Storia della Visitazione della Beata Vergine Maria
Il 31 maggio, la Chiesa Cattolica celebra la festa liturgica della Visitazione della Beata Vergine Maria. Questa festa ricorda appunto la visita che la Madonna fece alla sua parente Elisabetta, dopo l’Annunciazione, in cui l’arcangelo Gabriele le comunicò che costei avrebbe dato alla luce Gesù, per opera dello Spirito Santo. Infatti, dopo che la Vergine venne a sapere che era stata scelta da Dio per partorire il nuovo Messia, sentì dentro di sé che il Creatore le suggeriva di andare a trovare sua cugina Elisabetta, la quale a sua volta era in attesa di Giovanni Battista. La Madonna si mise in cammino e affrontò un viaggio di 69 miglia. Partì quindi da Nazareth, dove abitava, diretta verso la città di Ebron, in cui si trovava la sua parente. Non appena la Vergine giunse presso l’abitazione di Elisabetta, si mise subito a compiere dei grandi gesti. In primo luogo, Maria si occupò di liberare Giovanni Battista dal peccato originale e poi Zaccaria riottenne di nuovo la parola. Successivamente, Elisabetta si accorse immediatamente che la Madonna portava in grembo Gesù, il Figlio di Dio. A causa di ciò, la donna si complimentò con la Vergine per essere stata così degna e disponibile al disegno divino del Creatore. In risposta alle parole di Lode che Maria ricevette, la Madonna decise di esprimere tutta la sua gratitudine a Dio, attraverso il Magnificat. In seguito, Maria alloggiò presso la casa di Elisabetta per ben tre mesi fino alla nascita di Giovanni Battista.
La Madonna della Visitazione patrona di Enna
Nella città di Enna si festeggia la Madonna della Visitazione, in cui appunto si ricorda la visita fatta da Maria ad Elisabetta, dopo l’episodio dell’Annunciazione. I festeggiamenti iniziano con una Santa Messa nella Chiesa di San Pietro, a cui partecipano moltissimi fedeli. In seguito, vi è la processione in cui una statua della Madonna, ricoperta con monili d’oro, viene portata per strada, accompagnata dalla musica della banda e da spari di moschetteria. Poi, il simulacro raggiunge la Chiesa di Montesalvo e viene accolto al suo arrivo dalle statue di Elisabetta e del suo sposo San Zaccaria. Durante questi festeggiamenti vengono organizzate anche delle sagre. In degli stand gastronomici, la gente ha la possibilità di mangiare delle specialità di Enna, come ad esempio i vucciddati, che sono dei dolci con fichi secchi e marmellata, e il piacentino ennese, che è un formaggio con lo zafferano.