Nuova scossa di terremoto a Forlì Cesena, ancora Tredozio colpita. Come riportato dal sito dell’INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) il comune romagnolo è stato colpito da un sisma alle 20:46:04 con coordinate geografiche (lat, lon) 44.06, 11.72 ad una profondità di 6 km. Chiamati in causa anche altri chilometri: Portico e San Benedetto, Marradi, Rocca San Casciano e Premilcuore, tutti a distanze inferiori di dieci chilometri dall’epicentro. E ancora: Modigliana (dodici chilometri), Dovadola e Palazzuolo sul Senio (quindici chilometri), Galeata e San Godenzo (diciassette chilometri), Civitella di Romagna (diciotto chilometri), Brisighella e Santa Sofia (diciannove chilometri). (Agg. Massimo Balsamo). Per quanto riguarda le città vicine con più di 5000 abitanti, il terremoto è stato avvertito a 29 Km a SW di Faenza e a 31 Km a SW di Forlì (Agg. Massimo Balsamo)
SISMA M 3.3 A TREDOZIO
Una decisa scossa di terremoto di grado M 3.3 è avvenuta poco fa in provincia di Forlì Cesena, in Emilia Romagna: la notizia arriva direttamente dal centro nazionale INGV che ha segnalato il sisma tramite la consueta raccolta di tutte le attività sismiche in Italia e nel mondo nelle ultime ore. L’orario della scossa è stata fissata alle ore 16.19 con un grado di magnitudo di 3.3 sulla scala Richter: qualche vibrazione e oscillazione c’è stata nei comuni immediatamente vicino all’epicentro, ovvero Tredozio, Portico San Benedetto, Marradi, Premilcuore, Rocca San Casciano, Modigliana, Palazzolo sul Senio, San Godenzo, Dovadola, Galeata, Brisighella, Casola Valsenio, Civitella di Romagna. I dati che riguardano invece l’ipocentro vedono la scossa emiliana avvenuto ad una profondità di circa 5 km sotto il livello del terreno, con coordinate di 44.06 di latitudine e 11.71 di longitudine. Non si hanno per fortuna notizie di danni a cose, strutture, strade o peggio persone.
AMATRICE, DA DOMANI PIROZZI NON SARÀ PIÙ SINDACO
Mentre in Centro Italia resta alta l’allerta per i continui sciami sismici che si muovono sempre nel sottosuolo delle provincie di Macerata, Rieti, L’Aquila, Perugia e Ascoli Piceno – per fortuna senza provocare alcun danno serio – da domani, 4 maggio 2018, scade il mandato del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Il primo cittadino del paese laziale in provincia di Rieti, letteralmente spazzato via dal terremoto del 24 agosto 2016, è forse il volto più rappresentativo delle istituzioni colpite, danneggiate ma combattive e reattive di quei giorni; e non solo, anche di tutto il difficile progetto di ricostruzione e rinascita delle terre devastate dal sisma. Essendo Pirozzi stato eletto nel Consiglio Regionale del Lazio, domani scade ufficialmente il suo mandato che passa nelle mani del vicesindaco Filippo Palombini per l’impossibilità per legge di avere come compatibili due cariche pubbliche contemporaneamente. «Rivendico tutto il lavoro fatto in questi mesi, a cominciare dalla scelta di aver puntato tutto su scuola e socialità. Domani inaugureremo il campo di calcio frutto della solidarietà degli italiani. A settembre sarà pronta la scuola definitiva, realizzata con i fondi della Ferrari. Nel luglio scorso il segno della ripartenza fu l’apertura del Polo del Gusto. Senza questo – ha concluso l’ormai ex sindaco – Amatrice sarebbe stata solo casette provvisorie», ha detto Pirozzi parlando ai microfoni dell’emittente radiofonica reatina Radiomondo.