La procura per i minorenni di Napoli ha disposto l’arresto di tre ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni che avevano violentato una dodicenne dopo averla attirata con l’inganno in un edificio isolato alla periferia di Castellammare di Stabia. La vicenda è stata commentata da Maria Luisa Iavarone, madre del diciassettenne Arturo, ferito da diverse coltellate il 18 dicembre scorso in via Foria. «A episodi di violenza giovanile come questi bisogna porre subito un argine, e stare accanto a questi ragazzi, perché pensano che tutto è consentito. Serve una strategia che preveda non solo percorsi di repressione ma anche di prevenzione. Dietro un minore che sbaglia c’è sempre qualcosa che non ha funzionato» ha dichiarato, come riportato da Napoli Today, la docente di pedagogia all’Università Parthenope che presiede oggi l’associazione Artur che tutela le vittime di bullismo e atti di violenza. (agg. di Silvana Palazzo)
LA DENUNCIA UN MESE DOPO LO STUPRO
Sono tre i minori, tutti nati i primi anni del decennio scorso, ad essere stati fermati oggi per lo stupro di gruppo di una 12enne a Castellammare di Stabia ed avvenuto lo scorso aprile. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, la minore era stata adescata dal suo fidanzatino per poi essere aggredita sessualmente dal gruppo di amici, anche loro minori. Le indagini, come spiega TgCom24, non avevano fatto finora trapelare nessun particolare poiché si erano svolte in un clima di assoluto riserbo. Tante le voci che si erano diffuse ma mai confermate, come quella, fortunatamente smentita, secondo la quale la giovane sarebbe rimasta incinta in seguito alla violenza subita. Stando alle ultime notizie trapelate, pare che la ragazzina avrebbe deciso solo dopo un mese di silenzio di denunciare la violenza convinta da genitori e insegnanti che, preoccupati per le sue condizioni emotive instabili erano riusciti a farsi raccontare l’accaduto in seguito a molte insistenze. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TRE ARRESTI: TUTTI MINORENNI
Tre ragazzini di età compresa fra i 14 e i 16 anni sono stati arrestati nelle scorse ore, ritenuti responsabili dello stupro di una giovane ragazza di appena 12 anni. Si tratta della studentessa che è stata violentata nelle scorse settimane presso la periferia di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. I tre erano ancora a piede libero ma è di queste ore la notizia del loro arresto. I provvedimenti di fermo, stando a quanto riportato da La Repubblica, sono stati eseguiti dalla polizia, dopo le indagini condotte dalla squadra mobile e dal commissariato di Castellammare di Stabia. I fatti sono tristemente noti, con la ragazzina di 12 anni che era stata invitata ad uscire in motorino da uno del branco, presumibilmente il suo fidanzatino, con la scusa di andare ad una festa, ritrovandosi però all’interno di un edificio isolato alla periferia del paese.
NE MANCA UNO ALL’APPELLO?
Nell’edificio vi erano altri tre giovanissimi ad aspettarli, e qui la ragazza sarebbe stata violentata sessualmente in maniera reiterata dal gruppo, che avrebbe tra l’altro ripreso il tutto anche con il telefonino. Tre sono stati gli arresti portati a termine, di conseguenza ne mancherebbe ancora uno all’appello, molto probabilmente non ancora identificato dagli inquirenti. La vittima era salita alla ribalta delle cronache negli scorsi giorni, oltre che per la violenza ignobile subita, anche perché si era diffusa la notizia che dopo lo stupro sarebbe rimasta incinta, indiscrezione poi smentita dall’avvocato della stessa, il dottor Roberto Chiavarone.