La Festa della Repubblica di oggi, 2 giugno 2018, è stata di fatto la prima uscita ufficiale di Giuseppe Conte da Presidente del Consiglio. Il premier del governo M5s-Lega, come riportato da La Repubblica, a margine della parata ha cercato il contatto con la gente lungo i Fori Imperiali:”Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti”, ha detto alle persone che gli stringevano le mani. Qualche perplessità, soprattutto in ambito M5s, sono state sollevate poi da alcune risposte che Conte ha dato a quei cittadini che lo invitavano a fare pulizia e a “cacciarli tutti”. Il professore ha infatti replicato:”È sbagliato rappresentare l’Italia come un paese di corrotti. Ci sono degli episodi di corruzione così come ce ne sono anche in altri paesi”. (agg. di Dario D’Angelo)
CASELLATI E FICO AI RAGGI X
Una parata emozionante, per chiunque ami la Repubblica e la sua Festa. Solo così si può definire la celebrazione del 2 giugno andata in scena questa mattina ai Fori Imperiali. Davanti ai corpi armati (e non), che hanno sfilato acclamati dalle cariche istituzionali presenti a Roma e dal pubblico di civili, è stato curioso osservare il diverso atteggiamento tenuto dal Presidente della Repubblica e da quelli di Senato e Camera. Sergio Mattarella, al passaggio delle diverse delegazioni, è apparso sempre composto, limitandosi a sorrisi e cenni di saluto – rigorosamente in piedi – nei confronti delle rappresentanze che gli tributavano il loro omaggio. Vistosamente più entusiasta la seconda carica dello Stato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha applaudito e sorriso a tutte le delegazioni. Più compassato il Presidente della Camera, Roberto Fico, il cui plauso – stando a quanto testimoniato dalle telecamere – è stato indirizzato esclusivamente al comparto dei Vigili del Fuoco. (agg. di Dario D’Angelo)
LE PAROLE DI MATTARELLA
C’era ovviamente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Roma per la parata della festa della Repubblica italiana. Il presidente, che ha sfilato a fianco del neo-ministro della difesa, Elisabetta Trenta, ha rivolto un messaggio al capo di stato maggiore della difesa, Generale Claudio Graziano, dicendo: «I valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro Paese offre alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale». Mattarella sottolinea quindi ancora una volta l’importanza dell’Italia come stato facente parte dell’Unione Europea, un concetto che lo stesso ha ribadito spesso e volentieri nelle ultime settimane di crisi politica. Il presidente si è quindi soffermato sulla Carta della Costituzione, dicendo che essa è «l’architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PARACADUTISTA CON BANDIERA ITALIANA
Riesce a comunicare sempre grandi emozioni la parata ai Fori Imperiali di Roma per la Festa della Repubblica del 2 giugno. Alla presenza del Capo dello Stato anche quest’anno si è assistito alla sfilata densa di significato di quei servitori della Patria che tutti i giorni concorrono a preservare la sicurezza e la salute degli italiani. Tanti i reparti delle forze armate e non che hanno incontrato il gradimento del pubblico (istituzionale e civile) accorso per non perdersi neanche un momento della parata. Dalle crocerossine agli alpini, dai vigili del fuoco ai paracadutisti della Brigata Folgore: impossibile citare tutti i reparti che hanno reso orgogliosi milioni di italiani. C’è però un reparto, che è quello dei Bersaglieri, che anche quest’anno ha suscitato il favore del pubblico forse più degli altri. Parliamo dei Bersaglieri, oggi rappresentati dal 1° Reggimento di Cosenza, oggi comandati dal Colonnello Luigi Iorio, che al suono delle classiche fanfare e al ritmo di 180 passi al minuto di corsa, hanno deliziato i presenti e reso onore alla Repubblica. (agg. di Dario D’Angelo)
LE FRECCE TRICOLORI
