Si chiama operazione Barbarossa, l’inchiesta a cui ha lavorato il Nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Asti, e che ha portato all’arresto di 26 persone ad Asti e provincia, tutte affiliate alla ‘Ndrangheta, la nota e temuta mafia calabrese. Come da comunicato diffuso dalle forze dell’ordine, quasi 300 militari hanno dato vita questa mattina ad un blitz, per stroncare un’organizzazione che farebbe capo a Rocco Zangrà di Alba, collegato alle cosche di Vibo Valentia. L’indagine è nata nel 2015, e dopo anni di intercettazioni, appostamenti, indizi e prove raccolte, gli inquirenti hanno potuto mettere finalmente le mani sui malviventi. «I numerosi elementi raccolti conducono ad un’attività organizzata per commettere omicidi, rapine, estorsioni, furti, traffico di stupefacenti ed armi – hanno spiegato i carabinieri – abbiamo rilevato anche l’infiltrazione ed acquisizione diretta ed indiretta di diverse attività economiche astigiane operanti nel settore edile, agricolo-commerciale e sportivo». 60 gli indagati, mentre i fermati sono 26, fra cui Santo Giuliano Caruso, uomo molto conosciuto a Castigliole. Clicca qui per il video sull’operazione Barbarossa (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
300 FORZE DELL’ORDINE IMPIEGATE
Maxi operazione delle forze dell’ordine questa mattina ad Asti, nel sud del Piemonte. Trecento carabinieri, provenienti anche dalla Valle d’Aosta, hanno arrestato decine di persone facenti parte di un’organizzazione di matrice ‘ndranghetista, a cui sono stati contestati i reati di estorsione, traffico di armi e spaccio di droga. Dopo un’indagine lunga e complessa durata più di due anni, in cui le forze dell’ordine, coordinati dalla Dda, la Direzione distrettuale antimafia, di Torino, sono rimaste nell’ombra per raccogliere prove e indizi, è stata finalmente sgominata una costola importante della nota mafia calabrese nel nord dell’Italia. I carabinieri hanno dato esecuzione alle numerose ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Torino, verso trecento persone dell’organizzazione ‘ndranghetista.
SEQUESTRATI 300 KG DI DROGA
Inoltre, nelle provincie di Milano, Como, Monza e Brianza, Novara, Reggio Emilia, Savona, Torino e Varese, i carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno arrestato 23 italiani (16 in carcere, 6 ai domiciliari, e uno con obbligo di presentazione), per spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, porto illegale di armi, detenzione abusiva di armi e munizioni, e intestazione fittizia di beni. Un’indagine legata, anche in questo caso, all’Ndrangheta, visto che i 23 fermati si rifornivano dalla mafia calabrese per spacciare cocaina, mentre dalla Spagna e da alcuni nordafricani, acquistavano hashish e marijuana. La merce veniva rivenduta in Lombardia, Piemonte e Liguria, e le forze dell’ordine hanno sequestrato ben 300 chilogrammi di droga.