Se ci sono regioni che esultano per le nuove Bandiere Blu, ce ne sono altrettante che lamentano un forte disappunto per i criteri scelti dalla FEE nello stilare la classifica 2018: è il caso della Sicilia, che vede scendere a  6 e non più 7 le Bandiere Blu regionali. Bocciato Pozzallo (Ragusa), mentre rimangono altre due spiagge ragusane (Ispica e Ragusa stessa), tre in provincia di Messina ((Santa Teresa di Riva, Tusa, Lipari) e una sola a Menfi in provincia di Agrigento: «La nostra esclusione dipende solo dal fatto che non abbiamo raggiunto la percentuale richiesta di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Si chiedeva il 30%, noi purtroppo siamo fermi intorno al 15%. Sarà un motivo in più per impegnarci ad accrescere la percentuale di differenziata in modo che il prossimo anno possiamo riconquistare la Bandiera blu», spiega il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Ancora più irato è la regione Veneto, con le parole del presidente di Confturismo Veneto che non ci sta all’assegnazione che vede “solo” 8 Bandiere Blu per questo 2018: «Il metodo del Fee è quello di assegnare una bandiera per ogni spiaggia, quindi le regioni con molte piccole località ne ottengono banalmente di più, ma questo non rappresenta affatto una classifica di maggior o minore qualità ambientale, e rilevo capziosità nello stilare le graduatorie regionali sulla base del numero dei riconoscimenti assegnati. Così si induce infatti il lettore a una impropria classifica in cui si sottende una miglior qualità complessiva nelle regioni col maggior numero di bandiere blu riconosciute», spiega in una nota pubblicata dall’Ansa, Marco Michielli (Confturismo Veneto). 



LA GIOIA DI TOTI

Le nuove Bandiere Blu 2018, con il mare più bello d’Italia: 368 spiagge premiate, con la Liguria regina della classifica. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione ligure, con il governatore Giovanni Toti che ha pubblicato un post apposito sul proprio profilo Facebook: “Liguria regina del turismo! Anche quest’anno la nostra Regione ha conquistato il record italiano di Bandiere Blu, volano di sviluppo e di turismo, aggiudicandosi 27 vessilli. Avanti così! #lamialiguria. Complimenti a: Camogli, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Lavagna, Moneglia, Bordighera, Taggia, Santo Stefano al Mare, San Lorenzo al Mare, Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Loano, Pietra Ligure, Finale Ligure, Noli, Spotorno, Bergeggi, Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore, Celle Ligure, Varazze, Framura, Bonassola, Levanto, Lerici, Ameglia”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



CROLLO MARCHE

Dove converrà fare il bagno questa estate? Per il 32esimo anno sono stati assegnati i titoli di Bandiera Blu che decretano le spiagge meritevoli in Italia ed il podio è tutto per il Mar Tirreno, con ben 64 bandiere pronte a sventolare. Sono 368, quest’anno, le spiagge premiate per le loro acque cristalline e non solo, 26 in più rispetto allo scorso anno. In vetta alla classifica troviamo la Liguria, seguita da Toscana e poi Campania, quest’ultima la vera novità del 2018, dopo essere riuscita ad avere la meglio sulle Marche, che indietreggiano in quarta posizione. Sono 27 i comuni liguri che quest’anno detengono il titolo, segnando il record italiano, mentre restano ancora 19 quelli toscani. Una leadership, quella che continua a mantenere la Liguria, difficile da superare con Savona che conquista più titoli in assoluto in termini di qualità. I lidi toscani non son da meno, con particolare attenzione alle spiagge livornesi. Ad avanzare è però anche il Sud che conquista vessilli nell’Adriatico, con un occhio di riguardo alla Puglia ed alle sue tre new entry: Rodi Garganico, Peschici e Zapponeta, arrivando così a quota 14 bandiere blu. Incrementate anche le bandiere blu sui laghi con le news entry rappresentate da Trevignano romano nel Lazio, Scanno in Abruzzo, Arona in Piemonte. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA SORPRESA È LA CAMPANIA

