Continuano i disagi in Valchiavenna, in provincia di Sondrio, dove ieri sera una frana avvenuta a Gallivaggio ha destato molta preoccupazione, pur “graziando” un Santuario e senza provocare vittime. Tuttavia, ad alcune ore di distanza, persistono delle situazioni di criticità tanto che potrebbe essere chiesto presto lo stato di emergenza, mentre intanto arriva anche l’appello della locale Coldiretti: a causa della frana, infatti, sarebbero rimasti isolati almeno 60 alpeggi, dei quali 18 con caseifici, dunque si profila un grave danno per gli agricoltori dato che sono stati stimati in circa tremila ettari i pascoli non al momento accessibili. Inoltre, proprio Coldiretti Lombardia ha reso noto di aver attivato i suoi tecnici sul territorio al fine di monitorare la situazione e trovare delle soluzioni tempestive in vista delle prossime transumanze. (agg. di R. G. Flore)
VERSO LA RICHIESTA DELLO STATO DI EMERGENZA
La frana registrata nella serata di ieri a Gallivaggio, in Valchiavenna, ha portato a svariati disagi, a partire dal numero di persone rimaste letteralmente isolate. Si parla di ben 1500 residenti dei paesi turistici di Madesimo, Campodolcino e parte dello stesso San Giacomo Filippo. Questo ha comportato ampie difficoltà anche nell’approvvigionamento di cibo e farmaci. Gli ultimi aggiornamenti riportati dal portale Affaritaliani.it non sembrano contemplare nessuna buona notizia in quanto resta ancora chiusa la strada statale 36 dello Spluga. A seguire con estrema attenzione l’evolversi della situazione è il Dipartimento della Protezione Civile che resta in continuo contatto con la Regione Lombardia e con la Prefettura di Sondrio dopo aver attivato il Comando operativo di vertice interforze della Difesa per fornire la massima assistenza alla popolazione interessata. Si resta in attesa di conoscere se la Regione Lombardia darà l’ok per avviare le procedure relative alla dichiarazione dello stato di emergenza. Questo permetterebbe di realizzare una viabilità temporanea ed alternativa che possa almeno momentaneamente porre rimedio al problema dell’isolamento dei comuni coinvolti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANCORA ISOLATI 1.500 RESIDENTI
Resta critica la situazione in Valchiavenna, a Gallivaggio, a seguito della frana verificatasi nella serata di ieri. Come sottolineato dal quotidiano Il Giorno, vi sono ancora 1.500 residenti dei comuni di Campodolcino e di Madesimo che sono isolati, visto che la strada statale 36, l’unica che collega la Valle Spluga alla Valchiavenna, resterà ancora chiusa per diversi giorni per il rischio di nuove frane. La strada in questione è stata interdetta totalmente da giovedì scorso, ma dal 13 aprile era aperta solo in tre fasce orarie, la prima mattina, il primo pomeriggio e infine la sera. L’alternativa è il sentiero Spluga, da percorrere a piedi per circa 45 minuti, e che permette appunto il collegamento fra le due valli. Il Dipartimento della protezione civile ha reso noto che sta seguendo con attenzione la situazione, ed è in continuo contatto con la regione e la prefettura di Sondrio «per garantire la massima assistenza alla popolazione interessata». A breve potrebbe essere attivato lo stato di emergenza, per realizzare una viabilità temporanea. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALCUNE TESTIMONIANZE
Il santuario e il ponte sono stati investiti dalla roccia e dalla polvere ma si sono salvati, per fortuna, non creando quella devastazione che a Gallivaggio avrebbe potuto intervenire nel giro di qualche secondo: il giorno dopo è tutto un racconto su quanti rischi sono stati corsi e quanto il “destino” ha protetto quella comunità che temeva un crollo assai più devastante. «Ho visto rotolare un sasso singolo, subito dopo è crollata la frana intera. Siamo stati investiti da una polvere densa, non si riusciva a respirare, sentivamo il sapore di terra in bocca. Ci siamo rifugiati in auto finché si è posata», ha spiegato l’addetto alla sicurezza sulla strada, Eric Oberhammer, testimone diretto della frana di Gallivaggio che ieri alle 16.30 ha rischiato di sconvolgere la zona Castagneto. Gran parte della roccia che da tempo minaccia gli abitanti della Valchiavenna ora è crollata e non ci sono stati feriti, ma il timore è stato notevole: «È andata bene. Le rocce sono state bloccate per la maggior parte dal «vallo», ha afferma a “Il Giorno” Severino De Stefani, sindaco di San Giacomo Filippo e presidente della Comunità montana Valchiavenna.
