Domenica prossima tutto il mondo cattolico celebrerà la festa del Corpus Domini, mentre la Chiesa Ambrosiana festeggia oggi la memoria del Corpo di Cristo in una delle ricorrenze più importanti della cristianità. È una festa di precetto che chiude il ciclo delle feste del periodo post-Pasqua andando a celebrare il mistero divino dell’Eucaristia istituita da Gesù nell’Ultima Cena prima del tradimento di Giuda e la consegna al Sinedrio. La metropoli di Milano, come del resto le varie diocesi italiane, per questa festa celebrano diverse processioni lungo le vie delle città: quest’anno sarà il Quartiere di Gratosoglio (Milano Sud) ad ospitare nella serata di oggi la processione del Corpus Domini a partire dalle ore 20, la prima presieduta dal neo-Arcivescovo Mons. Mario Delpini. L’intera Diocesi ambrosiana è invitata e attesa davanti a Maria Madre della Chiesa (Via Saponaro 28) dove verrà celebrata la Santa Messa: a seguire, la Processione eucaristica fino a San Barnaba (Via Feraboli 27) dove si concluderà il momento di memoria del Corpo di Cristo. Sono particolarmente invitati alla Processione, i ministri straordinari dell’Eucaristia, i membri delle Confraternite, i movimenti religiosi giovanili, i gruppi liturgici parrocchiali e due membri del Consiglio pastorale di ogni parrocchia della Diocesi. «La composizione sociale dei nostri quartieri, e quindi delle nostre parrocchie, è davvero espressione di tutte le parti del mondo»: lo spiega il parroco delle due comunità scelte quest’anno da Delpini per celebrare il Corpus Domini, intervistato dal portale della Diocesi milanese.



IL PARROCO DELLE DUE COMUNITÀ: “IMPEGNO NELLE PERIFERIE”

Don Alfredo Cermenati ha spiegato poi di essere particolarmente grato alla Diocesi per aver scelto le comunità di San Barnaba e Maria Madre della Chiesa nell’anno del Sinodo «”Chiesa dalle genti”, mi sembra un segno di attenzione da parte di tutta la città alle periferie». Al termine della Messa la processione sfilerà tra le due case di riposo, quindi imboccherà via Baroni e proseguirà per via Gratosoglio fino a raggiungere la chiesa di San Barnaba (via Feraboli 27), dove monsignor Mario Delpini terrà una riflessione e darà la benedizione eucaristica. Una vicinanza agli ultimi, ai più bisognosi in attesa di un segno che possa svoltare la propria difficile vita: un’attesa di resurrezione e conversione che il messaggio cristiano può dare proprio grazie al mistero e all’amore del Corpo di Cristo. «Sono presenti fasce di popolazione particolamente segnate dal disagio e dalla povertà, spesso anche culturale, con situazioni a volte molto dure da sopportare. È un quartiere che comprende realtà difficili da gestire», spiega ancora il parroco che aggiunge subito dopo, «Nel quartiere abbiamo molte risorse e realtà legate a un percorso di solidarietà, attenzione e vicinanza alle persone». La centralità dell’eucaristia nel 2018? Sì, non solo è possibile, ma è anche l’unica cosa che può davvero salvare la condizione di dramma e crisi: «Il filo che giovedì legherà le nostre due comunità sarà la presenza del Vescovo e della Chiesa nelle sue rappresentanza, ma soprattutto sarà l’Eucaristia al centro della celebrazione della festa del Corpus Domini. La vocazione delle nostre comunità nel quartiere è l’integrazione nel rispetto delle diversità di ciascuno, la cura verso i più fragili e deboli, i rapporti di comunione, sfida grande in questo momento che tenderebbe a portare tutti a isolarsi e chiudersi».

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