Ezio Glorio, il pensionato che ha ucciso l’ex moglie e si è sparato a sua volta in un parcheggio di Rivoli, non si era rassegnato alla fine della storia d’amore che lo scorso novembre aveva portato la coppia di 74enni all’altare. Un matrimonio frutto di una passione da ragazzini, il loro, che in breve tempo però aveva dovuto arrendersi a due caratteri inconciliabili. Come riportato da Il Corriere della Sera, chi conosceva la vittima, Maria Clara, la descrive come una persona certamente più estroversa rispetto ad Ezio, che la scorsa estate era rimasto vedovo e, senza figli, insieme a lei aveva vissuto il suo terzo matrimonio. I testimoni presenti al parcheggio di Rivoli raccontano di non aver udito delle urla precedenti agli spari, nel parcheggio di Rivoli. Maria Clara, dunque, potrebbe essere stata letteralmente freddata. Forse Ezio ha deciso di seguirla e una volta scesa dalla sua Volkswagen Up rossa ha messo in atto il suo piano omicida. (agg. di Dario D’Angelo)



NESSUNA DENUNCIA PREGRESSA

Bisognerà innanzitutto capire se Ezio Glorio, il pensionato che a Rivoli si è sparato alla testa dopo aver ucciso la moglie Maria Clara Cornelli, di un anno più giovane, riuscirà a riprendersi. Sarà fondamentale per avere una testimonianza diretta per capire cosa abbia portato l’uomo a compiere il fatale gesto. Si parlava di dissidi tra i due, tanto che il matrimonio celebrato a novembre, tra due persone comunque già in età avanzata, era terminato. Nonostante questo, secondo le prime indagini, non risultano denunce pregresse che potessero far pensare che tra i due ci fossero stati litigi violenti, o che la donna fosse già stata vittima di maltrattamenti. Gli spari sono stati un fulmine a ciel sereno nella tranquilla comunità di Rivoli, e per non sono emerse testimonianze che potessero far pensare in precedenza a un epilogo del genere. (agg. di Fabio Belli)



LE TESTIMONIANZE

Continuano ad emergere particolari riguardo il tragico episodio dell’omicidio-suicidio di un 75enne di Rivoli, in gravissime condizioni al Cto dopo aver ucciso la moglie e aver poi rivolto l’arma verso se stesso. Alcuni testimoni hanno affermato di aver udito distintamente quattro spari nella zona del parcheggio dove è avvenuto il delitto. Una commessa di un negozio della zona ha affermato di essere accorsa in strada e di aver visto subito i due corpi riversi a terra. I carabinieri sono stati chiamati tempestivamente e sono accorsi, con l’uomo ancora vivo e caricato sull’ambulanza, per essere poi portato di corsa al Cto. Non è ancora chiaro, nonostante i primi accertamenti e le prime testimonianze già raccolte, quale possa essere stato il movente che ha portato il 75enne a uccidere la moglie e tentare il suicidio. (agg. di Fabio Belli) 



SUL LUOGO I RILIEVI DEI CARABINIERI

Prima commette un omicidio, poi tenta il suicidio: il duplice fatto di sangue è avvenuto a Rivoli, dove un uomo ha ammazzato la moglie e poi si è sparato. I due, che sembra fossero separati, si erano incontrati in un parcheggio di via Alpignano, vicino a corso Susa, poco dopo le 17 per chiarire delle questioni. Ezio Giorio, pensionato di 75 anni, con tre colpi di pistola ha ucciso la moglie Maria Clara Cornelli, sua coetanea, poi ha rivolto l’arma contro se stesso e si è sparato alla tempia. Soccorso dai medici e dagli infermieri del 118, è in fin di vita al Cto. Sul luogo della tragedia, come riportato da La Stampa, sono in corso in questo momento i rilievi dei carabinieri della Compagnia di Rivoli, coordinati dal capitano Luca Mariano. Vanno chiarire quali sono le cause che hanno spinto l’uomo a sparare alla moglie. C’erano dissidi a livello familiare? Ma non risultano denunce da parte della vittima.

RIVOLI, UCCIDE EX MOGLIE E SI SPARA IN TESTA: MOVENTE SENTIMENTALE?

Gli abitanti della zona hanno udito gli spari, tre ravvicinati e un quarto poco dopo, segnalando la circostanza anche sui social network. Sono accorsi i carabinieri, che stanno raccogliendo le informazioni per ricostruire la vicenda. Secondo le prime ricostruzioni dei militari, riportate dall’edizione torinese di Repubblica, la coppia si era sposata da poco. Le nozze sarebbero avvenute lo scorso novembre, ma la loro storia era già finita. La pistola usata per il femminicidio era regolarmente detenuta dal pensionato. Il movente del gesto potrebbe essere dunque di natura sentimentale. La Sezione investigazioni scientifiche sta eseguendo i rilievi sulla scena del crimine. Per la vittima non c’è stato nulla da fare. L’omicida invece è stato portato via in gravissime condizioni con un elicottero del 118: è ricoverato al Cto di Torino in fin di vita con una pallottola al cranio. Negli ultimi tempi comunque a Torino e provincia si è registrato un aumento di casi di omicidio-suicidio.