Sono giornate importanti per chi ha amato don Pino Puglisi, il prete ucciso a Palermo il 15 settembre del 1993, esattamente 25 anni fa. In occasione del suo anniversario si mobiliterà Papa Francesco in persona, desideroso di omaggiare una figura della chiesa che a livello pastorale molto sembra avere in comune con l’azione espressa dal pontificato di Bergoglio nei confronti della mafia. Il 25 maggio di 5 anni fa don Pino Puglisi veniva reso beato e proprio per celebrare la memoria del sacerdote Rizzoli ha pubblicato un libro di scritti inediti: “Don Pino Puglisi – Se ognuno fa qualcosa si può fare molto” realizzato dal giornalista Francesco Deliziosi (allievo e amico del sacerdote). Come riportato da La Sicilia, nel volume vengono racchiuse memorie, lettere, omelie e appunti il più delle volte inediti che servono a chiarire una volta di più i tratti di un martire che ha avuto il coraggio di non piegarsi alla mafia. (agg. di Dario D’Angelo)



LA VISITA DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco farà visita la prossima estate presso Piazza Armerina di Palermo, per ricordare Don Giuseppe Puglisi, noto anche come Pino Puglisi. Per chi non conoscesse la sua storia, si tratta di un prete che venne ucciso da Cosa Nostra il 15 settembre del 1993, per via delle attività svolte dallo stesso religioso, per combattere la diffusione a macchia d’olio della mafia. Venne ucciso il giorno del suo 56esimo compleanno dopo un agguato, e proprio il prossimo 15 settembre Papa Francesco lo commemorerà con una messa in piazza duomo. Don Pino venne nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, nel 1990. Storicamente è una delle zone più “difficoltose” del capoluogo siciliano, comandato dalla mafia.



I FRATELLI GRAVIANO E LEOLUCA BAGARELLA

In quegli anni governavano i fratelli Graviano (Filippo e Giuseppe), coloro che ordinarono l’assassino del prelato, ritenuti anche responsabili dell’uccisione dei due magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, poi arrestati nel 1994. Entrambi erano alle dipendenze del boss Leoluca Bagarella, anch’egli in carcere per svariate condanne. Don Pino Puglisi cercò in quegli anni di aiutare i ragazzi in difficoltà, evitando che si affiliassero alla mafia, e nel contempo, provò a riportare sulla retta via coloro che guà svolgevano attività malavitose. Il suo importante attivismo antimafia lo portò alla morte dopo una serie di minacce a cui lo stesso non diede mai ascolto: venne ucciso il 15 settembre del 1993, e nell’occasione si rivolse ai suoi aguzzini dicendo “Vi stavo aspettando”.

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