Finisce nella bufera una scuola di Cervia per essersi tolta la responsabilità di somministrare le dosi quotidiane di insulina a una bambina diabetica di nome Gioia. A parlare è stata Mariapia Metallo, dirigente scolastica dell‘Istituto Comprensivo Cervia 2 per parlare di quanto accaduto con precisione e dare spiegazione delle motivazioni della scuola. La donna come riportato da RavennaToday ha specificato: “Le cose non sono così semplici. Durante l’incontro con la dottoressa c’è stata spiegata la procedura per effettuare le iniezioni che non è di certo semplice. Le insegnanti del Tagliata sono entrate nel panico e non se la sono sentita di andarsi a prendere questa responsabilità. Hanno chiesto che almeno per i primi tempi potessero essere affiancate dalla mamma o da un infermiere cosa che però non è risultata possibile. Le insegnanti hanno palesato difficoltà e io credo sia meglio così, piuttosto che prendersi una responsabilità e non poter portare a compimento il proprio dovere”. La situazione è destinata però a generare ancora tante polemiche nelle prossime settimane.



GENITORI COSTRETTI A CAMBIARE SCUOLA ALLA FIGLIA

Arriva da Cervia una notizia piuttosto imbarazzante per il sistema scolastico nazionale. Una famiglia infatti è stata costretta a cambiare scuola alla propria figlia di quattro anni perché nessuno era in grado di farle la puntura di insulina alla quale deve sottoporsi quotidianamente. È mamma Jessica a raccontare la storia di Gioia una bimba di quattro anni alla quale purtroppo meno di un mese fa è stato diagnosticato il diabete mellito di tipo uno. La bimba frequentava la scuola materna di Tagliata di Cervia, ma appena ha scoperto di avere la patologia ha iniziato ad avere dei problemi piuttosto seri. Come riportato da RavennaToday la mamma ha spiegato: “È stata indetta una riunione tra me e Gioia, la dottoressa della Ausl che segue da vicino i bambini con patologie simili a queste. C’erano anche insegnanti e collaboratrici della scuola materna. La dottoressa ha spiegato dettagliatamente l’iter da seguire per la malattia e le procedure per la somministrazione dell’insulina. Inizialmente le insegnanti erano disponibili, poi quando hanno capito che Gioia avrebbe dovuto ricevere un’iniezione prima di ogni pasto hanno iniziato a deviare.”

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