Aumentano le spiagge da sogno in Italia: sono 368 quelle che hanno vinto il titolo di Bandiere Blu 2018. Il mare più bello è il Tirreno, visto che le bandiere sventolano in 64 Comuni tra Liguria, Toscana e Campania. La Liguria, in particolare, con i suoi 27 Comuni mantiene la leadership di più località costiere fregiate dal vessillo della Fee (Foundation for Environmental Education). Incontrastato anche il secondo posto della Toscana, che vanta 19 Comuni. La sorpresa è la Campania, che ha scalzato le Marche e quindi è salita al terzo posto. Si registra l’avanzamento del Sud: a guadagnare bandiere blu anche l’Adriatico. In Puglia sventolano quest’anno anche a  Rodi garganico, Peschici e Zapponeta, in provincia di Foggia, ma sono in tutto 14. In Calabria la bandiera blu arriva a Tortora e a Sellia marina, in Basilicata i nuovi ingressi di Bernalda e Nova Siri portano a 4 il sigillo di qualità. Premiata non solo qualità del mare ma anche gestione del territorio, impianti di depurazione, gestione dei rifiuti, vivibilità in estate, valorizzazione delle aree naturalistiche, che sono alcuni dei 32 criteri da rispettare del Programma della Fondazione. (agg. di Silvana Palazzo)

BANDIERE BLU 2018, 368 SPIAGGE PIÙ BELLE D’ITALIA

Sono in tutto, al momento, 368 le spiagge che meritano in Italia il titolo di Bandiera Blu 2018: lo scorso anno i comuni che avevano vinto la prestigiosa “bandiera” erano stati 163, quest’anno salgono a 175 raggiungendo in tutto ben 368 spiega considerate le più belle d’Italia. Il dato che impressiona nella classifica stilata dalla ong danese Foundation for Environmental Education è che il 10% delle Bandiere Blu premiate in tutto il mondo appartiene al nostro Paese, un risultato e un successo clamoroso. Tra gli approdi turistici, che raggiungono quota 70, entrano località dal mare pulito e di qualità come  Sorrento, Ispani, Cattolica, Peschici, Sellia Marina, Marina dell’Orso di Poltu Quatu e Rodi Garganico. Vengono invece “retrocesse” spiagge come Termoli e Pozzallo ma anche Gabicce Mare e Anzio. Molte di più le promozioni comunque il che certifica un livello di qualità, bellezza e requisiti importanti mantenuti dalle autorità italiane nella cura del mare e della spiaggia. «Azioni strettamente connesse all’innalzamento della qualità della vita e alla tutela del patrimonio ambientale», spiega il responsabile italiano di Bandiera Blu, Claudio Mazza, in una intervista a Repubblica. «Sindaci e consigli comunali lo stiano capendo e si dimostrano sempre più attenti alle problematiche connesse con la gestione sostenibile del proprio territorio. Bandiera Blu è uno strumento per mettere in atto politiche di sostenibilità, un eco-label in grado di condurle attraverso un percorso virtuoso di gestione eco-orientata del proprio territorio», prosegue Mazza.

COME AVVIENE LA DURA SELEZIONE

Proviamo però ad addentrarci nelle pieghe della dura selezione che porta una località a ricevere o perdere la Bandiera Blu della FEE: le spiagge vengono selezionate da una giuria internazionale e poi da una nazionale, fase in cui con la Fee collaborano numerosi enti, «dal ministero dell’Ambiente a quello della Cultura e del turismo, passando per il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, il Consiglio nazionale dei chimici e l’Anci», spiega ancora Repubblica. Le acque che vengono questa selezioni vengono poi sommate ai risultati ricevuti dai comuni e con un monitoraggio stringente si arriva all’esito di oggi: i parametri sono gli stessi degli anni scorsi, con «validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione», passando per l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale, la cura dei rifiuti e dello smaltimento e l’accessibilità per tutti. «Anche quest’anno è stato rilevato un incremento nel numero di assegnazioni, un dato indicativo dell’impegno di molti comuni e dell’importanza delle tematiche ambientali nel turismo gli esperti hanno operato sia nella fase di individuazione dei requisiti da valutare che nei lavori della giuria, ogni anno infatti i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti con l’obiettivo di stimolare i Comuni ad impegnarsi nell’ottica del miglioramento continuo» spiega Stefano Laporta, presidente dell’Ispra all’Agi.