E’ morta nella giornata di ieri Paulina Calahorrano, 42enne sudamericana da 18 anni residente a Milano. Sconosciuta ai più, era una star della musica latina, nota in particolare in Ecuador, il suo paese d’origine. Molti i messaggi di cordoglio arrivati in queste ultime ore, fra cui quello del celebre Milan Latin Festival, evento musicale che si svolge ogni anno presso il Forum di Assago, dove la cantante era una dei grandi ospiti e dove si era esibita più di una volta: «Paulina non era solo una grande cantante latina – fanno sapere gli organizzatori della kermesse musicale – era una cara amica per molti di noi. Tutto il Milan Latin Festival si stringe attorno alla famiglia di Paulina, alla quale sono dirette le più sentite condoglianza, che intendiamo estendere a tutta la comunità dell’Ecuador. Perché Paulina era per loro un vero e proprio orgoglio nazionale». Paulina era famosa anche per il suo impegno civile, e nel 2015 con la sua canzone “Ya no vuelvas” “Non tornare indietro”, aveva preso una netta posizione nei confronti della violenza sulle donne. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COMUNITA’ SUDAMERICANA IN LUTTO
Laura Paulina Calhorrano Quijo è morta: fatale per la cantante 42enne un incidente in macchina, con un Suv che ha tamponato un’auto elettrica del car sharing Share’n’go. L’artista sudamericana è rimasta incastrata tra le lamiere e, dopo essere stata liberata dai vigili del fuoco, è stata subito rianimata dai paramedici del 118 e trasportata d’urgenza all’Ospedale San Carlo. Le sue condizioni però erano troppo gravi e si è spenta poco dopo il suo arrivo all’ospedale. Come sottolineato dai colleghi di Fanpage, la comunità sudamericana è in lutto per la scomparsa di una delle cantanti più notte del panorama sudamericano: da 18 anni a Milano, Paulina Calahorrano era un punto di riferimento nei vari appuntamenti dedicati alla musica latina del capoluogo lombardo, basti pensare al Milano Latin festival di Assago. Nel 2017, inoltre, aveva ricevuto a Madrid un premio come miglior artista internazionale. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PAULINA CALAHORRANO E’ MORTA
La numerosa comunità latino americana di Milano, e non solo, piange la morte di Paulina Calahorrano Quijo, star della musica sudamericana, originaria dell’Ecuador. La donna, 42 anni, è morta tragicamente nella notte di ieri in un brutto incidente stradale accaduto in viale Legioni Romane, zona San Siro, nel capoluogo lombardo. Secondo le prime ricostruzioni la cantante si trovava a bordo di una piccola auto elettrica di quelle a noleggio, dell’azienda Share’ngo, insieme a un giovane di 26 anni che avrebbe fatto una inversione, probabilmente perché aveva visto nel lato opposto della strada uno spazio per parcheggiare. Ma non ha fatto attenzione al fatto che dietro di loro stava arrivando una Porsche che li ha centrati in pieno mentre svoltavano, mandando la piccola automobile letteralmente a volare fino a schiantarsi su sei macchine parcheggiate. La Calahorrano è rimasta incastrata nelle lamiere contorte mentre il guidatore è sopravvissuto: portata all’ospedale San Carlo è morta poco dopo.
L’INCIDENTE MORTALE
Anche l’autista della Porsche se l’è cavata solo con qualche ferita. L’artista era famosissima in Ecuador e in gran parte dell’America latina e nelle comunità dei tanti sudamericani emigrati in Italia, è stata proprio la radio di questa comunità a dare stamattina la notizia in anteprima, Radio Escalando Musical: “La nostra Paulina è morta in un incidente stradale. Riposa in pace cara Paulina – il saluto commosso -. Continuerai a vivere nei nostri ricordi come un’amica, un’artista tenace e un orgoglio per il nostro amato Ecuador”. L’artista viveva a Milano ormai da quasi vent’anni. Oltre alla musica si era distinta per l’impegno nel sociale ad esempio contro la violenza sulle donne. Al famoso Milano Latin Festival che si tiene ad Assago ogni anno era una presenza fissa ed era apparsa spesso nelle reti televisive nazionali. Lo scorso febbraio si era esibita a Casa Sanremo durante il festival mentre a gennaio a Madrid aveva ricevuto il premio come “miglior artista internazionale” del 2017.