopo una rocambolesca partita contro la Lazio, l’Inter di Luciano Spalletti ha agguantato in extremis i preliminari dell’ambita Champions League. Delusione per Simone Inzaghi che con la sconfitta di ieri vede la sua Lazio qualificarsi alla meno prestigiosa Europa League. Qualificate in Europa anche Milan e Atalanta, retrocedono invece Benevento, Verona e Crotone. Con Parma e Empoli già promosse dalla B, manca solo la vincente dei play off in cadetteria per completare la nuova Serie A.
Sarri verso lo Zenit
Potrebbe essere lo Zenit San Pietroburgo la destinazione di Maurizio Sarri, dopo il probabile addio al Napoli annunciato dopo l’ultima partita di campionato disputata dai partenopei contro il Crotone. Quella dei russi (allenati da Roberto Mancini prima che accettasse l’offerta come CT della Nazionale) è stata la prima offerta ricevuta dal tecnico toscano, che potrebbe però temporeggiare in attesa di quella che potrebbe essere una destinazione a lui più gradita: la Premier League.