Il caso di Vincenzo Ferrigno, sostituto procuratore di Firenze rinviato a giudizio per aver chiesto gli arresti domiciliari all’ex marito della sua nuova compagna, era divenuto mediatico in seguito ad un servizio trasmesso dalla trasmissione Le Iene nel febbraio dello scorso anno. Filippo Roma aveva intervistato proprio la “vittima” di questa vicenda, ovvero l’uomo denunciato dall’allora moglie per maltrattamenti che, a sua detta, erano inesistenti. Proprio su quella denuncia della moglie fu aperta un’indagine presa in mano dal magistrato Ferrigno che però, per ben due volte, archiviò il caso. Solo quando il gip chiese nuovi accertamenti il pm conobbe la coppia e poco dopo scoppiò un vero e proprio scandalo in quanto Ferrigno intraprese una relazione con la donna coinvolta nell’inchiesta. Una svolta giudiziaria, dunque, che andò a coincidere con quella sentimentale e che costò al magistrato il trasferimento a Spoleto e l’apertura di una inchiesta a suo carico da parte della procura di Genova conclusasi con la richiesta di rinvio a giudizio. La prima udienza del processo a carico del pm fiorentino andrà in scena il prossimo settembre. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL PM VINCENZO FERRIGNO ACCUSATO DI ABUSO D’UFFICIO

Il pubblico ministero di Firenze, Vincenzo Ferrigno, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio. Il magistrato, secondo quanto sostenuto dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e dal sostituto Cristina Camaiori avrebbe chiesto gli arresti domiciliari per l’ex marito della sua nuova compagna, dopo che in un primo momento aveva ritenuto non vi fossero elementi sufficienti per sostenere l’accusa. A darne oggi notizia è Il Fatto Quotidiano che ha sottolineato come il gup abbia al tempo stesso prosciolto Ferrigno dall’accusa di falso. Il nome del pm era finito nel registro degli indagati dopo un esposto presentato dall’ex marito della nuova compagna di Ferrigno, dopo che l’uomo aveva scoperto la relazione della donna attraverso il lavoro di un investigatore privato. La prima data del processo a carico del magistrato è stata fissata al prossimo 18 settembre e farà riferimento ad una vicenda iniziata ben tre anni fa, nel 2015, in seguito alla denuncia della donna nei confronti dell’allora marito, accusato di averla minacciata di morto al culmine di una violenta lite.



LA VICENDA

Il fascicolo su quelle minacce da parte del marito era finito nelle mani del pm fiorentino Vincenzo Ferrigno, il quale, in un primo momento, sostenne non vi fossero elementi sufficienti per sostenere l’accusa della donna. A quel punto, l’uomo presentò a sua volta una querela nei confronti della moglie ed il magistrato chiese l’archiviazione del caso per ben due volte consecutive. A respingere la sua richiesta fu però il giudice per le indagini preliminari che invece richiese nuovi accertamenti. Solo a quel punto Ferrigno fece la conoscenza della coppia e, secondo quanto sostenuto dall’accusa dell’ex marito, da allora il pm intraprese una relazione amorosa proprio con la stessa donna e, poco dopo, il magistrato avanzò la richiesta di arresti domiciliari a carico dell’uomo. Intanto, il fascicolo relativo alla coppia finì nelle mani di un secondo magistrato che invece chiese ed ottenne il rinvio a giudizio dell’uomo con l’accusa di maltrattamenti. Gli atti in riferimento al precedente esposto furono trasmessi a Genova, competente per le indagini sui magistrati toscani.

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