Il nuovo caso di maltrattamenti emerso oggi e che ha portato all’arresto di due maestre in un asilo di Parma ha riacceso i riflettori su un fenomeno sempre più frequente e che vede come vittime dei bimbi tra i 3 e i 5 anni: il quadro che pian piano sta emergendo e che è stato portato a conoscenza della stampa da parte degli inquirenti ha contorni raccapriccianti, con quelle che sono state definite “violenze sistematiche” perpetrate a lungo ai danni dei bambini, strattonati, insultati e intimoriti con rimproveri molto severi. Stando a quanto si apprende, le indagini erano scattate da tempo (lo scorso 23 marzo) a seguito della denuncia della mamma di uno dei bimbi, insospettita degli atteggiamenti del piccolo che aveva timore di rientrare a scuola nell’orario pomeridiano. Dopo la segnalazione, sono iniziata le intercettazioni nell’istituto materno fino a quando, un volta che è stato raccolto del materiale investigativo sufficiente, si è deciso di intervenire e far scattare le manette per le due insegnanti. (agg. di R. G. Flore)



CODACONS, “SERVONO TELECAMERE NELLE SCUOLE”

Botte e urla, violenze fisiche e psicologiche, oltre che punizioni: si può parlare di un vero e proprio clima di terrore all’interno di una scuola materna di Colorno, in provincia di Parma. Le vittime, tra i 3 e 5 anni, vivevano nella paura per due maestre che sono state arrestate oggi dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti. Il sindacato Gilda degli Insegnanti chiede «pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini». Salvatore Pizzo, coordinatore di Parma e Piacenza, sostiene che «solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno». Inoltre, chiede che il legislatore «indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell’illecito penale». Il Codacons invece va all’attacco e rilancia una richiesta avanzata da diverso tempo: «L’ennesimo caso di maltrattamenti a danno dei bambini di un istituto scolastico conferma in tutta la sua drammaticità l’esigenza di introdurre telecamere nelle scuole». (agg. di Silvana Palazzo)



“MANGIA COME UN ANIMALE!”, ARRESTATE DUE MAESTRE A PARMA

Nuovo caso di maltrattamenti sui bambini di un asilo. Come riportato poco fa dall’agenzia Ansa, due maestre sono state arrestate in quel di Colorno, un comune di circa 9000 abitanti situato nella provincia di Parma (Emilia Romagna). Le due insegnanti “prelevate” dai Carabinieri, sarebbero accusate di maltrattamento nei confronti dei propri alunni, di età compresa fra i 3 e i 5 anni. Gli stessi bambini sarebbero stati terrorizzati dalle insegnanti, visto i loro metodi punitivi ogni qualvolta i piccoli “sbagliavano”. «Mangia col piatto in mano come un animale», una delle frasi intercettate dalle forze dell’ordine, che una maestra avrebbe urlato ad un alunno semplicemente perché lo stesso non stava fermo.



LE INDAGINI PARTITE DALLE DENUNCE DEI GENITORI

Le indagini sono scattate una volta che sono partite le segnalazioni di alcuni genitori; in seguito sono state piazzate delle telecamere nelle varie aule dell’asilo di Colorno, e una volta colte in flagrante, le forze dell’ordine sarebbero intervenute. I piccoli bambini erano costretti dalle insegnanti a subire ripetute violenze fisiche e psicologiche, inoltre, venivano messi spesso e volentieri in punizione per delle banalità. Ora le due maestre saranno sentite dagli inquirenti, e poi si capirà se le stesse saranno colpevoli o meno dei reati ipotizzati. Logico che l’arresto rappresenta senza dubbio un intervento che le forze dell’ordine hanno deciso di attuare solamente quando sicuri della (quasi) colpevolezza.