San Beda il Venerabile
Il 25 maggio si ricorda San Beda, detto il Venerabile. San Beda era un monaco e uno storico, autore di testi importantissimi. San Beda il Venerabile ha vissuto la sua vita tra il 673 e il 735 in Inghilterra. La maggior parte della sua esistenza l’ha trascorsa tra le mura di un convento benedettino, studiando e aggiornando continuamente le sue conoscenze. Si è dedicato con passione e talento alla scrittura. A 30 anni ha preso i voti ed è diventato sacerdote. I suoi testi, connubi interessanti e profondi di storia, religione e teologia, sono ancora oggi considerati pietre miliari della letteratura e sono letti e studiati in Seminario e nelle facoltà di Teologia, Letteratura Antica e Storia. San Beda è stato considerato ad honorem Dottore della Chiesa, anche se questo titolo concesso a un uomo come lui andava contro i principi e i valori politici del suo tempo. La sua opera più importante si intitola “Historia” ed è un racconto in prima persona, una specie di autobiografia. All’interno del testo, San Beda parla di sé ma fornisce anche importanti informazioni sulla situazione storica di quei tempi, sul concetto di religione cattolica e su come i cristiani vivessero tra mille difficoltà e ostruzionismo, sia politico che da parte di altre religioni. Una leggenda narra che l’aggettivo Venerabile sia stato attribuito a San Beda dagli angeli stessi. Si narra che un giovane monaco volesse scrivere una frase commovente e accattivante sulla tomba di San Beda ma non riuscisse a trovare le parole adatte. Il giorno dopo, sulla lapide troneggiava la scritta Venerabile, aggettivo scelto dagli angeli per venerare quest’uomo così colto e mite, saggio e devoto a Dio. San Beda è autore anche di una versione della Bibbia, utilizzata ufficialmente dalla Chiesa fino agli scorsi anni ’60.
Il culto di San Beda
Il riconoscimento della sua santità e la scelta della data per ricordarlo e celebrarlo è opera di Leone XIII, che insistette affinché a San Beda fossero riconosciute tutte le onorificenze del caso, inclusa la nomina a Dottore Ecclesiastico, titolo importantissimo e di grande prestigio. La linea letteraria di San Beda era, per i tempi, considerata innovativa e moderna, in grado di raccontare fatti e discernere concetti complicati con un tono allegorico e accessibile a tutti. Le sue opere sono, naturalmente, in lingua latina ma compaiono citazioni e frasi anche in greco antico ed ebraico, idiomi con i quali San Beda aveva un’ottima dimestichezza. San Beda lavorò fino al suo ultimo giorno di vita. La traduzione in inglese del Vangelo di Giovanni, infatti, la completò sul letto di morte, nei suoi ultimi giorni di lucidità prima di abbandonare la vita terrena. San Beda è molto venerato in Inghilterra, principalmente nelle città di York. La Chiesa onora la sua festa, che si celebra il 25 maggio per volontà di Leone XIII, dedicando il momento dell’omelia della Messa a una lettura di uno dei suoi testi e commentari teologici. San Beda è considerato il protettore dei dottori e degli studiosi, degli studenti e di chi deve affrontare degli esami, dei letterati, dei poeti e di chiunque diffonde conoscenza e cultura tramite la scrittura.