Per quanto riguarda le condizioni di salute del professor Marco Cannito, precipitato per 3 metri a causa del crollo del pavimento della scuila di Livorno in cui insegna, fortunatamente le notizie sono confortanti. Non sono infatti gravi le condizioni del prof, la cui caduta avrebbe potuto provocare gravi conseguenze. Bisognerà ora valutare quali siano stati i motivi del crollo del pavimento, che stava venendo sottoposto a lavori di ristrutturazione, ma che nessuno avrebbe immaginato un netto crollo del genere. La polemiche sulle condizioni strutturali della scuola italiana sono ora in primo piano, con tutto ciò che ne consegue anche per i dubbi sugli eventuali pericoli per la sicurezza degli studenti. Al di là del discorso generale sull’ediliza scolastica, si cercherà di indagare per capire quali norme di sicurezza siano state violate nel crollo della scuola di Livorno. (agg. di Fabio Belli)
SCATTA L’ALLARME EDILIZIA SCOLASTICA
Il professore volato giù dal pavimento si chiama Marco Cannito e, oltre ad essere un docente di diritto ed economia, è anche consigliere comunale della città di Livorno: sta bene ora, anche se le ferite riportate non sono certo “simpatiche” ed è stato lui il primo a rendersi conto di aver compiuto un’azione forse un po’ imprudente, accedendo laddove vi erano dei lavori di ristrutturazione. Certo, e qui sta il punto della contesa, che un pavimento di una scuola anche se sotto lavori crolli in quel modo non è certo un fattore che tranquillizza: dal comune fino alla Regione per terminare al Miur, l’emergenza dell’edilizia scolastica dovrà essere di certo una cifra importante del prossimo Governo che sta per nascere con Conte presidente del Consiglio. Pochi giorni fa a Fermo era crollato il tetto di un’aula che solo per pura fortuna non era occupata dagli studenti (che erano in un’altra aula in quel momento): tanti i campanelli d’allarme e tanti i problemi in tutta Italia per le nostre scuole, al netto dell’imprudenza di avventurarsi laddove vi sono dei lavori in corso..
SUL POSTO GLI ISPETTORI DEL LAVORO
L’assurda vicenda che oggi ha visto un professore di un istituto scolastico di Livorno cadere al piano di sotto dopo che il pavimento si è letteralmente sgretolato sotto i suoi piedi, facendogli fare un volo di circa tre metri, ha attirato l’attenzione dei media nazionali e ha riacceso anche i riflettori sulle condizioni in cui versano ancora alcune scuole. Il docente è rimasto ferito dopo aver raggiunto un ballatoio che non era praticabile per aprire una finestra, dopo che i suoi alunni gli avevano chiesto di aprirla a causa del caldo: tuttavia, il pavimento non aveva la necessaria capacità portante e, come sottolineata dal personale in servizio presso l’istituto, dell’apertura delle finestre se ne occupano solo i custodi ricorrendo ad attrezzature adeguate. Ad ogni modo, per verificare se alcune altre strutture possano essere soggette a cedimenti e per eseguire i controlli del caso, sul posto sono intervenuti non solamente i Vigili del Fuoco ma anche gli ispettori del lavoro, dato che sussiste il legittimo dubbio che il pericolo relativo a quel ballatoio potesse non essere adeguatamente segnalato. (agg. di R. G. Flore)
IL SINDACO NOGARIN, “INVOCA INVESTIMENTI”
Sulla tragedia sfiorata di Livorno, con il crollo del pavimento all’Istituto Colombo, è intervenuto anche il Sindaco della città Filippo Nogarin. Ecco il suo commento su Facebook: “Un docente dell’istituto tecnico Colombo, che oltretutto è un amico oltre che un consigliere comunale, è caduto da tre metri di altezza a causa del cedimento di un pavimento in cartongesso. Stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato lui a commettere un’imprudenza, recandosi in un posto in cui non avrebbe dovuto accedere, visto che sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione”.
Successivamente il sindaco pentastellato ha invocato investimenti dal Governo: “A scanso equivoci, chiariamo subito che questa è una scuola superiore e la sua manutenzione è dunque in capo alla Provincia. Ma il punto fondamentale è un altro: il patrimonio scolastico del nostro paese ha un disperato bisogno di manutenzione e questo significa che gli investimenti non possono più essere rimandati. Se vogliamo davvero garantire la sicurezza di chi frequenta le nostre scuole, è necessario che il governo investa con decisione. Noi, nel nostro piccolo, lo stiamo facendo. Abbiamo infatti quasi triplicato gli investimenti nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie, passando da 1,2 milioni a oltre 3 milioni di euro l’anno. E abbiamo investito altre 750mila euro per le verifiche sismiche. Ora tocca a Roma”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LIVORNO, CROLLA PAVIMENTO A SCUOLA
Una vicenda che ha dell’assurdo quello che ci giunge da un istituto scolastico di Livorno. Presso la scuola professionale C. Colombo, situata nella nota città toscana, un professore è crollato al piano di sotto, dopo che il pavimento sotto i suoi piedi è ceduto. L’incidente è avvenuto questa mattina, quando erano passate da poco le otto, e quando stava per iniziare la giornata. Gli alunni hanno chiesto al professore se potesse aprire le finestre vista l’alta temperatura in aula, e l’insegnante ha così deciso di accontentarli: non sapeva però che quella semplice operazione gli avrebbe fatto prendere di lì a poco uno spauracchio. Forse per lo sforzo nell’aprire la finestra (ma questa non deve essere una scusante), il pavimento costruito in cartongesso é crollato sotto i suoi piedi, con il prof che è quindi volato nel piano sottostante.
ERA UNA ZONA INTERDETTA
Subito sono stati allertati i soccorsi, con il malcapitato che è stato riportato in codice giallo presso l’ospedale più vicino, dopo un trauma alla scapola. Attenzione però, se è vero che da una parte questi incidenti non dovrebbero verificarsi, è vero anche che la zona dove è avvenuto il crollo era interdetta, come ha spiegato la preside dell’istututo, Simonetta Costagliola: «Quel ballatoio è interdetto – le parole riportate dal quotidiano La Repubblica – e le finestre possono essere aperte solo dai collaboratori scolastici. Chiederò alla provincia di provvedere a installare un sistema che garantisca maggiore sicurezza». Lo stesso prof ha ammesso le proprie responsabilità dopo l’incidente: «Ho sbagliato, non dovevo essere lì». Fortunatamente il tutto si è risolto senza alcun grave ferito, solo con tanto spavento, e forse qualche risata. Clicca qui per il video dell’accaduto