C’è ancora choc nella comunità di Tivoli per via del doppio suicidio avvenuto nel primo pomeriggio di questo sabato e che ha visto protagonisti due gemelli di 55 anni, lanciatisi assieme da un cavalcavia dell’A24 all’altezza del kilometro 12,700. I fratelli Grilli sono stati rinvenuti solamente tempo dopo, grazie alla presenza di una Renault Clio intestata a uno dei due in una piazzola di sosta, in un punto particolarmente impervio per via della vegetazione. Anche se in un primo momento non era stata esclusa la pista di un possibile omicidio, col passare delle ore pare essere acclarato che i due gemelli si sono suicidati e che a portarli a compiere il gesto sia stata la morte della madre che, stando a quanto si apprende, sarebbero andati a “salutare” al cimitero prima di arrivare al cavalcavia e compiere un volo di 70 metri. E proprio la dinamica dei fatti ha riportato alla mente la tragedia di Francavilla, in provincia di Chieti, con l’omicidio-suicidio di Fausto Filippone e della figlia della sua compagna: che i due fratelli possano essere stati suggestionati o spinti a farla finita in questo modo anche da una vicenda andata in scena praticamente in diretta su media e mezzi di stampa? (agg. di R. G. Flore)



PRIMA DI BUTTARSI AVEVANO SALUTATO LA MADRE AL CIMITERO

Svolta sul caso Grilli: ormai sembra sempre più probabile che il movente dietro al doppio suicidio sia il rapporto strettissimo con l’amata madre 92enne venuta a mancare pochi giorni fa. Secondo quanto riportato da Roma Fanpage, i due fratelli Grilli prima di andare a buttarsi sul cavalcavia della A24 a Tivoli sono passati al cimitero nel comune di San Gallicano dove è stata sepolta la madre solo qualche giorni precedente. L’hanno salutata, le hanno portato dei fiori e probabilmente è stata l’ultima cosa che hanno fatto prima di dirigersi con la Renault Clio verso quel maledetto cavalcavia dove hanno posto fine alla loro drammatica vita. Probabilmente, ma è solo una ipotesi fatta dagli inquirenti, il disagio psicologico era anche precedente alla scomparsa della madre ma è evidentemente scoppiato nel momento della morte della stessa (anziana) genitrice. Al momento non vi sono dubbi sul fatto che il suicidio sia la spiegazione unica dietro alla morte dei due gemelli 55enni volati giù in pieno giorno sull’autostrada che passa da Tivoli. (agg. di Niccolò Magnani)



LA ZIA SE L’ASPETTAVA

Giungono nuovi particolari circa la tragica vicenda riguardante i due fratelli gemelli che si sono gettati nel vuoto, suicidandosi, da un cavalcavia sull’autostrada A24 in zona Tivoli (Lazio). Come riferito dall’edizione online del quotidiano Il Tempo, la zia dei due 55enni avrebbe avvisato telefonicamente la compagnia locale dei carabinieri, informandoli sull’identità degli stessi. Appena sentita la notizia, la donna ha subito collegato i fatti, avvisando quindi le forze dell’ordine. In molti si aspettavano questo tragico epilogo, a cominciare dalla cugina dei due, sentita nelle scorse ore dagli inquirenti; la stessa sarebbe stata vicina dopo la scomparsa della madre dei gemelli (la zia per la donna), offrendo loro di lavorare nel suo vivaio a cominciare da questo lunedì, ma pare che i due avessero rimandato al mittente la proposta, troppo segnati dalla scomparsa della mamma. Nel frattempo il pubblico ministero di Tivoli ha disposto il sequestro della Renault Clio che i due hanno utilizzato per arrivare sin al cavalcavia: si cercano eventuali indizi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NESSUN BIGLIETTO D’ADDIO

Si continua ad indagare sulla tremenda morte avvenuta ieri pomeriggio, in quel di Tivoli (Lazio), dove due fratelli gemelli di anni 55, si sono lanciati dal cavalcavia dell’autostrada A24, togliendosi la vita. Stando alle ultime indiscrezioni sembra che la scomparsa della madre di 92 anni abbia causato nei due un forte contraccolpo, un dolore che non sono riusciti a gestire, e che li ha spinti al tragico gesto. Per ora si tratta comunque solo di un’ipotesi, visto che gli inquirenti che stanno cercando di fare luce sull’accaduto, non hanno trovato alcun messaggio di addio, come invece è spesso e volentieri prassi in caso di suicidio. Inoltre, come scrive Il Fatto Quotidiano, vi sarebbe anche un testimone, che avrebbe appunto assistito alla tragica scena del salto nel vuoto della coppia. Il paese dove i due risiedevano, Gallicano nel Lazio, è profondamente scosso, sgomento per questo gesto impensabile. Mette i brividi pensare come un cavalcavia sia stato purtroppo teatro di sangue negli ultimi giorni: prima l’imprenditore che ha lanciato la figlia nel vuoto per poi suicidarsi in quel di Chieti, quindi i due fratelli ieri a Tivoli. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SCONVOLTI DALLA MORTE DELLA MAMMA

