Un caso unico al mondo: una donna inglese di 40 anni, madre single, si trova ad affrontare non una ma due malattie terminali contemporaneamente. Nessuno è in grado di dire quanto potrà sopravvivere. Colpita da ipertensione polmonare e cancro linfatico, il suo cuore potrebbe cedere da un momento all’altro. Si tratta, dicono gli esperti, di un caso ogni 5 miliardi e sebbene fino a oggi sia riuscita a mantenere le sue condizioni in modo sopportabile, recenti visite hanno diagnosticato che il cuore si sta deteriorando sempre di più. L’unica speranza che ha la donna, Jo, è un nuovo medicinale chiamato Imatinib che potrebbe darle un più lungo margine di vita, dopo che il suo avvocato ha fatto una richiesta disperata al comitato etico della sanità inglese. Il medicinale infatti non è disponibile e ha effetti collaterali tra cui la possibilità di causare insufficienza cardiaca e renale e sanguinamento interno, ma sono rischi che la donna vuole affrontare pur di non lasciare sola la figlia di otto anni. Jo ha cominciato a prendere il medicamento dallo scorso 23 aprile. Tutto per Jo è cominciato sei mesi dopo aver dato vita al figlio, nell’ottobre del 2010.



IL LUNGO CALVARIO DELLA DONNA

Cominciò a sentirsi esageratamente affaticata, a soffrire di dolori al petto. La diagnosi fu una patologia degenerativa causata da pressione sanguigna crescente che provoca la distruzione delle arterie polmonari. Nei casi più severi viene danneggiata la parte destra del cuore rendendo difficoltoso pompare sangue e ossigeno e portando a insufficienza cardiaca. Ma non era finita qua. Nell’ottobre dell’anno dopo le fu diagnosticato un cancro dei linfociti, un tipo di globuli bianchi che combattono le infezioni. I medici avrebbero voluto sottoporla immediatamente alla radioterapia ma i colleghi che la curano per l’altra patologia hanno imposto il veto perché il trattamento potrebbe ucciderla. Il tumore fu rimosso con una operazione chirurgica che le ha lasciato il 50% delle possibilità di sopravvivere. Lo scorso anno è stata sottoposta a un processo di denervazione dell’arteria polmonare che per un anno le ha permesso di vivere in condizioni stabili. Ma intanto i problemi al cuore sono aumentati. In sostanza la donna vive in casa cercando di fare meno sforzi possibili eppure due mesi fa è riuscita a festeggiare i suoi 40 anni, qualcosa che i medici ritenevano impossibile. Intanto prosegue con il nuovo medicinale: “Potrebbe salvarmi o potrebbe uccidermi” commenta.

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