Una tragedia immane, quella che si è consumata nella giornata di oggi, mercoledì 23 maggio a Pescara, in via Rio Sparto, dove una donna è precipitata da un palazzo intorno all’ora di pranzo. A darne notizia, sebbene le informazioni sull’accaduto siano ancora molto scarne, ci ha pensato Pescarapost.it, che ha riportato le prime indiscrezioni: per la donna precipitata nel vuoto per diversi metri, purtroppo non ci sarebbe stato nulla da fare. La vittima, secondo le primissime indiscrezioni, sarebbe precipitata per cause ancora tutte da accertare da una finestra al quarto piano della palazzina. Una notizia che giunge a distanza di pochi giorni dalla tragedia che ha visto protagonista Marina Angrilli anche lei di Pescara e moglie di Fausto Filippone, l’uomo suicida dopo aver lanciato dal ponte sulla A14 la sua bambina di 10 anni e che in precedenza aveva spinto volontariamente anche la donna, facendola precipitare dal secondo piano della palazzina di sua proprietà a Chieti Scalo. In questo caso, tuttavia, non sono ancora chiare le cause dell’incidente mortale, sebbene gli inquirenti siano già al lavoro per fare luce sulla morte della donna.
GIALLO SULLA VITTIMA E SULLE CAUSE
Intorno all’ora di pranzo di oggi, le forze dell’ordine sono state allertate di una nuova tragedia consumatasi a Pescara, nei pressi del supermercato Todis. Sul posto si sono prontamente recati gli agenti di polizia e carabinieri oltre agli uomini dei vigili del fuoco ed i soccorritori del 118 dopo la notizia di una donna precipitata dal quarto piano di una palazzina. Nonostante l’intervento dei soccorritori, però, questi non avrebbero potuto fare altro che constatarne il decesso. La vittima avrebbe un’età compresa tra i 45 ed i 50 anni, ma non si conoscono al momento le sue generalità. Nessuna informazione neppure sulle cause della caduta, ovvero se si sia trattato di un terribile incidente o se invece la donna avrebbe compiuto un gesto volontario. Poche finora le informazioni trapelate sull’accaduto tra cui quella secondo cui la donna vivesse da sola. Sul posto anche il medico legale che avrebbe già provveduto ad effettuare la ricognizione cadaverica.