Due fratelli gemelli di 55 anni, Bruno e Checco Grilli, si sono lanciati da un viadotto sull’autostrada A24 Roma-L’Aquila all’altezza di Liverpool. Dopo un volo di una quindicina di metri sono morti nei pressi del poligono di San Vittorino. I vigili del fuoco sono intervenuti con i reparti speciali per recuperare i corpi, finiti in un tratto pieno di vegetazione. Non sono chiari i motivi del gesto. Poco prima i due fratelli hanno parcheggiato un’auto intestata a uno dei due, una Renault Clio, in una piazzola dell’autostrada, poi dopo aver percorso un tratto a piedi hanno raggiunto il viadotto e si sono lanciati nel vuoto. Come riportato dal Corriere della Sera, al momento non si sa se abbiano lasciato messaggi nella vettura, o se li avessero addosso, oppure se siano stati ritrovati a casa. Una cugina delle vittime, rintracciata dagli investigatori, avrebbe riferito di aver offerto ai due la possibilità di lavorare nel suo vivaio e di attenderli per lunedì. Inoltre, avrebbe raccontato che i due erano sconvolti dopo la morte della madre 92enne, deceduta due settimane fa. Il pm di turno della procura di Tivoli ha disposto il sequestro dell’auto. (agg. di Silvana Palazzo)

IL MOVENTE È LA MORTE DELLA MAMMA?

Non vi è ancora certezza sul movente che ha portato i gemelli Bruno e Francesco (Checco) Grilli, 55 anni, a decidere di suicidarsi lanciandosi da un cavalcavia sulla A24, all’altezza di Tivoli. Come riportato da Il Messaggero, però, avanza sempre di più l’ipotesi che dietro l’estremo gesto di questi due fratelli vi sia l’incapacità di gestire e superare un grave lutto che li aveva colpiti da poco. Alcuni giorni fa, infatti, la madre di Bruno e Francesco era deceduta. I due gemelli, evidentemente molto legati alla mamma – probabilmente anche in ragione del loro stato celibe – non sarebbero riusciti a superare il dolore per la scomparsa del genitore e avrebbero così deciso di farla finita buttandosi nel vuoto dal cavalcavia di Tivoli in un tragico pomeriggio di maggio. (agg. di Dario D’Angelo)

GEMELLI SUICIDI A TIVOLI

Una tragedia è avvenuta questo pomeriggio a Tivoli, nel Lazio. Due persone sono decedute dopo essersi lanciate da un cavalcavia. Secondo le prime indiscrezioni riportate dai colleghi di RomaToday.it, si tratterebbe di due uomini di 56 anni di età, fratelli gemelli. Il duo ha deciso di farla finita gettandosi da un ponte che si trova sull’autostrada A24, quella che di fatto taglia trasversalmente tutta la nostra penisola, collegando Teramo a Roma. Il chilometro esatto del punto in cui è avvenuto il suicidio è il 12 e 700, e pare che il folle gesto sia stato portato a termine poco dopo le ore 14:30 di oggi. Sul posto sono giunti subito i soccorsi, a cominciare dai vigili del fuoco, ma per entrambi non c’è stato nulla da fare.

SCONOSCIUTE LE RAGIONI DEL GESTO

I fratelli gemelli sono infatti morti sul posto e i corpi sono finiti in una strada bianca, a 900 metri di distanza da una carrozzeria che si trova in via Maremmana, nel comune di Tivoli. Dopo i pompieri sono arrivati sul posto anche gli uomini della polizia stradale e di quella di stato, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Dalle informazioni che trapelano pare che i due fratelli siano entrambi residenti a Gallicano nel Lazio, paese di circa 7000 abitanti in provincia di Roma. Sconosciute, per ora, le ragioni di questo tragico gesto, e solo le opportune indagini faranno luce sul mistero.