Anche le Frecce Tricolori sono protagoniste nel giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica. La pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare italiana è passata sopra i cieli di Roma dopo l’omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Milite Ignoto. Particolarmente emozionante è stato anche il loro passaggio sui cieli di Roma dopo la parata militare su via dei Fori Imperiali per il 72esimo anniversario della Repubblica Italiana: hanno colorato il cielo della Capitale con il loro consueto spettacolo di fumi colorati. Le Frecce Tricolori hanno segnato la chiusura dell’evento. In tanti però hanno apprezzato un altro momento particolarmente simbolico. Ci riferiamo al lancio di un paracadutista militare con un vessillo Tricolore di 400 metri quadrati. Dopo aver volato sui cieli di Roma è atterrato perfettamente davanti al capo dello Stato Sergio Mattarella. Clicca qui per il video del primo passaggio delle Frecce Tricolori. (agg. di Silvana Palazzo)
CONTE E MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il nuovo premier Giuseppe Conte sono arrivati poco prima delle 9 all’Altare della Patria di Roma per la celebrazione della Festa della Repubblica. Il nuovo primo ministro è stato accolto dagli applausi delle tante persone presenti, a cui ha detto che «oggi è la festa di noi tutti, auguri». Anche il capo dello Stato è stato accolto con un lungo applauso. Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha passato in rassegna il reggimento dei lancieri di Montebello e i reparti interforze schierati. Con lui il nuovo ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Poi Mattarella ha salutato ai piedi del Vittoriano le autorità presenti, Conte compreso, con una stretta di mano, dandogli anche un’affettuosa pacca sulla spalla. Le celebrazioni sono trasmesse in diretta tv e streaming video dalla Rai: la Parata delle Forze Armate è curata infatti dal Tg1, in collaborazione con Rai Quirinale. Potete dunque seguire gli eventi su Rai Uno o su RaiPlay, il servizio di streaming della tv di Stato. (agg. di Silvana Palazzo)
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MILANO, APERTO PALAZZO MARINO: INCONTRO CON IL SINDACO
Giorno di grande rilevanza oggi per l’Italia. Il 2 giugno coincide infatti con la Festa della Repubblica, e sono diverse le iniziative in programma. Al di là della classica parata che si terrà come ogni anno in Roma, alla presenza del presidente Mattarella, ci saranno una serie di attività da nord a sud della nostra penisola, decisamente interessanti. A Milano, ad esempio, sarà aperto a tutti Palazzo Marino, l’edificio dove ha sede il Comune. Dalle ore 10 di questa mattina, fino alle 20:00 di stasera, si potrà accedere alle sale storiche dello splendido stabile del cinquecento, opera dell’architetto Alessi. Alle 11 si potrà anche incontrare il sindaco Beppe Sala, che accoglierà i visitatori e i curiosi presso il suo ufficio. Previsti anche due momenti musicali: alle 15:30 il concerto della Polizia Locale di Milano, mentre alle 17:30, spazio all’Orchestra dei Fiati. Intanto sono molti gli esponenti politici che hanno detto la loro sulla festa che si celebra oggi. Fra i tanti, anche Aldo Patriciello, eurodeputato molisano, che parlando a Primonumero.it ha ammesso: « Oggi si rinnova la scelta democratica e repubblicana compiuta con il referendum del 1946, una data che ha segnato in positivo il percorso storico del nostro Paese. I valori su cui si fonda la nostra Repubblica sono, oggi come allora, patrimonio comune di tutti i cittadini e di ogni istituzione democratica». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA SFILATA DEI FORI IMPERIALI IN ROMA
Oggi, sabato 2 giugno 2018, si celebra la Festa della Repubblica: è tutto pronto a Roma per le celebrazioni. Vi abbiamo raccontato il programma che attende il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Capitale sarà letteralmente blindata per l’occasione. Particolare attenzione per la sfilata in via dei Fori Imperiali. Attese oltre cinque mila persone appartenenti ai corpi militari e civili, quattordici bande e fanfare, cinquantotto cavalli, undici unità cinofile e settanta veicoli. Come sottolineato da Repubblica, il centro della città sarà blindato: le misure di sicurezza intraprese prevedono il presidio dell’area interessata con l’ausilio di unità cinofile, artificieri e tiratori scelti. Sarà possibile accedere all’area interessata solo attraverso varchi e previo controllo di sicurezza anche con metal detector. Per l’occasione saranno inoltre chiuse le stazioni della Metro B Colosseo e Circo Massimo, mentre saranno disponibili Cavour e Piramide. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MATTARELLA: “UNITI PER IL PAESE”
