Il 1° giugno è il giorno dedicato alla commemorazione di San Giustino, martire a Roma durante il II secolo dopo Cristo. Giustino nasce e cresce a Flavia Neapolis intorno all’anno 100, da una famiglia dalle probabili origini latine che ha deciso di trasferirsi in Palestina per sostenere le truppe romane. Fin da giovanissimo viene condotto verso il paganesimo, appassionandosi ai filosofi dell’antica Grecia. Studia presso la scuola degli stoici e quella peripatetica, ma in entrambi i casi non riesce a trarre massimo giovamento. Viene anche incitato a studiare la musica e la geometria, ma si rende conto che la filosofia è la sua vera passione, fino a diventare un appassionato di Platone e delle sue teorie. Il suo vero obiettivo è quello di comprendere la visione di Dio, che per lui è il vero obiettivo della filosofia. Inizia a dialogare con un anziano riguardo proprio a Dio e viene incitato a ragionare sui Profeti, considerati come persone gradite a Dio stesso. Col passare degli anni, Giustino si avvicina sempre più alle dottrine del Cristianesimo e si converte, ricevendo il sacramento del battesimo intorno al 130 ad Efeso. Continua comunque a studiare l’ellenismo e intraprende una fase della sua vita all’insegna dei viaggi. Nel 131 si sposta a Roma e annuncia il Vangelo ai Pagani. Difende la fede cristiana da diverse accuse, ma il suo pensiero viene aspramente criticato sia dai filosofi, che anche dai cristiani.



L’opera di San Giustino

San Giustino scrive due Apologie. La prima è un omaggio alla sapienza antica, per lui in grado di concretizzarsi in Cristo. La seconda è rivolta al Senato romano e vede come principale bersaglio il filosofo Crescente, reo di essere un calunniatore. Quest’ultimo ha contatti diretti col potere e accusa Giustino di essere un ateo. Per questo motivo, il futuro Santo viene rinchiuso in prigione e subisce la decapitazione per opera di Giunio Rustico, insieme ad altri sei compagni di fede. Muore, dunque, a Roma intorno al 164. L’opera filosofica di San Giuliano martire si è protratta fino ai giorni nostri, nonostante numerosi suoi scritti siano andati perduti col passare dei secoli. La Prima apologia dei cristiani è un invettiva contro il Senato romano e Antonino Pio, criticando i tribunali romani perché condannano la gente che fa parte della religione cristiana. La seconda è la già citata denuncia contro Crescente che lo conduce ad una morte cruenta. Da segnalare anche il Dialogo con Trifone, dedicato a Marco Pompeo e incentrato sul confronto tra Cristianesimo e Giudaismo. Tuttora, San Giustino viene considerato come uno dei primi filosofi cristiani in assoluto. Viene celebrato il 1°giugno in qualità di Padre della Chiesa sia dai cattolici che dagli ortodossi. Viene considerato come santo protettore dei filosofi. Le sue reliquie si trovano attualmente a Fabrica di Roma, nell’altare maggiore della Collegiata di San Silvestro Papa.

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