Un risparmio di dieci minuti di tempo di percorrenza vale un test che comporta un impegno non da poco e spese non indifferenti? Secondo il ministero dei trasporti e l’agenzia per la sicurezza ferroviaria no. Viene così cancellato il progetto del treno alta velocità Milano-Roma che, viaggiando a 350 chilometri orari avrebbe permesso di compiere il tragitto in due ore e 40 minuti. I Frecciarossa e gli Italo hanno infatti un limite di 300 chilometri orari (che viene raggiunto più che altro nella tratta Reggio Emilia-Piacenza). Ma il test previsto in orario notturno avrebbe costretto a disseminare di ghiaia le sedi dei binari per elasticizzare i micro spostamenti; già all’epoca dei test per i treni attuali ad alta velocità si erano manifestati problemi e ingenti spese monetarie.
ITALO AVEVA PROTESTATO
Inoltre la compagnia Italo ha protestato perché il test sarebbe stato effettuato solo per i convogli di Trenitalia che quindi avrebbero avuto un vantaggio competitivo e di conoscenze tecniche superiore a loro, in poche parole concorrenza sleale. Dunque stop a tutto quanto, per il ministero si tratta di un impegno tale che a fronte dei dieci minuti di tempo risparmiato non vale la pena neanche affrontare. In realtà in Italia un treno che tocca i 350 chilometri orari già esisteva ed è il treno superveloce Etr 1000 e che consente appunto il taglio di quasi dieci minuti rispetto agli altri alta velocità, adesso però neanche questo potrà superare la soglia dei 300 chilometri orari. C’è ancora una speranza: toccare quella velocità solo in caso siano stati registrati ritardi particolarmente gravi per recuperare il tempo perduto. Ma chissà.