La Festa della Repubblica di quest’anno rischiava di trasformarsi in una giornata di contestazioni contro il capo dello Stato dopo le tensioni per la formazione del nuovo governo. Dopo il nuovo accordo il clima si è rasserenato, per cui il 2 giugno darà un’altra occasione di festa per il MoVimento 5 Stelle. Il presidente della Repubblica ha scelto come slogan della giornata “Uniti per il Paese”. Nel suo messaggio ai prefetti Mattarella ha dichiarato: «Va arrestato con fermezza ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini». L’auspicio del capo dello Stato è che il 2 giugno quest’anno «possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani». (agg. di Silvana Palazzo)
FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, DOMANI 2 GIUGNO
La Festa della Repubblica si celbra domani in Italia. Ricorre il 2 giugno, nell’anniversario del referendum del 1946 in cui i cittadini scelsero di abolire la monarchia a favore della Repubblica. Celebre è la parata all’Altare della Patria e lungo via dei Fori Imperiali a Roma che si tiene ogni anno. La cerimonia comincerà proprio all’Altare della Patria, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle 9 deporrà una corona di alloro alla presenza delle massime cariche dello Stato. Il capo dello Stato si sposterà poi in via di San Gregorio dove, insieme al Comandante Militare di Roma, passerà in rassegna i reparti schierati. Alle 10 Mattarella si recherà in via dei Fori Imperiali per l’annuale parata militare con l’esibizione delle Frecce Tricolori. Quella di quest’anno sarà senza dubbio una Festa della Repubblica particolare, perché oggi ci sarà il giuramento del governo Conte. Le celebrazioni dunque cadranno all’indomani della nascita ufficiale del nuovo esecutivo M5s-Lega.
LE ORIGINI E LA STORIA
In occasione della Festa della Repubblica è utile rispolverare i libri di storia per comprenderne significato e importanza. Il 2 e 3 giugno del 1946 l’Italia scelse di abolire la monarchia in favore della repubblica. Nel referendum istituzionale oltre 12 milioni di italiani votarono contro la monarchia, più di 10 milioni a favore. Si tratta di una consultazione di fondamentale importanza anche perché fu il primo voto a suffragio universale e a cui presero parte le donne, che già il 10 marzo dello stesso anno avevano preso parte alle amministrative. La prima celebrazione della Festa della Repubblica avvenne il 2 giugno 1947, mentre la prima parata militare a Roma si tenne nel 1948. Nel 1949 invece il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale.
Contemporaneamente al referendum comunque si tennero nel 1946 le elezioni per l’Assemblea costituente, a cui sarebbe spettato il compito di scrivere la nuova Costituzione. Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria e Partito Comunista Italiano furono i tre maggiori partiti usciti dalle elezioni del ’46. L’Assemblea si insediò il 25 giugno 1946 con Giuseppe Saragat presidente. Il primo atto tre giorni dopo con l’elezione del Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il primo presidente della Repubblica italiana. Il re d’Italia Umberto II di Savoia, per evitare che gli scontri tra monarchici e repubblicani, manifestatisi già in varie città italiane, si potessero estendere, il 13 giugno 1946, decise di lasciare l’Italia e andare in esilio in Portogallo. Con la XIII disposizione transitoria e finale fu proibito ai discendenti di sesso maschile di Casa Savoia di entrare in Italia. Il divieto fu abrogato nel 2002.