Mario Agnes è morto oggi, all’età di 86 anni, nella sua casa di Città del Vaticano. Era fratello di Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai. Fino al 2007 direttore de L’Osservatore Romano, ottenne questa carica nel 1984 da San Giovanni Paolo II, di cui fu amico intimo. Agnes, morto dopo una lunga malattia, è stato una grande firma nel panorama nazionale dell’informazione. Nella sua carriera è stato anche docente: ad esempio, ha insegnato Storia del cristianesimo all’Università di Cassino e di Roma La Sapienza. Dal 1973 al 1980 è stato invece presidente nazionale dell’Azione Cattolica. Paolo VI nel 1976 lo nominò presidente della Nei (Nuova Editoriale Italiana), società editrice del quotidiano Avvenire. Mario Agnesi si è anche impegnato in politica, seppur brevemente: fu consigliere comunale a Roma come indipendente della Democrazia Cristiana. Fece parte in tale partito dei sette garanti che dovevano presentare delle norme per decidere sul comportamento degli iscritti al partito appartenenti alla P2.
MARIO AGNES È MORTO: LA LETTERA DI BENEDETTO XVI
Dopo aver lasciato l’incarico di direttore de L’Osservatore Romano, Mario Agnes fu nominato da Benedetto XVI “direttore ad honorem”. Affettuosa fu la lettera che gli scrisse al momento del cambio della guardia al vertice quotidiano. «Sento innanzitutto il dovere di esprimerle il mio vivo apprezzamento per le doti di intelligenza e di cuore che ella ha rivelato nell’espletamento delle sue delicate ed esigenti mansioni». Papa Ratzinger scrisse anche: «In realtà, il “coerente impegno cristiano, l’amore alla Chiesa e l’esemplare fedeltà al Magistero” sono caratteristiche che hanno sempre accompagnato la sua testimonianza di credente». Nel 2006 Mario Agnes ricevette invece il titolo di “Ambasciatore di Roma” per la sezione comunicazione. Tra le altre cose, fu anche autore con Michele Zappella del volume in due tomi “Giovanni Paolo II: linee di un pontificato”, edito dalla Libreria Editrice Redenzione.