Moglie e figlie di Ciriaco De Mita indagate per truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato mediante profitto dell’errore altrui. Sono queste due delle ipotesi di reato emerse da un’inchiesta della procura di Avellino sulla gestione dell’associazione Aias, che si occupa di assistenza ai disabili, e sugli accreditamenti con gli uffici della sanità della Regione Campania. Ne parla il Fatto Quotidiano, secondo cui l’ex premier e sindaco di Nusco non è indagato ma comunque coinvolto nella vicenda. Nelle carte si parla di un “diretto e personale coinvolgimento” di Ciriaco De Mita nell’attività di gestione dell’Aias. Agli atti delle indagini una testimonianza secondo cui De Mita sarebbe intervenuto personalmente presso alcuni funzionari della Regione Campania «per comprendere e capire lo stato della pratica» dell’ente che ha esercitato per anni in regime di accreditamento sanitario provvisorio con la Regione. Attualmente l’Aias Avellino è commissariata e le è stato revocato l’accreditamento. 

AVELLINO, INDAGATE MOGLIE E FIGLIE DI CIRIACO DE MITA

Da 11 mesi i dipendenti dell’Aias non percepiscono lo stipendio, motivo per il quale è stata aperta una dura vertenza sindacale culminata con lo sciopero della fame del segretario Cgil Marco D’Acunto. Sindacati e prefettura avevano raggiunto un accordo per il trasferimento di alcuni dipendenti presso altre strutture e lo sblocco dei pagamenti di quattro mensilità, ma i pagamenti non sono ancora avvenuti. Intanto in queste ore, come riportato dal Fatto Quotidiano, il procuratore capo Rosario Cantelmo e quello aggiunto Vincenzo D’Onofrio stanno eseguendo un decreto che dispone diversi sequestri, tra cui 84mila euro circa nei confronti dell’associazione Noi con Loro Onlus, presieduta da Annamaria Scarinzi, moglie di De Mita, e della Hs Soluzioni Srl degli imprenditori Marco e Massimo Preziuso. Sequestrati anche 3120 euro dai conti personali di Scarinzi e quasi 6000 euro dai conti di Simona De Mita, una delle figlie dell’ex presidente del Consiglio. Con lei è indagata anche la sorella Floriana, per cui è stato disposto un sequestro di 3750 euro. Secondo il giornale diretto da Travaglio, le due avrebbero svolto un’attività di consulenza informatica fittizia nell’ambito di un progetto finanziato con fondi pubblici. Il pm avrebbe scritto che le sorelle De Mita erano «prive delle cognizioni tecniche necessarie». Disposti anche i sequestri per circa 1,3 milioni di euro nei confronti di Aias Avellino e di alcune ditte coinvolte nelle indagini. All’ex presidente dell’Aias Gerardo Bilotta sarebbero stati sequestrati invece 120mila euro, che sarebbero stati “distratti” e utilizzati per la costruzione di un immobile.