Arriva dalla provincia di Varese l’ennesimo caso di violenza su una donna che solo dopo molti anni ha deciso di denunciare il marito ed i nonni dei suoi figli, complici di una serie di maltrattamenti. A rendere noto l’incubo vissuto da una donna di Cassano Magnago è stato il quotidiano Il Mattino che come spiega, il marito 35enne di origini albanesi aveva letteralmente segregato in casa la moglie costringendola a subire le forme di violenza più inaudite e che andavano dalle minacce verbali alle aggressioni fisiche. Nel suo piano diabolico a scapito della coniuge connazionale, erano stati coinvolti anche i suoi genitori e, indirettamente, i figli anche loro vittime. Solo dopo attente indagini i carabinieri di Busto Arsizio sono arrivati a ricostruire le immani violenze perpetrate per anni ai danni della povera vittima ed hanno così proceduto all’arresto del 35enne con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. I suoceri della vittima, invece, sono stati sottoposti al provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti per oltre 10 anni.



NONNI COSTRINGEVANO NIPOTI A PRENDERE MADRE A SASSATE

Dopo anni di violenze, è giunto al termine il calvario di una donna albanese, costretta a subire violenza dal marito e dai suoi suoceri. Secondo le accuse, il 35enne avrebbe in diverse circostanze aggredito fisicamente la donna, minacciandola di morte, insultandola e privandola della sua libertà. Al tempo stesso avrebbe anche maltrattato i suoi stessi figli servendosi della complicità dei suoi genitori. Questi ultimi avrebbero addirittura costretto i propri nipoti, in diverse occasioni, a colpire la madre a sassate addirittura quando era incinta del suo ultimo figlio. La stessa gravidanza era stata per questo messa seriamente a rischio. Solo dopo un lungo periodo all’insegna delle violenze, la donna si sarebbe lasciata convincere da un conoscente della famiglia a sporgere denuncia contro il marito ed i suoceri.

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