IL SANTUARIO È SALVO
Dopo la grande paura per la frana di Gallivaggio, fortunatamente le conseguenze non sono state gravi né per persone né per cose. Ad essere colpita è stata la zona del Santuario, del borgo di Gallivaggio e della strada dello Spluga, ma anche il Santuario stesso, dopo le verifiche effettuare, non ha riportato danni. Come dichiarato al Giornale di Sondrio, l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori ha affermato come il pericolo fosse stato segnalato da tempo: “Quanto accaduto – ha commentato– conferma che le cautele, le precauzioni, i divieti che sono stati imposti al territorio in questo mese e mezzo, erano purtroppo giustificati, perché alla fine la montagna ha deciso di franare.” Le successive rilevazioni stabiliranno se eventualmente ci saranno altri interventi da compiere per salvaguardare la zona, anche se la furia degli elementi è stata impressionante. (agg. di Fabio Belli)
PAURA, MA NESSUN FERITO
Era attesa per oggi martedì 29 maggio 2018 ed è arrivata: parliamo della frana di Gallivaggio, in provincia di Sondrio. Come sottolineato da giornaledisondrio.it, la parete rocciosa è collassata poco dopo le ore 16.30. Sulla strada si è riversata una quantità impressionante di materiale che si è staccato dalla parete, uno spettacolo spaventoso che è stato ripreso dai telefonini di alcuni abitanti. Per fortuna, nessuno è rimasto coinvolto dalla caduta dei materiali, solo un grosso spavento. Negli ultimi giorni il movimento del corpo frana aveva segnato una rilevante ripresa della velocità, una situazione che è stata monitorata costantemente dal sistema radar di Arpa e dagli estensimetri presenti sul posto. I valori rilevati hanno portato al superamente della soglia di elevata criticità e per questo motivo i comuni della zona hanno invitato la popolazione a non transitare nell’area interessata. Nelle ultime ore la situazione è stata monitorata costantemente, con i valori rilevati sia di giorno che di notte.
FRANA DI GALLIVAGGIO: IL VIDEO
Il comune di Campodolcino nella giornata di ieri aveva diramato un comunicato attraverso cui ha invitato gli abitanti a non mandare a scuola i figli a Chiavenna, altro comune della zona. Ecco la nota in questione: “Dagli ultimi dati ricevuto si è registrato un considerevole aumento della velocità della frana. Il rischio di un imminente collasso è reale. Per tale motivo si ritiene opportuno annullare l’incontro informativo di questa sera. Seguiranno comunicazioni. Chiediamo alle famiglie di non mandare a scuola a Chiavenna i ragazzi. Comunichiamo che anche le scuole medie di Campodolcino rimarranno chiuse. Aperta primaria e asilo fino alle 14”. I valori rilevati nelle ultime 24 ore oltrepassavano le condizioni di sicurezza e per questo motivo è stato consigliato alla popolazione di non transitare sotto la strana per evitare rischi. Negli ultimi giorni la ditta incaricata dal comune ha effettuato diversi lavori, ad esempio il completamento della legatura con reti e tiranti e un primo importante disfaggio nella parte superiore della massa instabile. Pochi minuti fa è giunta la frana e qui di seguito vi riportiamo il video ripreso da un abitante: