Gaza, tregua vicina tra Israele-Hamas per il “cessate il fuoco”

La tregua è vicina, ma ancora assai molto fragile: Hamas dalla Striscia di Gaza, in seguito alle mediazioni delle fazioni armate, sono disponibili ad un “cessate il fuoco” con Israele. «Grazie a mediatori egiziani si può mettere fine all’attuale fase di confronto con lo Stato ebraico, in base alle intese di cessate il fuoco del 2014», riporta il membro dell’ufficio politico di Hamas, Khalil al-Haya. Tel Aviv, seppur non conferma la firma ufficiale della tregua di pace, conferma tramite il ministro Bennett che l’Egitto «si adopera per calmare la situazione anche se finora non c’è un accordo formale». Insomma, la tregua sarebbe stata raggiunta ma fino a garanzie “stipulate” da entrambe le parti, prevale la schermatura diplomatica per non mostrare debolezza verso il nemico. Oggi prima giornata tranquilla senza bombardamenti o razzi da parte dei due eserciti ebraico e palestinese: «La tregua è nata dopo che Israele ha mandato un messaggio agli egiziani che, se le fazioni palestinesi non si fossero fermate, Israele avrebbe reagito in modo più forte e contro la leadership di quei gruppi. I palestinesi stanno diffondendo la notizia che hanno negoziato il cessate il fuoco, ma Israele non ammetterà che ne hanno concordato uno. In ogni caso è avvenuto, sta funzionando e ha mantenuto le cose tranquille per il momento», ha spiegato il giornalista di Al-Jazeera, Bernard Smith. (agg. di Niccolò Magnani)



Di Maio, passo indietro su impeachment a Mattarella

In un comizio a Napoli, Di Maio avanza di nuovo la possibilità di una nascita, che sembrava ormai tramontata, di un Governo gialloverde, e soprattutto ritira l’ipotesi di impeachment per Mattarella. “Se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo: ma una maggioranza c’è in Parlamento fatelo partire quel governo ma basta mezzucci. Perché di governi tecnici, istituzionali, non ne vogliamo. La maggioranza c’è, se si vuole risolvere questa crisi e rassicurare i mercati si faccia partire un governo che ha già un programma chiaro. Il problema non è neanche il Quirinale sbaglia obiettivo chi lo dice. Dobbiamo decidere invece se i governi italiani li devono decidere i cittadini che votano o le agenzie di rating e la Germania”



Si fa strada l’ipotesi del voto estivo

Per quanto Cottarelli sia al lavoro per mettere a punto la lista dei ministri l’ipotesi di un voto a Luglio si fa sempre più consistente. A dirlo i leader dei maggiori partiti, spaventati di un eventuale esecutivo che metta mano alle nomine più importanti. Oggi il primo a parlare di voto estivo è stato Maurizio Martina, immediatamente gli hanno fatto eco Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi, attratto dall’idea del voto a luglio anche Matteo Salvini, per il leader del carroccio prima si vota meglio è. Da parte sua il premier incaricato entro domani dovrebbe presentare la lista dei ministri a Mattarella, lista che viene stilata in queste ore con continui contatti con il Presidente della Repubblica.



I mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta

Come se non bastassero le prese in giro della stampa straniera sulla situazione italiana, è arrivato un vero e proprio attacco politico. Sono diventate infatti un caso le parole del commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, che parlando con un giornalista ha dichiarato che saranno i mercati finanziari a insegnare agli italiani come e per chi votare. La dichiarazione resa ad un giornalista è stata poi smentita, non solo dal commissario ma dallo stesso professionista della carta stampata, che solo successivamente si è riferito alle parole di Oettinger in maniera più “sfumata”. Intanto sia Di Maio che Salvini attaccano il capo dello Stato per la difficile giornata borsistica, per i leader dei partiti che erano ad un passo dall’esecutivo, la discesa in borsa è da imputare solamente a Mattarella.

Sparatoria a Liegi

Paura a Liegi dove un uomo ha ucciso tre persone prima di essere “neutralizzato” dalle forze dell’ordine. Tutto è avvenuto verso le 10.30 di martedì, quando Benjamin Herman nato nel 1987, ha prima accoltellato una poliziotta poi con l’arma a lei sottratta ha ucciso altre due persone. Il killer è poi fuggito e dopo aver rapito una quarta donna ha ingaggiato uno scontro a fuoco con i reparti dell’antiterrorismo, venendo ucciso da quest’ultimi. Nella sparatoria sono rimasti feriti quattro agenti, uno di essi versa in pericolo di vita. Da una prima ricostruzione l’uomo che era uscito in permesso premio da una prigione ieri, inneggiava a Allah durante le sparatorie. La procura ha immediatamente aperto un inchiesta con la fattispecie di reato di terrorismo internazionale.

Spenti i Tutor sulla rete autostradale

Il sistema di rilevazione della velocità tra due punti, in gergo chiamato Tutor, non è più operativo sulla rete autostradale italiana. Il dispositivo è stato disattivato stante una sentenza che impone il riconoscimento del brevetto ad una piccola azienda di Greve in Chianti. Autostrade per l’Italia ha fatto sapere tramite un comunicato che presto il sistema sarà sostituito da un dispositivo simile, ma in regola sotto il punto di vista della contraffazione, non si conosce però la tempistica di tale sostituzione. Intanto è allarme per l’esodo estivo, la paura è che senza il Tutor gli italiani si sentiranno liberi di sfrecciare per la rete autostradale a velocità folli, la polizia per questo ha aumentato i controlli tramite le postazioni mobili.

Russia 2018, verso il Mondiale: debutto a rischio per Salah

Ci vorranno almeno tre settimane, se non quattro, per rivedere in campo Momo Salah dopo la “cura” Sergio Ramos. L’infortunio alla spalla patito dal fuoriclasse egiziano ne mette a rischio la presenza al Mondiale in Russia, che inizierà il 14 giugno prossimo e che vede di fatto Salah già fuori per la gara di esordio dell’Egitto, in programma il 15 giugno contro l’Uruguay. E a rischio c’è anche la seconda partita, quella contro i padroni di casa della Russia, che si giocherà il 19 giugno: e a quel punto, il discorso qualificazione agli ottavi di finale potrebbe essere già deciso.