Milena Gabanelli, polemiche sull’articolo sul debito: la giornalista ha deciso di replicare agli attacchi sui social e sui blog per il suo articolo “Debito: un’idea per uscirne vivi e tornare a crescere” pubblicato mercoledì 30 maggio 2018 sul Corriere della Sera. Molte testate, in particolare Il Fatto Quotidiano, hanno polemizzato con la giornalista per una presunta serie di inesattezze e di approssimazioni tanto gravi. “Certo è spiacevole leggere come colleghi ed accademici nei social si siano attaccati ai margini interpretativi di una semplificazione per affermare la necessità di un intervento della Magistratura”, l’esordio dell’ex conduttrice della Rai, che ha replicato punto per punto ai colleghi. A partire dall’affermazione relativa sulla moneta unica, con i 100 euro di debito a Berlino che dovrebbero valere come 100 euro di debito a Roma, ipotesi non veritiera in quanto la Banca Centrale Europea presta soldi alle varie banche con tassi di interesse diversi. Alle polemiche, la Gabanelli ha replicato che “quando si parla di debito esiste una precisa relazione tra valore e rendimento di un titolo: se uno sale l’altro scende, e vice versa. Allora se il nostro debito ha un rendimento più alto è come dire che vale di meno, o che per ottenere dal mercato 100 euro di nominale l’Italia deve pagare più della Germania”.



MILENA GABANELLI REPLICA AGLI ATTACCHI

Continua Milena Gabanelli, prendendo in rassegna le polemiche sulle sue affermazioni sui crediti deteriorati. “mi riferivo, semplificando, non solo a quanto già in vigore ma anche alle proposte in circolazione ed all’impostazione prospettica della vigilanza bancaria europea che sui crediti deteriorati sta assumendo un atteggiamento finalizzato ad accorciare il più possibile i termini temporali per l’accantonamento integrale di capitale a fronte delle perdite potenziali e ad estendere il più possibile l’ambito di applicazione”, sottolineando che ad essere diversi sono riferimenti e documenti dell’estabilishment e di esponenti della vigilanza europea. In conclusione, la giornalista del Corriere della Sera ha invitato tutti i colloqui ad un confronto costruttivo e civile, privo di attacchi frontali: “Rinnovo a tutti un invito a un confronto civile e costruttivo, dato che io non ho mandanti né untori. Mi informo, mi confronto, come tutti i giornalisti ho le mie fonti e ho ritenuto di tradurre temi tecnici per il pubblico perché solo attraverso la conoscenza si può governare il cambiamento. Se avete dubbi tecnici sono sicura che gli autorevoli autori della proposta da me illustrata, di cui ho indicato nomi e cognomi, saranno disponibili ad un dibattito. In forma civile naturalmente. Per quel che mi riguarda è tutto”.



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