Tre anni ai genitori, al padre addirittura ritirata la patria potestà su quel bambino “fantasma” per tutti, soprattutto per lo Stato, che non sapeva della sua esistenza fino al compimento dei 7 anni di età. Si conclude dunque con un patteggiamento l’assurda vicenda capitata a Moncalieri (Torino) per una famiglia di origine romena: in sostanza, per i primi 7 anni di vita, quel bimbo non esisteva per nessuno, era come se non fosse stato messo al mondo visto che ogni appuntamento burocratico, legale e sanitario era stato completamente “saltato”, volutamente, dai genitori. Il nome di fantasia dato al bimbo “fantasma” è Daniel e per lui si è mossa la Procura di Torino e gli stessi Carabinieri di Moncalieri, i primi a rendersi conto dell’assurda vicenda legale scoprendo la “menzogna” ai danni dello Stato di quella famiglia romena. Daniel intanto era stato tolto dalla famiglia e inserito in una comunità di minori nell’attesa dell’epilogo processuale: secondo quanto riporta La Stampa, la madre nonostante la vicenda giudiziaria non ha perso la responsabilità genitoriale e ha invece patteggiato una pena di tre anni di reclusione. Diversamente invece dal padre, sempre con patteggiamento a 3 anni, che ha perso la patria potestà dopo aver nascosto a tutti la presenza di Daniel.
LA “SCOPERTA” DEI CARABINIERI
Quanto emerso nel 2016, ovvero quando i Carabinieri di Moncalieri hanno scoperto la presenza di un 7enne “sconosciuto” alla comunità, ha davvero dell’incredibile: i militari avevano bussato alla porta della casa per notificare un atto giudiziario e si sono resi conto che nell’abitazione era presente anche un bambino che secondo i documenti non avrebbe dovuto esserci. In poco tempo la scoperta definitiva: Daniel non era mai stato registrato all’anagrafe, non era stato vaccinato e non è stato mai mandato a scuola dalla famiglia all’età di 7 anni. Insomma, un creatura “fantasma” che non si doveva sapere dell’esistenza, forse per problemi di soldi, forse per convenienze legali della famiglia già coinvolta con alcuni precedenti. Fatto sta che ora per lo Stato è “emerso” per la prima volta e la famiglia ha dovuto pagare pena per quanto commesso: maltrattamenti, omessa vaccinazione, soppressione di stato civile e inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori. La sentenza del gup Irene Gallesio ha stupito per i pochi anni dati ai due genitori, dopo le richieste più alte del pm Mario Bendoni: Daniel oggi a 9 anni ed è ancora la vera vittima di tutta la storia, in attesa di capire se e quando la madre potrà di nuovo rivedere il figlio “fantasma”.