La crisi e l’emergenza finalmente è finita, ma la storia del piccolo Muhammad continuerà con gli stessi problemi di prima: infatti sono i motivi che l’hanno portato a scappare e provare l’improbabile fuga verso il Pakistan che ora sono sotto inchiesta della Procura e del Tribunale dei Minori. Il bimbo probabilmente non riusciva più a vivere con gli zii e dopo la morte del papà solo 3 mesi fa voleva raggiungere la sua famiglia, mamma e numerosi fratelli, in terra pakistana. In attesa però di capire cosa sia davvero successo, il piccolo ritrovato a Comacchio ieri sera è stato affidato ai servizi sociali con una nota e disposizione della Procura per i Minori di Bologna alquanto netta e importante, «in attesa che vengano acclarati tutti gli aspetti relativi alle motivazioni dell’allontanamento e alla permanenza sul territorio ferrarese, non trascurando la possibilità che sia stato aiutato da qualcuno nel corso di queste giornate». Gli zii di certo sono sollevati dall’avere finalmente trovato il loro nipotino ma al momento non possono ancora abbracciarlo in attesa di capire se la situazione a casa fosse davvero così difficile come pare dalla fuga o se “semplicemente” il bimbo crescendo sente sempre di più la mancanza, legittima, della sua autentica famiglia. (agg. di Niccolò Magnani)



STANCO E PROVATO MA STA BENE

E’ finito un incubo per la famiglia di Muhammad Zubair, il bimbo di 11 anni del quale si erano perse le tracce dal pomeriggio di venerdì scorso da Mirandola, dopo essere sparito in sella alla sua bicicletta. Il ragazzino è stato ritrovato ieri sera lungo il litorale di Comacchio, confermando così l’ipotesi dell’allontanamento volontario. Il bambino è stato trovato stanco e provato ma comunque in buona salute. Il piccolo è stato riconosciuto dopo le segnalazioni trasmesse ieri anche in tv in seguito alla diffusione della sua foto da parte delle forze dell’ordine e, come rivela Repubblica.it, è stato riconosciuto dal titolare di un bagno a Porto Garibaldi, lungo i lidi ferraresi. Secondo la prima ricostruzione pare che il bimbo, dopo l’uscita da scuola, avesse pedalato fino in stazione, salendo così sul primo treno disponibile forse con l’intento di raggiungere il Pakistan dove vive ancora la madre con gli altri suoi sei figli. Muhammad infatti, da qualche anno è in affidamento alla famiglia dello zio Mohammed Sarwar e della moglie Sobia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RITROVATO DOPO DUE GIORNI

Il piccolo Muhammad Zubair, il bambino di origine pakistana scomparso a Mirandola venerdì pomeriggio, è stato ritrovato a Comacchio, in provincia di Ferrara, stasera. Mohammad si era allontanato da casa due giorni fa. Lo stavano cercando anche a Bologna e Verona visto che la bicicletta, come riferito dalla Gazzetta di Modena, era stata trovata abbandonata alla stazione ferroviaria di Cividale. A seguito della diffusione della foto del bambino di 11 anni sui social locali e a vari comandi delle istituzioni deputate alla ricerca c’è stato il ritrovamento. I carabinieri alle 13 di oggi hanno autorizzato la diffusione della fotografia dello scolaro di quarta elementare. Le ricerche sono proseguite, è stata diffusa la foto e poi sono state fornite indicazioni telefoniche. Proprio gli zii due sere fa, non vedendo rientrare il nipote, avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri. (agg. di Silvana Palazzo)



BICI SEQUESTRATA, PRIME SEGNALAZIONI

Dal pomeriggio dello scorso venerdì è sceso il buio su Muhammad Zubair, bimbo di 11 anni scomparso misteriosamente da Mirandola. A denunciare la sua scomparsa sono stati gli zii, preoccupati per la mancanza di notizie del piccolo nipote allontanatosi in sella alla sua bici. Come rammenta ModenaToday, i carabinieri di Mirandola hanno prontamente avviato le ricerche e proprio ieri si è registrato il presunto ritrovamento della bici del piccolo, anche se non si ha ancora l’assoluta certezza che sia sua. L’ipotesi più battuta (e sotto certi aspetti sperata) è che il bimbo di origini pakistane si sia allontanato volontariamente a causa, forse, di dissidi con la famiglia e che abbia potuto raggiungere un rifugio conosciuto solo a lui. Intanto, come riporta Repubblica.it, la bici rinvenuta è stata sottoposta a sequestro mentre nelle ultime ore è stata diffusa la foto di Muhammad mentre sono circa 50 le persone tra Carabinieri, volontari della Protezione Civile, Polizia Municipale e Polizia di Stato ad essere attualmente impegnati nelle ricerche a tappeto. Al momento sarebbero già giunte diverse segnalazioni da Bologna, Comacchio, Cento, ma tutte con esito negativo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ALLONTANAMENTO VOLONTARIO?

