Ennesimo episodio di violenza nei confronti di una povera donna. Un uomo ha seguito l’ex moglie, che si era appartata con un amico per fare quello che giustamente voleva, e una volta individuati, li ha riempiti di botte, e poi ha violentato lei, giusto per non farsi mancare nulla. Il 37enne è stato quindi denunciato dall’uomo che ha subito l’aggressione nonchè dalla donna, ed ora si trova in manette. La cosa che salta all’occhio, é che molti continuano a chiamare la moglie fedigrafa, nonostante i due coniugi abbiano in corso una separazione che va avanti da circa un anno a questa parte. Insomma, non è corretto additare la donna come signora dai costumi facili, ma piuttosto bisognerebbe semplicemente chiamarla ex moglie, o ex compagna. Sia chiaro, anche se i due fossero stati ancora insieme, la violenza non era comunque giustificabile, ma non è il caso di denigrare la donna, quasi facendola passare come lei la scatenante della furia (quasi) assassina di quel folle che era appunto il suo ex compagno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ACCUSATO ANCHE DI PORTO D’ARMI

Non solo violenza sessuale ai danni della oramai ex compagna e aggressione, ma sono anche altri i capi d’accusa formulati nei confronti del 37enne di Cortona, in provincia di Arezzo, che aveva colto in flagrante la donna da cui oramai si era separato in compagnia dell’amante mentre si appartavano in una delle campagne fuori del comune toscano. All’uomo, responsabile di una violenta scenata dopo aver fatto irruzione nella vettura dei due, sono imputati atti sessuali aggravati, maltrattamenti nei confronti della donna e anche il possesso di armi: secondo quanto si apprende, il 37enne, forse in un impeto di follia, aveva con sé anche una sorta di pistola-penna con un colpo già in canna; non solo, secondo gli inquirenti, era in possesso anche di alcune mazze da baseball che sono state ritenute come delle “armi improprie”. (agg. di R. G. Flore)



ERANO SEPARATI MA L’UOMO LA SEGUIVA DI NASCOSTO

Emergono nuovi particolari a proposito dell’episodio di aggressione e stupro di cui è stata vittima una donna a Cortona, un paesino in provincia di Arezzo: l’uomo, un 37enne che oramai era separato dalla donna, la avrebbe seguita mentre quest’ultima si era appartata in aperta campagna col suo nuovo compagno e questo lascia presumere che l’ex marito, accusato non solo di aver aggredito i due ma poi di aver condotto la donna a casa e di averla stuprata, non si fosse rassegnato alla fine della relazione e che magari non fosse nuovo ad appostamenti del genere: infatti, il 37enne, quando li ha scoperti non avrebbe esitato un attimo a fare irruzione nella vettura, non lesinando botte a nessuno dei due che, tuttavia, in seguito hanno sporto denuncia ai Carabinieri e portando all’arresto dell’uomo, misura cautelare convalidata nelle ultime ore dal gip Fabio Lombardo. (agg. di R. G. Flore)



IL LEGALE DELL’UOMO, “LEI ERA CONSENZIENTE”

Il gip del Tribunale di Arezzo ha già convalidato il suo arresto, accogliendo la richiesta del pm Chiara Pistolesi, disponendone per ora la custodia cautelare in carcere, ma emerge un clamoroso dettaglio a proposito della vicenda di questo 37enne che ha stuprato la moglie dopo averla scoperta in compagnia dell’amante. L’uomo, al quale tra i vari reati ora viene contestata la violenza sessuale oltre che di maltrattamenti, non avrebbe abusato della donna, stando almeno alla versione fornita dal suo legale, l’avvocato Domenico Nucci che invece sostiene un’altra versione, ovvero che la consorte del 37enne, dalla quale era legalmente separato, fosse pienamente consenziente al momento dell’atto sessuale: una tesi che, stando almeno a quanto si apprende dalla ricostruzione della vicenda e da precedenti comportamenti dell’arrestato, difficilmente potrebbe essere credibile. (agg. di R. G. Flore)

