Il direttore della Reggia di Caserta ha già annunciato di voler prendere provvedimenti ulteriori a quanto già deciso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ma ora il consigliere dei Verdi in Campania, Francesco Emilio Borrelli, chiede di passare dalle parole ai fatti in rapido tempo. «Mi auguro che il direttore Felicori, confermi la sensazione di cambiamento radicale che si avverte da quando è alla guida della Reggia di Caserta e avvii le procedure per il licenziamento dei dipendenti che abbandonavano il posto di lavoro», spiega il Consigliere dei Verdi dopo il caso scoppiato sui due “furbetti del cartellino” della Reggia. «Pur nel rispetto della magistratura e del diritto alla difesa dei due dipendenti», premette ancora Borrelli prima di affondare contro Maiale e Narciso, «le immagini che hanno portato ai provvedimenti giudiziari nei loro confronti sono abbastanza chiare e, quindi, il direttore Felicori, nell’ambito delle prerogative che gli riconosce la legge, verifichi la possibilità di procedere, immediatamente, al licenziamento o, quanto meno, alla sospensione dello stipendio e del rapporto di lavoro in essere visto che, con il loro comportamento, hanno dimostrato che non ci tengono a quel lavoro». (agg. di Niccolò Magnani)



OBBLIGO DI FIRMA PER I DUE DIPENDENTI

Due dipendenti furbetti della Reggia di Caserta, sono stati pizzicati mentre si assentavano dal luogo del lavoro. Invece di vigilare e compiere il proprio dovere, i due andavano in giro, a fare compere, a mangiare la pizza, o addirittura a casa, dopo aver timbrato il cartellino con l’orario di ingesso e di uscita. Di sicuro non una bella pubblicità per lo splendido edificio casertano, che si appresta ad ospitare la mostra su Modigliani, precisamente da domani, 4 maggio, fino al prossimo 31 ottobre. Sarà un’esposizione hi-tech quella dedicata al grande pittore livornese, visto che la mostra prevederà delle installazioni multimediali, che uniranno quindi il cinema, il teatro e animazioni in 2D e 3D, ai quadri dell’artista. Nel dettaglio ci sarà un laboratorio didattico, una sala con dei visori per la realtà virtuale, una con degli ologrammi in altissima definizione con risoluzione 4K, e infine, una sorta di arena con uno schermo a 360° dove verrà proiettato un docu-film riguardante la vita e le opere dell’artista toscano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA NOTA DELLA PROCURA

In una nota resa pubblica gli inquirenti della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che hanno portato all’arresto di Giovanni Maiale e Raffaele Narciso, sottolineano il danno forte arrecato al Mibact (Ministero dei Beni Culturali), all’Italia intera e anche allo stesso Unesco, di cui la Reggia di Caserta è uno dei siti più prestigiosi e visitati al mondo. Un danno patrimoniale e di immagine «derivante dalla mancata vigilanza nella Reggia vanvitelliana», visto che proprio un furto due anni fa sarebbe avvenuto per la mancata presenza dei due vigilanti “furbetti del cartellino”. «Assentandosi dal posto di lavoro hanno esposto la Reggia al rischio di atti di vandalismo e non solo», spiega il procuratore Maria Antonietta Troncone ricordando il furto di due anni fa. Resta da sottolineare come i due vigilanti al momento dovranno firmare obbligatoriamente presso la polizia sia prima che dopo il turno di lavoro ma restano, con forti polemiche delle associazioni di consumatori, ancora al loro posto all’interno della Reggia di Caserta. (agg. di Niccolò Magnani)



PIZZA O AL BAR INVECE CHE VIGILARE

Forse la notizia che fa più specie tra tutte quelle emerse nell’inchiesta alla Reggia di Caserta è il fatto che i due vigilanti “furbetti” sono stati raggiunti da misure cautelari ma non sono stati licenziati: devono infatti compiere una serie di obblighi prima e dopo il loro turno lavorativo, ma per l’appunto – per ora – rimangono al loro posto dopo aver sfruttato (così ritiene l’accusa ovviamente, loro dovranno difendersi e portare le loro ragioni) il loro ruolo per andare a fare commissioni o peggio andare in pizzeria o al bar. In alcune occasioni addirittura sono anche tornati a casa per poi ripresentarsi, a fine turno, solo per vidimare l’uscita: le gravi accuse contro il loro assenteismo arrivano a due anni dalla clamorosa protesta dei sindacati dei dipendenti della Reggia che accusavano il direttore Mauro Felicori di «lavorare troppo», vicenda che prese le prime pagine nazionali e il commento sdegnato dell’allora ex premier Matteo Renzi. In realtà in quel caso si trattava di una nota sindacale in cui si chiedeva al direttore una maggiore cura nella sicurezza dell’impianto e dei suoi dipendenti: ora però quei due dipendenti di “sicurezze” pare ne abbiano prese anche troppe.. (agg. di Niccolò Magnani)

ARRESTATI MA NON LICENZIATI

Un’inchiesta della Procura di Caserta ha portato all’arresto di alcuni dipendenti della Reggia di Caserta. Dalle indagini sarebbero emersi diversi episodi di assenteismo a carico di due dipendenti, accusati quindi di truffa aggravata e continuata e false attestazioni sulla presenza in servizio. Questi i reati ipotizzati e per i quali stamattina è scattata un’operazione della Polizia di Stato di Caserta. Come riportato dal comunicato ufficiale, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giovanni Maiale e Raffaele Narciso, addetti ai servizi di vigilanza presso il complesso Vanvitelliano, a carico dei quali sono stati raccolti gravi indizi in relazione a reiterati episodi di assenteismo. I due hanno l’obbligo di presentarsi, quotidianamente, ad un ufficio di polizia, immediatamente prima dell’inizio del l’orario lavorativo e immediatamente dopo la sua conclusione. Gli episodi risalgono ai mesi di settembre, ottobre e novembre 2016, come emerso dall’attività investigativa, delegata dalla Procura alla Squadra Mobile della Questura di Caserta.

FURBETTI DEL CARTELLINO ALLA REGGIA DI CASERTA

Pedinamenti e intercettazioni video ambientali hanno permesso alla Polizia di raccogliere gravi indizi a carico dei due indagati per condotte di assenteismo sul posto di lavoro, costantemente reiterate nei periodi sopracitati. Dall’inchiesta – come riporta il comunicato della Polizia – è emerso anche che i destinatari della misura cautelare, Giovanni Maiale e Raffaele Narciso, si assentavano volontariamente, e per diverse ore, dal posto di lavoro durante l’orario nel quale invece avrebbero dovuto svolgere la loro mansione, peraltro senza alcuna autorizzazione da parte della Direzione amministrativa competente. Inoltre, c’è l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di un Ente pubblico e in violazione dei doveri inerenti il pubblico impiego svolto. Sono state indagate comunque altre quattro persone. I dipendenti, a causa della loro condotta, si sono procurati un ingiusto profitto, pari alla porzione di stipendio percepita, pur non lavorando. Hanno procurato anche un danno patrimoniale e di immagine correlato all’assenza, per giunta di chi è addetto ad un delicato servizio, cioè quello della vigilanza all’interno della Reggia di Caserta. E infatti l’inchiesta ha preso le mosse proprio da un furto, agevolato dalla mancanza della sorveglianza che i due dipendenti avrebbero dovuto garantire.