Alcuni parenti ritengono che la bici ritrovata questa mattina sia davvero quella di Muhammad ma altri sostengono il contrario e le indagini proseguono al “rilento” non per incapacità degli uomini delle forze dell’ordine ma per la reale mancanza di dati, rilievi e prove che possano spiegare dove si sia cacciato il piccolo 11enne sparito da venerdì scorso. Stando a quanto profilato dalla Procura di Modena, l’allontanamento volontario è al momento l’ipotesi più battuta ma è evidente che più passano le ore e più il timore che possa essergli successo qualcosa di grave serpeggia tra famiglia e investigatori. Nuove ricerche sono state svolte questa mattina e la bicicletta, al momento, rappresenta l’unica (presunta) novità in merito alla tragica scomparsa di Mirandola; la speranza è che nelle prossime ore possano essere ricondotte a piste reali i vari dettagli forniti da amici, vicini e familiari di quel giovanissimo Muhammad amato da tutti. (agg. di Niccolò Magnani)

RITROVATA LA BICICLETTA

Non vi è ancora traccia di Mohammed, ragazzino di 11 anni scomparso nella giornata di venerdì in quel di Mirandola, comune in provincia di Modena (Emilia Romagna). Di origini pakistane, viveva con gli zii, e sono stati proprio loro a lanciare l’allarme attorno alle ore 20:00 dello scorso 25 maggio. Il bambino è uscito in bicicletta, e proprio quest’ultima è stata ritrovata dalle forze dell’ordine: si trovava vicino alla stazione di Mirandola, e i carabinieri l’hanno subito sequestrata, in cerca di eventuali indizi che possano far capire dove sia finito il giovane Mohammed. Secondo alcuni parenti, come riporta l’agenzia Ansa, la bici rinvenuta sarebbe proprio la stessa del pakistano, ma stando ad altre testimonianze, sarebbe solo un mezzo molto simile. Le forze dell’ordine stanno cercando di indagare per ricostruire l’accaduto, e non è da escludere qualsiasi pista, anche se quella più battuta attualmente dagli inquirenti porta ad un allontanamento volontario: resta da capire solo cosa abbia spinto il ragazzino a compiere tale gesto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PADRE MORTO 3 MESI FA

Gli zii sono letteralmente disperati: non riescono a capacitarsi di dove possa essere finito il piccolo Muhammad che da tre giorni ormai è introvabile nelle campagne del Modenese: sono arrivati dal Pakistan nel 2009 quando il piccolo 11enne sparito aveva solo due anni. Sono per lui come dei genitori e lui è un figlio ormai vista la situazione dei veri genitori di Muhammad: «il papà è morto tre mesi fa e la moglie è rimasta sola con sei figli», ha raccontato al Resto del Carlino il signor Sarwar, zio del piccolo scomparso. È un muratore, in Italia da tanto e rispettato dal paese di Mirandola: ha provato a dare una mano al fratello occupandosi di Muhammad fin dalla tenera età e ora è realmente disperato. «Una bocca in meno da sfamare in Pakistan, e per noi – raccontano – Mohammed è come un figlio, il nostro terzo figlio maschio; un gran bravo bambino che non ci ha mai dato problemi, bravo a scuola e ubbidiente». Si allontanano, nella pista degli inquirenti, le ipotesi di un dissidio familiare che non hanno per ora riscontri di prove: nel quartiere invece temono che il bimbo possa aver dato troppa confidenza a uno sconosciuto di passaggio nella via. «Ma sono solo paure e speriamo restino tali», commenta una anziana», spiega una vicina anziana che conosce la famiglia di Muhammad. (agg. di Niccolò Magnani)

DISSIDI IN FAMIGLIA?

Un bambino di 11 anni è scomparso da venerdì pomeriggio a Mirandola, nel Modenese. La sua scomparsa è stata denunciata dai parenti ai carabinieri, che hanno avviato ufficialmente le ricerche dopo che sono trascorse le 24 ore di rito. Muhammad Zubair, di origine pakistana, avrebbe dovuto partecipare sabato sera alla recita della sua classe. Sua zia ha raccontato di averlo visto per l’ultima volta venerdì pomeriggio, poco prima di prendere i due figli da scuola. Proprio gli zii, non vedendo rientrare il nipote, hanno denunciato la sua scomparsa in serata ai carabinieri della stazione di Mirandola. Come riportato dal Fatto Quotidiano, le indagini sono in corso: le forze dell’ordine hanno diramato la foto del bambino anche fuori provincia. La notizia, diffusa inizialmente in una chat di classe, si è subito sparsa in paese, poi è comparsa sui giornali locali e nel pomeriggio di sabato è stata confermata dai militari dell’Arma.

MODENA, BAMBINO DI 11 ANNI SCOMPARSO A MIRANDOLA

Sono ore di ansia a Mirandola, in provincia di Modena, per la scomparsa di Muhammad Zubair, bambino di 11 anni di cui non si hanno più notizie da ieri. Stando a quanto riportato da Modena Today, il bambino si era allontanato dalla propria abitazione in sella ad una bicicletta. I genitori non hanno avuto più sue notizie dalle 16 di venerdì. Al momento si presuppone che il piccolo si sia allontanato volontariamente da casa, forse per dissidi famigliari. Non si esclude che abbia raggiunto un rifugio sicuro, magari conosciuto solo da lui, Nonostante la prassi lo consenta, la famiglia ha chiesto che non vengano diffuse foto e generalità del bambino, nella speranza che venga ritrovato al più presto senza troppo clamore mediatico. Ma con il passare delle ore è stato ritenuto indispensabile fornire queste informazioni per facilitare le ricerche del bambino. «Sono tornata a casa e lui non c’era più, e neppure la sua bicicletta e così sono andata al parco giochi, dove spesso andava a giocare con i ragazzini del quartiere, ma non era neppure lì», ha dichiarato in lacrime la zia di Muhammad al Resto del Carlino.