NUMEROSI I PRECEDENTI

Un nuovo caso di violenza nei confronti di una donna si è verificato nelle scorse ore in provincia di Arezzo: un uomo ha picchiato e violentato selvaggiamente la moglie, perché scoperta insieme all’amante. In realtà, i fatti non sono andati proprio così, visto che il 37enne aggressore in questione si era separato da settimane con la povera vittima, e di conseguenza, non poteva più avere alcuna rivalsa nei suoi confronti. Quello di Arezzo è soltanto l’ultimo dei recenti casi di donne malmenate se non addirittura uccise da ex mariti ed ex fidanzati. Si pensi a quanto accaduto soltanto ieri pomeriggio a Seregno, dove una ragazza albanese di appena 24 anni è stata presa a coltellate dall’ex marito marocchino (che non accettava la separazione), davanti al loro figlio di appena 5 anni. Settimana scorsa, invece, l’episodio del giovane calciatore 25enne del Tuttocuoio, che ha sparato all’ex fidanzata per poi togliersi la vita: anche in questo, il comun denominatore, il non voler accettare la fine della propria storia. Tre brutte vicende, dove alla fine, a rimetterci, sono sempre le donne, “colpevoli” di voler porre fine ad una storia che a loro non va più a genio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

I CAPI D’ACCUSA

Arezzo, stupra la moglie dopo averla scoperta con l’amante: terribile vicenda quella che ha avuto luogo nel corso della notte. Un uomo di 37 anni ha picchiato la moglie di 27 anni e il suo amante dopo aver scoperti insieme in automobile. Ma non solo: l’ha costretta a tornare a casa con lui e, tra le proprie mura, l’ha stuprata. Da due mesi la coppia non viveva più insieme ma l’uomo non ha accettato “il tradimento” della compagna ed ha scatenato tutta la sua violenza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno fatto scattare le manette: il gip ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere. E ora il trentasettenne dovrà rispondere di una lunga serie di capi di accusa come riportato dai colleghi di Today: atti sessuali aggravati, lesioni, danneggiamenti, minacce, possesso di mazze da baseball qualificate come armi improprie, possesso di armi e maltrattamenti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

AREZZO, PICCHIA E VIOLENTA LA MOGLIE DOPO TRADIMENTO

La moglie, l’amante e l’auto: purtroppo la situazione da “film” finisce qui in questa assurda e ignobile storia che proviene da Arezzo: come spiega il Corriere aretino in edicola questa mattina, un 37enne toscano ha scoperto la propria consorte in macchina con il giovane amante, perde la testa dalla gelosia e compie un gravissimo reato. Prima li picchia entrambi e poi, pare, stupra anche la stessa donna: la sequenza, ancora da ricostruire al meglio per gli inquirenti, avrebbe visto in un primo momento la sorpresa dell’uomo nello scoprire il tradimento della moglie fedifraga. Poi però supera ogni limite: dopo aver scoperto la relazione – i rapporti tra i due erano già segnati da tempo e pare vivessero già separati – segue alcune notti fa la moglie mentre va all’appuntamento con l’amante in piena campagna cortonese. A quel punto, li fa uscire entrambi dalla macchina minacciandoli e inizia a picchiarli selvaggiamente, pare anche con alcune mazze da baseball. Poi l’estremo gesto, il consumo dell’abuso una volta lasciato per terra l’amico della moglie e dopo averla portata a casa. 

ARRESTATO 37ENNE IN VALDICHIANA

I carabinieri sono stati avvertiti dall’amante appena si è ripreso e la vicenda è venuta allo scoperto immediatamente, quella stessa notte con l’arresto del marito violento e le molteplici accuse a suo carico. Il 37enne di cui ancora è stata tenuta all’oscuro la sua identità, è in carcere ad Arezzo per atti sessuali aggravati, maltrattamenti e possesso di armi. Aveva infatti con sé una pistola con il colpo in canna, per fortuna non utilizzata ma con la quale comunque ha minacciato i due amanti. Non solo, gli inquirenti gli contestano anche altri reati: lesioni, vista l’aggressione violenta dell’amico di sua moglie, danneggiamenti, minacce e possesso di armi improprie come le mazze da baseball. Questa mattina, secondo Repubblica, l’uomo è comparso davanti al gip del Tribunale di Arezzo che ha confermato la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. Secondo la difesa del 37enne, disposta dall’avvocato Domenico Nucci – riporta il Corriere di Arezzo – la donna sarebbe stata consenziente: il gip per ora non gli ha creduto e ha confermato così l’arresto.